Corsi e ricorsi. E non arrivai.

Ho concluso ieri la (ri)lettura di Gargantua et Pantagruel, l’immortale opera di Rabelais.

Scrivo (ri)lettura perché ogni volta che si legge un classico se ne ricavano sempre suggestioni e stimoli completamente nuovi.

È lettura a tratti decisamente licenziosa, è vero, ma consente di riflettere su molte cose, dall’animo umano che non cambia alle beghe sempiterne della società.

Da puffologo emerito, inoltre, non posso non ricordare il fatto che la madre di Gargantua si chiami “Gargamella”…

I Puffi al cinema!!!

Los Angeles – Anche i Puffi saranno i protagonisti di una versione cinematografica delle loro fantastiche avventure. I simpatici ometti blu, impegnati in infinite lotte contro l’impacciato stregone Gargamella e la sua gatta Birba, sono finiti sotto contratto con la Paramount Pictures che ha acquistato i diritti della fortunata serie animata. La casa di produzione ha intenzione di farne una trilogia il cui primo capitolo uscirà nelle sale cinematografiche nel 2008.

(da delcinema.it)

una puffosissima sorpresa

Guardate un po’ che meravigliosa sorpresa ho trovato sul blog della carissima Agnese:

Trovo, come già scritto sul suo blog, che non potesse avere idea più bella! I puffi e i cagnolini sono tutti idee di Dio, conversano d’amicizia respirando Libertà! La mia riconoscenza sarà imperitura!

NB: le altre foto sono state spostate nella sezione Media…

Birba

È difficile interpretare il gatto Birba in chiave simbolica.
Il suo nome originale è Azrael, che corrisponde all’angelo della morte in alcune tradizioni giudaiche ed islamiche. Bisognerebbe essere nella mente degli autori. Probabilmente, simboleggia uno degli animali che, tradizionalmente, facevano compagnia ai maghi e agli stregoni nel Medioevo.
Il presente anche in risposta ad Agnese, che mi aveva chiesto un parere in merito.

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