bilancio Mia e cortometraggi 2014

La Festa del Cinema di Roma si è conclusa ieri ed in questa sede si vuol riflettere su alcuni aspetti relativi al marketing e al management dell’audiovisivo piuttosto che sull’arte per l’arte.

È stata l’edizione che ha lanciato MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, che sicuramente sarà realizzato anche l’anno prossimo ed è stata anche la seconda edizione con l’Italian Film Boutique.

(altro…)

festival a confronto (7)

Aggiornamento: nell’ambito del Napoli Film Festival, venerdí 2 ottobre, avverrà anche la presentazione dell’Italy Drone FilmFestival, rassegna dedicata ai film realizzati con la tecnologia dei droni. Dal sito ufficiale.

Numerosi festival sul cinema e sulle arti ad esso collegate ci prendono per mano e ci guidano in queste prime battute dell’autunno.

Prende il via domani il Roma Web Fest (25-26-27 settembre); tra i temi trattati, il Tax Credit per le opere crossmediali e web native, il branded content, la scrittura seriale, Rai Fiction, le web series, il Carosello 2.0 su YouTube.

Comincia lunedí 28 settembre, per concludersi il 4 ottobre, il Napoli Film Festival, diretto da Mario Violini giunto alla diciassettesima edizione. Non per scomodare i luoghi comuni ma a pensare superstizioso ogni tanto s’indovina e gli organizzatori della manifestazione, rigorosamente partenopei, hanno pensato di esorcizzare il numero fatale con un grosso cornetto portafortuna riprodotti sui manifesti e da ospitare un’intera sezione di film che, nella storia, hanno trattato il tema della jella. Sedi dell’evento saranno il Metropolitan, il Pan, l’Institut Français e l’Instituto Cervantes; tra gli ospiti Mario Martone, Francesco Munzi, Francesco Saponaro, Marco Risi, Libero De Rienzo, Andrea Purgatori, Sergio Assisi (all’esordio come regista in ‘A Napoli non piove mai’), Amos Gitai; numerose le manifestazioni collaterali e gli appuntamenti di varia umanità. Il piú simpatico, (altro…)

MoliseCinema 2015

Ha luogo da 4 al 9 agosto l’edizione 2015 del festival MoliseCinema 2015, giunto ormai alla tredicesima edizione. Nato nella terra di Fred Bongusto e dell’attore, doppiatore, direttore del doppiaggio, sceneggiatore, scrittore e produttore Renato Izzo (papà di Rossella, Simona, Fiamma e Giuppy) per riportare in auge l’arte cinematografica in aree che potrebbero sembrare periferiche, il festival si è viepiú confermato come un appuntamento interessante, in grado di gettare efficaci affreschi sul cinema italiano e proporre suggestive anticipazioni.

L’anteprima, domenica 2 agosto, è affidata a Nanni Moretti e a ‘Mia madre’; martedí 4 è prevista l’inaugurazione della mostra “Pasolini sul set”, organizzata presso la Galleria civica d’arte contemporanea (si deve ricordare che quest’anno ricorre, infatti, il quarantennale della tragica scomparsa del grande regista e intellettuale italiano).

Per gli altri eventi, si può sempre leggere il programma completo (dal sito www.molisecinema.it): (altro…)

Rai, Ray e molto piú

Sanremo 2015 si avvicina, a dispetto delle polemiche che, quest’anno, sembrano riguardare soltanto l’eventuale presenza di Conchita Wurst. In tale trepidante attesa, la Rai, Radio Televisione Italiana ha un po’ riflettuto sulle strategie e sulle idee nuove da lanciare. Per quanto riguarda il marketing puro, è uscito uno studio realizzato proprio dalla Direzione marketing di viale Mazzini, secondo il quale 42,4 milioni d’italiani, dai quattro anni in su, si sintonizzano ogni giorno su almeno uno dei canali del gruppo Rai (tv, radio e web), lasciandosi intrattenere per almeno 113 minuti. Il piú seguito è Rai 1, con quasi 26 milioni di contatti giornalieri, 100 minuti visti al giorno e una share del 17,3% nell’arco delle ventiquattr’ore; Rai YoYo è diventato il terzo canale piú visto d’Italia tra gli specializzati, dopo Real Time e DMax. Ovviamente questi dati sono rapportati al target universale, non a quello commerciale o pregiato, che costituisce invece il core business di Mediaset.

Dal punto di vista dei contenuti, è di sicuro interesse il lancio di ‘Ray’, piattaforma web dove vedere e condividere quanto prodotto dalla Concessionaria di Stato. Nasce come una sinergia tra Rai Fiction, Direzione Tecnologia e Produzione – Cto, Direzione Web, Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne e prende il via proprio oggi, 8 febbraio, nel segno dell’Acquario. È concepita con particolare riguardo ai giovani tra i 15 e i 30 anni e intende prendere le mosse dalla fiction, offrendo serie inedite per il web (web series), prodotti “companion” delle serie generaliste, giochi, concorsi, esperienze di streaming e interattività, tanto, tanto social networking.

Secondo il comunicato stampa ufficiale, Ray è:

(altro…)

Roma web Fest 2014

Ha luogo dal 26 al 28 settembre, cioè da oggi a domenica, al museo Maxxi di Roma (via Guido Reni, 4/a), l’edizione 2014 del Roma Web Fest, ovvero “il cinema ai tempi del web”.

Dedicato principalmente alle web series, il festival intende interrogarsi proprio su queste produzioni che nascono sulla rete, fenomeno che continua a crescere e ad influenzare gli altri media. Si svolge con il patrocinio del Mibac, della Regione Lazio, di Roma Lazio Film Commission, del Comune di Roma, dell’università La Sapienza, del Centro sperimentale di cinematografia e di Rai Fiction; vanta già 6 milioni di contatti, 14 partner istituzionali, 7 collaborazioni con i piú importanti festival italiani – tra cui quello del Cinema e il Fiction fest – il gemellaggio con 8 manifestazioni, 6 accordi di collaborazione con università italiane e piú di 50 partner tra blog, webzine, webradio e media.

 L’edizione di quest’anno promette un menu ricchissimo, composto da oltre 150 serie,60 fashion film, 17 anteprime, 8 panel di discussione, 2 tavole rotonde e 3 workshop.

Previste, infine, possibilità di pitching e scouting: saranno selezionati 10 prodotti pilota, 10 produzioni televisive e cinematografiche e oltre 50 aziende nazionali attive nella ricerca di nuove idee e prodotti.

A questo indirizzo il programma completo.

(< – comunicato stampa)

Roma Fiction Fest 2014

È stata presentata ieri nella Capitale l’edizione 2014 del Roma Fiction Fest, l’ottava; presenti Carlo Freccero, direttore artistico, Marco Follini, presidente dell’Associazione Produttori Televisivi, Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma, e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, da sempre in primo piano nel difendere e valorizzare l’audiovisivo come asset di primaria importanza nel tessuto economico della Regione (infatti è stata sua cura ricordare anche il sostegno al Festival del Cinema di Roma).

La manifestazione, che vivrà nel respiro di ventuno diversi Paesi del mondo,  avrà luogo presso l’Auditorium di Roma, dal 13 al 19 settembre e promette numerose anteprime, master class ed eventi vari; un po’ meno nutrito il red carpet, secondo Freccero per dare piú spazio al prodotto, anche quello che normalmente non ha mercato (dichiara d’aver detto di no a dieci star).

La notte scorsa sono già state presentate in anteprima due serie: ‘American Crime‘, appena distribuita dall’ABC, e ‘How to get with a murder‘.  Tra le ulteriori primizie, altre serie (‘Salem’, ‘Fargo’, ‘il Candidato’, ‘La Narcotici’, ‘True Detective‘, ottenuta da Freccero con encomiabile sforzo, due episodi nuovi di ‘Teen Wolf‘), fiction come ‘Giorgio Ambrosoli‘, ‘Call of duty’ e ‘Cordon’.

Per gli appassionati dell’animazione, è prevista la proiezione in anteprima del film ‘Tartarughe Ninja’ (Teenage Mutant Ninja Turtles, di Jonathan Liebesman), di un filone di serie teens e dell’Ape Maia; domenica è prevista addirittura una festa Disney.

Gli appassionati di internet e della rete potranno invece godere di una sezione dedicata alle web series e alle commistioni tra cinema, tv e web. Una sezione anche sui videogiochi.

Dal punto di vista dei rapporti con l’estero, previsto un focus sulla Turchia, che acquisisce interesse sempre maggiore sullo scenario europeo e un panel che discuterà sul successo delle soap opera spagnole; una fiction francese (‘Trois Fois Manon‘), un omaggio a Truffaut, una serata inglese con la presentazione di ‘The Tunnel’ e ‘The Fall’; infine un omaggio a Shakespeare, con Romeo e Giulietta di Canale 5. A Canale 5 sarà dedicata, d’altra parte, la serata monografica di giovedì su ‘il Bosco‘, prodotta dalla Taodue. 

Quanto ai contemporanei, un omaggio a Michael Bay, regista di Transformers, e uno alle produzioni della Lux Vide, la casa di don Matteo.

A questo link, il programma completo del festival.

(< – tvblog; siti ufficiali)

tax credit anche a fiction e web series

Se alla Comunità Europea andrà bene, il tax credit sarà esteso anche alle web series e alle fiction concepite per la televisione.

È opportuno ricordare che il tax credit è il credito d’imposta sulle tasse che i produttori devono pagare per le loro realizzazioni, da quantificare in 110 milioni di euo quest’anno, 115 l’anno prossimo.

Sembra essere una vera e propria boccata d’ossigeno ma i paletti previsti dalla legge Valore cultura sono ben precisi: si deve trattare di produttori indipendenti, che detengano i diritti sull’opera che dev’essere realizzata. Ci sarà un tax credit interno, fino al 15% del costo, per i produttori indipendenti, fino a un massimo di tre milioni e mezzo di euro, e quello estero, per le produzioni commissionate all’estero, per al massimo il 25% del costo e non oltre i cinque milioni di euro.

Le serie pensate per il web potranno accedere al tax credit alle medesime condizioni, ed è forse la novità di maggiore interesse del provvedimento.

Nel frattempo, pur plaudendo a queste innovazioni, Rai, Mediaset e Sky continuano a reclamare regole precise per i grandi diffusori di cinema e audiovisivo in rete; particolarmente preciso il pensiero di Gina Nieri, consigliere d’amministrazione Mediaset:

 «Noi facciamo grande uso del web, abbiamo un sito molto visitato con tantissimi video visti al giorno  ma quello che non possiamo accettare è che i grandi operatori del web, come YouTube, prendano i nostri contenuti e ci mettano la loro pubblicità. A noi ci sta benissimo che questo enorme canale di diffusione veicoli anche i nostri contenuti ma dobbiamo poterci tenere dentro la nostra pubblicità, perché è con quella che finanziamo altri contenuti, come fiction e cinema. Mentre questi operatori prendono i contenuti anche italiani ma in Italia non lasciano praticamente niente, perché hanno tutti sede altrove e pochissime persone che lavorano per loro qui»

Roma Web Fest

Il Roma Web Fest è la prima rassegna ufficiale organizzata in Italia dedicata interamente alle web series; nasce dalla creatività cinematografica su internet, che sta conquistando uno spazio viepiú importante nello scenario dell’offerta audiovisiva. L’intento dichiarato è quello di promuovere un nuovo modello di raccordo tra mercato cinematografico tradizionale da un lato, nuovi autori e giovani produzioni che utilizzano il web come canale produttivo e distributivo, dall’altro.

Vive in via Taranto, in Roma, ospitata dal teatro Golden, il 27, il 28 ed il 29 settembre. Ci saranno proiezioni, ovviamente, insieme a eventi, workshop, dibattiti, convegni, pitching, varie ed eventuali. Gli ideatori della manifestazione sono Janet De Nardis e Maximiliano Gigliucci.

Il festival, partner del Giffoni Academy, ha ricevuto il “premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica” ed il patrocinio del Ministero dei Beni culturali, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’ANICA, della Roma & Lazio Film Commission, AGIS, ANEC, ANEM, AGISCUOLA. I vincitori si contenderanno i premi “Migliore web serie italiana” e “Migliore web serie straniera”; otterranno inoltre l’ammissione di diritto alle finali dei festival gemellati.

Dopo il salto, il calendario completo:

(altro…)

il futuro della fiction (2)

Alcune fonti d’informazione lamentano uno stato di forte crisi per la nostra fiction.

Sebbene, infatti, un prodotto in lingua italiana come ‘Il commissario Montalbano venga trasmesso dall’inglese BBC in lingua originale (coi sottotitoli), non è particolarmente idilliaco il IV Rapporto ‘Il mercato audiovisivo e la fiction: quali leve per lo sviluppo?’, curato dall’Istituto Economia dei Media della fondazione Rosselli per l’assessorato Cultura – Arte- sport della Regione Lazio, Sviluppo Lazio, l’Associazione Produttori Televisivi e la Camera di Commercio di Roma.

Il 2012, secondo il rapporto, ha visto un accentuarsi delle politiche di contenimento dei costi e un verticale assottigliarsi dei budget destinati dai broadcaster alla produzione indipendente, con perniciose ripercussioni su fatturati e livelli occupazionali (ovvio riflesso della crisi economica generale che attanaglia l’economia nel suo complesso).

Né è di conforto il paragone con gli altri Paesi che, pur a fronte di un volume d’affari ridimensionato, mostrano comunque migliori performance: 720 milioni di euro il Regno Unito, 537 la Francia (il mercato piú stabile da quando è cominciata la crisi), 270 l’Italia.

È interessante notare, tuttavia, che la riduzione degli investimenti in produzione non corrisponde a un ricavo proporzionale dei ricavi delle reti televisive che, ciò nonostante, hanno diretto le maggiori risorse verso altri generi o voci di costo.

La spesa in fiction in Italia, Francia e Regno unito nel 2011 è stata compresa tra il 12,3 e il 20,9% dei costi di programmazione; nel nostro Paese la contrazione è stata di quasi sei punti dal 2009 al 2011, con un trend che va peggiorando. 

Dal 2008, anno in cui è cominciata la crisi, il fatturato delle imprese di fiction si è ridotto del 24% (stima 2012 a 650M€); addirittura del 31% quello dell’intero settore audiovisivo. Venti aziende coprono oltre il 70% del mercato.

Quanto alle quote di programmazione, nel periodo settembre 2011 – agosto 2012 solo il 33% della fiction trasmessa è stata d’origine italiana, concentrata sulle reti ammiraglie (le cadette si nutrono di prodotti esteri); l’Italia è il Paese europeo che importa dall’estero il maggior numero di ore di serie di fiction televisiva e che spende la cifra maggiore in acquisto di serie straniere in primo luogo dagli Stati Uniti.

I palinsesti accolgono quote sempre maggiori di prodotto estero e sempre minori di autoproduzione e la nostra fiction, salvo alcune eccezioni, non riesce a vendere all’estero.

La sintesi suggerita dal Rapporto si concretizza in una precisa agenda da affidare ai politici:

  • innanzitutto una terapia d’urto,  per coniugare interventi tempestivi con una visione di medio e lungo periodo;
  • accesso al credito e alla finanza agevolata;
  • sostegno alle imprese sui mercati internazionali;
  • programmi di educazione all’immagine e promozione dell’audiovisivo;
  • misure di contrasto alla pirateria e offerta legale in rete;
  • sostegno alle start up creative, diffusione del video on demand, incentivi allo sviluppo;
  • estensione della leva fiscale all’intero comparto audiovisivo;
  • istituzione di vere e proprie cabine di regia per rilanciare le industrie creative e culturali (perché non un vero e proprio Ministero della Creatività?)
  • un patto Stato – Regioni per l’accesso ai fondi UE;
  • modernizzazione del Servizio pubblico;
  • revisione del Testo unico;
  • rispetto delle quote d’investimento e programmazione;
  • accordi di co – regolamentazione sui preacquisti;
  • nuova valorizzazione della titolarità dei diritti secondari (freno al total buy out, valorizzazione delle libraries);
  • maggiore severità del sistema di monitoraggio e sanzionatorio;
  • definizione e condivisione delle linee editoriali;
  • chiarezza nei criteri di selezione e valutazione dei progetti;
  • diversificazione dei generi in funzione delle reti;
  • preferenza della lunga serialità per trarre vantaggio dai costi orari ridotti e dalle economie di scala e ottenere livelli di occupazione piú stabili;
  • maggiori investimenti in contenuti originali per i canali digitali e per il web (cfr. il fenomeno delle web series);
  • maggiore serietà nelle politiche regionali: centralità all’audiovisivo nella gestione dei fondi strutturali, burocrazia piú snella, razionalizzazione del sistema delle Film Commission, valorizzazione dei Centri locali della Rai;

 La mentalità che questa sintesi vuol dunque promuovere, anche al di là della realizzabilità dei singoli punti, è quella di una collaborazione fattiva tra le realtà del settore, al di là delle istante particolaristiche, in una consapevolezza di sistema.

il futuro della fiction (1) riguardava le programmazioni del momento

DarkLight