le soddisfazioni della vita

Oggi, nell’ambito della presentazione di un ciclo di seminari sul cinema, l’onorevole Walter Veltroni si è lasciato andare raccontando una serie di deliziosi aneddoti personali, che hanno testimoniato ancora una volta, se necessario,  quanto profondo sia il suo amore per la decima musa.
È stato inoltre presentato, finalmente, “Santa Caterina”, il famoso cortometraggio d’animazione che cito nel curriculum, basato sulla vita e sulle qualità di una delle sante più importanti della storia della Chiesa. Io ho collaborato al soggetto e alla sceneggiatura. Ho inoltre curato la ricerca iconografica e uno studio di marketing. Ed ero presente al doppiaggio e al missaggio.

L’animazione è stata realizzata in Corea, a velocità record.

L’impresa non è stata facilissima perché santa Caterina, il brief dei committenti, è una figura estremamente complessa, di difficile riduzione a cortometraggio d’animazione per bambini. È stato necessario, per dirla con i classici, mettere un po’ di zucchero sul bordo del bicchiere, inventare situazioni simpatiche che avvicinassero al focus target la complessità di alcuni contenuti.

occhio alla cena!



Questa non è una recensione del film La cena per farli conoscere, di Pupi Avati con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Violante Placido, Inés Sastre e con la partecipazione di Francesca Neri. È solo una riflessione pseudopirandelliana che ho elucubrato sabato sera, dopo aver visto il film. Il vero protagonista del film, si perdoni la provocazione, è l’occhio del protagonista. Alessandro Lanza, attore e show man in declino, subisce un disastroso intervento di chirurgia estetica e, guarda caso, rimane con l’occhio destro eternamente sbarrato, incapace di chiudersi.Il mio sospetto è che sotto questo ingranaggio narrativo si celi una metafora raffinatissima, che solo il genio di Pupi Avati poteva escogitare. L’occhio sbarrato può forse simboleggiare l’incapacità a negare la realtà e, al contempo, l’impotenza di fronte all’ineluttabile fluire degli eventi. La tradizione letteraria c’è tutta. Edgar Allan Poe, ne Il cuore rivelatore, aveva tratteggiato la psicologia di un killer che riesce a uccidere la sua vittima sol perché essa ha un occhio a suo dire ripugnante. E il già citato Pirandello non avrebbe avuto difficoltà a conferire una tale caratterizzazione fisionomica ad un suo personaggio, se tale fosse stato il suo intento. Sandro Lanza vorrebbe chiuderlo, quell’occhio, ma non può. Sandro Lanza vorrebbe continuare a illudersi, a sperare in nuovi stimoli professionali ed esistenziali. Ma non può. Di fronte a lui c’è l’unico, disarmante orizzonte di un’esistenza senza amore e di una carriera ormai finita, in cui nemmeno un reality ambientato nelle fogne di Milano potrebbe sortire gli sperati effetti. Dunque per quale motivo l’occhio dovrebbe chiudersi? Per sognare ancora Pietro Germi, suo mito professionale, che lo rincorre per chiedergli di interpretare una nuova versione di Divorzio all’italiana? Ormai non è più possibile, come non è possibile chiudere le palpebre di quel dannato occhio.
Vi prego, prendete quanto scritto come una semplice proposta di riflessione, senza la minima pretesa ermeneutica. E andate a vedere La cena per farli conoscere, riuscitissima pietanza di uno chef che ha saputo mescolare lo zucchero e il sale nel migliore dei modi. 

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news dai media

Come forse saprete, una sentenza della Corte di Cassazione ha deliberato che il download di file dalla rete è perseguibile non solo se è “a fini di lucro”, ma semplicemente “per trarne profitto”. Sembra una quisquilia formale, ma vuol dire tanto.

Presentato al Future Film Festival di Bologna l’attesissimo “Arthur e il popolo dei minimei”, raffinato film d’animazione in 3D che dimostra ancora una volta come l’Europa e i suoi professionisti abbiano molto da dire anche in un campo che i non addetti ai lavori considerano un feudo orientale o americano.

Per il momento accontentiamoci delle nomination all’Oscar, che dimostrano come il cinema d’animazione stia diventando sempre più importante!

 

de magiae periculis

Durante le vacanze ovviamente ho fatto una scorpacciata di cartoni animati e film fantasy .

Mentre riguardavo Harry Potter ho trovato molte analogie con la mia personale biography. D’accordo, non avevo gufi che mi portavano la corrispondenza a casa ma eventi paranormali devono esserne capitati a iosa, farò accurate ricerke.
Papa Ratzinger ha definito Harry Potter “una perikolosa seduzione”. Tremo al pensiero di quello ke direbbe se leggesse il mio Kevin & Tigor...  Per non parlare del Codice Peyo!
Qualora dovesse scomunicarmi e impedirmi il funerale in kiesa, siete autorizzati a cremarmi e a custodire le mie ceneri in un apposito santuario, dopo gli opportuni riti. Provvederò in tempo a codificare il rituale.

Ke dite, gli mando una copia?

de Castellis animatis

...e vai col latinorum! Davvero maccheronico, stavolta…
Mi sono accorto di non avere minimamente chiosato la mia partecipazione a Castelli animati (v. post precedenti) e tenterò con il presente intervento di correggere tale disattenzione.
Tanto per cominciare, il festival I Castelli animati, giunto alla sua XI edizione, rappresenta l’Italia nel circuito degli otto festival europei d’eccellenza per il Forum Cartoon, la manifestazione europea organizzata dall’U.E. per selezionare nuovi progetti produttivi da realizzare con cofinanziamento europeo e per assegnare il Cartoon D’or, l’Oscar europeo per il cortometraggio animato. Prendervi parte o contribuire alla realizzazione di alcune delle sue componenti è dunque titolo di altissimo prestigio.
I prodotti che vengono presentati ad un Festival specializzato sono spesso diversi da quelli che vediamo in televisione.
I cartoni destinati ai target commercialmente rilevanti non mancano di sicuro, la loro categoria è rappresentata in modo più che adeguato.
Ma l’offerta complessiva strizza l’occhio anche a prodotti che non troverebbero mai spazio nei palinsesti delle reti televisive. Per dei motivi abbastanza ovvi.
In alcuni casi si tratta di prodotti che, come anticipavo, aggrediscono target non rilevati dall’Auditel, non avrebbe pertanto senso acquistarli o mandarli in onda.
In altri casi si tratta di prodotti che non sono compatibili con le linee editoriali delle emittenti, per dei motivi che dipendono dalle scelte di marketing o di pianificazione aziendale.
In altri casi ancora, e questo non sarà  mai sottolineato abbastanza, si tratta di opere che si servono del linguaggio dell’animazione SENZA essere cartoni animati secondo nel senso comune (e inesatto) del termine. Quello che i non addetti ai lavori non sanno, o fanno finta di non sapere, è che l’animazione è semplicemente il linguaggio con cui l’artista ha deciso di esprimersi, non il fine del suo lavoro. Solo nella programmazione televisiva destinata ai minori l’animazione viene considerata scelta d’obbligo per raggiungere la spiritualità dei bimbi e accendere la loro fantasia, il loro interesse. Ma l’animazione si presta a innumerevoli altre declinazioni, dal cinema dal vero alla pubblicità, dai videoclip agli effetti speciali, alle nuove frontiere offerte dalla convergenza digitale.
Quanto ai contenuti specifici del Festival, beh…. peggio per voi se ve lo siete perso! (next edition should be in 2007, by the way…).

consigli cinematografici

qualora non l’aveste ancora visto, vi consiglio caldamente

LA TERRA

di Sergio Rubini, con F.Bentivoglio, Paolo Briguglia, Massimo Venturiello, Emilio Solfrizzi.

A me ha ricordato, tra l’altro, i fratelli Karamazov di Dostoeevskij, un po’ anche i Malavoglia.

Un capolavoro.

Ieri sera in tv ho (ri)visto Pinocchio.

La fine del mondo.

Stupendo anche il fiore disegnato sulla giubba del burattino.

riEccomi

Chiedo scusa a tutti i Pasqual Blog friends per la prolungata assenza, ma anche i Pasquali nel loro piccolo si riposano.

Ho trascorso un agosto interessante, ho rivisto qualche vecchio e caro amico e ho tentato di ristorare l’anima profittando delle iniziative che la mia città natale propone in estate.

Ci sono riuscito.

Il pensiero di dover lasciare Reggio nuovamente con la ripresa degli impegni autunnali non è affatto sgradevole. C’è un tempo per tutte le cose, dice il Qohelet.

Quest’estate, tra gli altri, ho visto l’anteprima nazionale di Superman returns e, in prima visione, Volver, di Almodóvar (mi ha ricordato un po’ gli schemi del teatro greco).

Il film più bello che ho visto nel 2006 rimane cmq Anche libero va bene, di K. Rossi Stuart, con K. Rossi Stuart e Barbara Bobulova. A me ha letteralmente perforato l’anima.

In particolare, oltre alla già nota bravura di Kim, mi ha colpito la recitazione dei due bambini, specie il più piccolo, impegnato nel ruolo non facilissimo di un bimbo costretto a vivere la propria infanzia in una situazione pesantissima, che lo costringe a maturare prima del tempo e a rinunciare a gran parte della serenità che durante l’infanzia dovrebbe esser garantita a chiunque.

consigli per il dopovacanze

Leggo su Repubblica.it un interessante articolo che presenta la 63esima Mostra del Cinema di Venezia, che avrà luogo dal 30 agosto al 9 settembre.

Particolarmente interessante sembra l’elenco di star che prenderanno parte alla rassegna.

Scusate se è poco, ma sarà niente popò di meno che Brian de Palma, con il suo The Black Dahlia, a inaugurarla, mentre, nei giorni successivi, Oliver Stone presenterà un film ispirato ad un caso umano legato all’ormai trito 11 settembre, World Trade Center, con Nicolas Cage. Verrà poi presentato  un atteso lavoro di David Lynch (lui e Stone fuori concorso, così come The Devil wears Prada, di David Frenkel, con Meryl Streep).

Il 9 settembre 2006 il mitico Leone d’oro verrà assegnato dalla grande
Catherine Deneuve.

consigli per le vacanze

Reggio Calabria  in estate riesce ad elevare le proprie risorse alla massima potenza, e tornarvi è un piacere per più di un motivo.

  • La prima grossa manifestazione che vi segnalo è Catonateatro, rassegna teatrale di tutto rispetto, con artisti di livello nazionale, che potrete liberamente valutare cliccando sul sito istituzionale.

(Catona è un po’ fuori Reggio, è come se fosse una sua frazione pur non essendo indipendente. Dante, che in questi giorni abbiamo citato, scriveva

“…quel corno d’Ausonia che s’imborga di Bari, di Gaeta e di Catona, da ove Tronto e Verde in mare sgorga”

canto VIII del Paradiso)

  •  “L’antico e suggestivo palazzo di stile veneziano “Villa Genoese Zerbi” ospita nei mesi di luglio e agosto la mostra di Salvador Dalì. La retrospettiva presenta al pubblico oltre 270 opere tra sculture e grafica, realizzate dal grande Maestro catalano tra gli anni 60’ e 70’ ” (dal sito del Comune);

  • Anche quest’anno il tradizionale Festival dello Stretto;

  • il 29 luglio concerto di Milva;

  • la Fata Morgana, citata di recente, è un po’ uno dei simboli di Reggio Calabria. Ebbene, pare proprio che la fattucchiera si alleerà con la decima Musa, il cinema, per offrire per tutta l’estate una serie di magie di tutto rispetto (basti pensare all’anteprima nazionale di Superman returns, il 17 agosto…)

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I Puffi al cinema!!!

Los Angeles – Anche i Puffi saranno i protagonisti di una versione cinematografica delle loro fantastiche avventure. I simpatici ometti blu, impegnati in infinite lotte contro l’impacciato stregone Gargamella e la sua gatta Birba, sono finiti sotto contratto con la Paramount Pictures che ha acquistato i diritti della fortunata serie animata. La casa di produzione ha intenzione di farne una trilogia il cui primo capitolo uscirà nelle sale cinematografiche nel 2008.

(da delcinema.it)

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