appello per salvare il Salone Margherita

Aggiornamento: che poi, Salone Margherita o meno, il Bagaglino in televisione potrebbe tornare tranquillamente…
Da che mondo è mondo i politici fanno ridere, alcuni piú di altri, forse. La satira, dagli antichi Romani ai giorni nostri, ne è consapevole e vive stuzzicando l’intelligenza degli spettatori, invitandoli ad un riso che non di rado ha un che d’amaro ma è senz’altro liberatorio. Gigi Proietti – le Muse tutte l’abbiano in gloria – invitava a riflettere, infatti, sul fenomeno per il quale le parole “risata” e “satira” sono l’anagramma una dell’altra.
Uno dei templi italiani della satira è senz’altro il Salone Margherita, sede istituzionale, tra l’altro, degli spettacoli del Bagaglino.
È tuttavia in pericolo, il Margherita, dacché, dal 2020, non ha piú aperto i battenti:

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spicchi di speranza tra baffi di politica (7)

Non si è riflettuto abbastanza sull’approvazione, mercoledí scorso, delle mozioni (di maggioranza e d’opposizione) per arginare la crisi delle sale cinematografiche. L’approvazione, vivaddio, è stata pressoché unanime e trasversale alle varie forze politiche. In base ai testi approvati, il governo è impegnato, tra l’altro, a prevedere per tutti i film italiani e stranieri, anche non destinatari di benefici statali, di una finestra di almeno novanta giorni tra l’uscita di un film in una sala cinematografica, a meno che le opere in questione non presentino delle peculiarità di stile o contenuti, tipologie specifiche o non destinate, comunque, ad un pubblico vasto.  Sarà prolungato il “tax credit” al 60% alla distribuzione, al fine di agevolare investimenti in materia di promozione e conseguente visibilità dei prodotti; sarà rimodulato il ‘tax credit’ alla produzione al 40% per opere con prioritario sfruttamento cinematografico, al 30% per quelle destinate ad altri circuiti e modalità di fruizione; ci si dovrà impegnare a introdurre una regolamentazione chiara sulle “uscite evento” di tre giorni; si dovranno promuovere iniziative a tutela e sostegno del comparto cinematografico in tutta la sua evoluzione tecnologica.

Ecco, qui di seguito, il comunicato apparso sul sito ufficiale del ministero dei Beni Culturali: (altro…)

spicchi di speranza tra baffi di politica (6)

Aggiornamento 5 maggio: soddisfazione è stata espressa, dagli artisti e dal ministro Franceschini, sull’approvazione, da parte delle commissioni riunite Cultura e Lavoro del Senato, del disegno di legge delega per il riordino delle disposizioni legislative sullo spettacolo e degli strumenti di sostegno in favore dei lavoratori di settore. Il provvedimento, una volta licenziato dall’aula del Senato, passerà all’esame della Camera dei Deputati. Si plaude, in particolare, al fatto che in Commissione Cultura al Senato è stato votato un emendamento che introduce l’indennità di discontinuità, uno degli emendamenti alla legge di delega al Governo, presentati dai relatori Roberto Rampi (Pd) e Nunzia Catalfo (M5S). Obiettivo di questa misura è quello di riconoscere la specifica natura “discontinua” delle professioni creative. L’indennità di discontinuità, infatti, riconosce i tempi di preparazione, formazione e studio quali parti integranti dei tempi di lavoro effettivo, perché connaturati e indispensabili per chi svolge un lavoro delle arti performative. A fini pedagogico – divulgativi, proponiamo a fine post, dopo i David, il testo del Disegno di Legge n° 2318, dal sito Senato.it:
Aggiornamento: riproduciamo a fine post l’elenco completo dei David 2022. Complimenti a tutte e a tutti!

Il mondo è radicalmente cambiato. Cinema e audiovisivo si trovano nel vortice di trasformazioni e nonostante la crisi il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescita”.
il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presentazione dei candidati ai David 2022 (⇐Anica.it)

Lo stato di salute del cinema italiano è ottimo, nonostante la pandemia sono continuate le produzioni e gli investimenti. È un momento di crescita straordinaria per questo settore e per tutto l’audiovisivo a livello mondiale”. “L’Italia s’è inserita in questa crescita, grazie alla sua bellezza, alla sua attrattività naturale ma anche grazie alla scelta di potenziare gli incentivi fiscali, tra cui il tax credit, che attualmente è uno dei piú forti in Europa e ci consente di attrarre molte produzioni che generano un indotto fondamentale per l’industria del cinema. Negli ultimi tempi, le grandi produzioni internazionali sono tornate a girare in Italia e per questo abbiamo deciso di investire anche una grossa fetta dei fondi del Pnrr proprio per rilanciare e allargare gli studios di Cinecittà. Purtroppo, le sale cinematografiche non sono ancora piene come dovrebbero essere. E proprio per questo, insieme alle categorie del settore, stiamo lavorando a nuove misure e una serie di incentivi per fare tornare quante piú persone al cinema
il ministro Franceschini allo speciale del Tg1, alla vigilia della premiazione dei David di Donatello

In attesa di conoscere i vincitori dei David di Donatello 2022 (qui le cinquine), ai quali dedicheremo uno dei nostri famigerati aggiornamenti, facciamo nostre le riflessioni che gli addetti ai lavori, a tutti i livelli, stanno facendo sulla situazione attuale del cinema italiano. Con riguardo ai numeri del botteghino, lo scorso fine settimana ha registrato una flessione del 48% su quello precedente. Con riguardo al mercato dell’home entertainment, il rapporto 2022 di Univideo (l’associazione italiana che rappresenta gli editori audiovisivi), presentato da Gfk Italia a Cinecittà nell’incontro “Il mercato audiovisivo italiano in ripresa da mass market a premium”, riporta che nel 2021 il giro d’affari è stato di 176,8 milioni di euro, con una flessione del 14,7% rispetto al 2020;  si è registrato, in particolare, un calo delle vendite dei supporti fisici nei canali tradizionali (-27,2%) ed in edicola (-38,1%). A partire dal mese d’agosto, tuttavia, la tendenza è andata migliorando, anche in virtú di titoli nuovi. Qualche cenno di speranza, infatti, si è registrato nella prima parte di questo 2022, con il segmento delle novità in crescita del 60%.
Mai venir meno, tuttavia, alla centralità della sala! La settimana scorsa Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato Rai Cinema, e Giampaolo Letta, Amministratore Delegato Medusa Film, hanno scritto una lettera al Corriere della Sera e anche noi, nel nostro piccolo, ne riproduciamo i contenuti, come ha già fatto Dagospia:
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guelfi e ghibellini ai tempi del Covid

“La religione per gli esseri umani è soprattutto un bisogno”, diceva la prof del liceo. È di queste ore la diatriba sollevata dai vescovi di santaromanachiesa contro i provvedimenti del governo perché lesivi, a loro dire, del diritto di culto. Dio abita (anche, forse soprattutto) nel cuore, oltre che nei templi. Non sfugge ad alcuno, d’altra parte, che i provvedimenti dell’esecutivo nascono dall’intento di tutelare la salute di tutti, non a soddisfare chissà quale sadismo.
Qualche perplessità la si può nutrire. Certo, diventa piú difficile riscuotere le offerte…

Rispetto ai vescovi, l’attuale pontefice si è espresso con maggiore equilibrio, come evidente dalla schermata che riportiamo a fine post.
Anche a prescindere dal contesto in cui stiamo vivendo, (altro…)

per favore

il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale, con la matita in mano

Paolo Borsellino*

Si svolgono in data 26 gennaio 2020 le elezioni per il rinnovo dei consigli regionali dell’Emilia Romagna e della Calabria.
Secondo fonti autorevoli, rilanciate da tutte le testate italiane, il magistrato Nicola Gratteri è in pericolo di vita, si starebbe organizzando un attentato a suo danno.

È opportuno come non mai votare secondo coscienza, nella speranza che il cambiamento porti con sé le migliorie opportune alle strutture economiche ed amministrative ma, soprattutto, maggiore legalità.
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attualità del mito (6)

Gli antichi Greci chiamavano mythoi anche le favole con gli animali, nei quali erano rappresentati i pregi e i difetti degli esseri umani. Ecco una favola d’Esopo che riteniamo molto attuale:

C’era una volta un branco di lupi affamati in cammino sui monti, in cerca di cibo.
Un giorno i lupi incontrarono dei cani messi a guardia di un ovile in cui c’era un nutrito gregge di pecore che pascolavano protette dagli steccati e mangiavano beate l’erba del prato. I “selvatici” dissero ai “domestici”: (altro…)

rossi relativi

Un giorno un amico mi ha detto:
«Alcuni politici di sinistra fanno credere che miglioreranno le condizioni dei poveri e dei lavoratori sfruttati.

Nel momento in cui davvero non ci fossero piú poveri e sfruttati,
quei politici che cosa dovrebbero fare?»

Cosa pensare, peraltro, di alcuni sindacalisti?

Va’!

NON SI DEVE RINUNCIARE AL VOTO!

SE NON SI VOTA, SECONDO COSCIENZA,

VOTERÀ COMUNQUE AL POSTO NOSTRO CHI HA INTERESSI PERSONALI:

IL PARENTE, IL CLIENTE, L’AMICO,

IL POLITICO STESSO

E SARÀ PEGGIO, MOLTO PEGGIO!

TALVOLTA IL MINORE DEI MALI

PUÒ ESSERE UN BENE!

par condicio e altri demoni

Anche i piú distratti se ne saranno accorti, siamo in clima d’elezioni e, nella prospettiva di un 4 marzo che viepiú s’appropinqua, sono stati approvati i regolamenti della par condicio per la Concessionaria di Stato e per gli editori privati.
Vogliamo riprodurre in questa sede la delibera AgCom del 10 gennaio ultimo scorso (N. 1/18/CONS), recante le relative disposizioni e, a seguire, alcune opinioni che sono state espresse: (altro…)

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