Aggiornamento: per simpatica coincidenza, ricorre proprio oggi, 13 febbraio 2024, il centesimo anniversario del brevetto del cinematografo dei fratelli Lumière!
La scienza ha scoperto il punto del cervello in cui risiede la magia del cinema.
Che i sentimenti siano basati sulla chimica e sulla fisiologia lo si sapeva.
Che lo scorrere di diversi fotogrammi sia alla base del Cinema e del Cinema d’animazione pure.
Ma lo studio del centro di ricerca Champalimaud di Lisbona, pubblicato sulla rivista Nature Communications, apre davvero nuove frontiere!
C’è una piccola area del cervello – riporta lo studio, ripreso in Italia dall’agenzia Ansa – che trasforma i singoli fotogrammi nell’illusione delle immagini in movimento.
È il collicolo superiore. È posto sulla sommità del tronco encefalico; fino ad oggi lo si sapeva coinvolto nei movimenti di orientamento nello spazio e nella nostra stessa capacità di orientarci; pare che i suoi neuroni siano una vera e propria mappa del mondo visivo.
I ricercatori di Lisbona hanno combinato tra loro scansioni cerebrali con risonanza magnetica funzionale, esperimenti per valutare il comportamento e registrazioni elettriche dell’attività cerebrale, per monitorare il passaggio dalla percezione di singoli lampi alla percezione di una luce fissa. Soprattutto, capire in quali aree tale passaggio ha luogo.
Tutti i dati raccolti facendo esperimenti con i topi hanno puntato alla stessa area: il collicolo superiore.
Questa scoperta, oltre che per il Cinema e per le tecnologie digitali, potrà essere utile alla Medicina, per studiare con maggiore contezza il trattamento di disabilità visive, malattie del nervo ottico, ictus, autismo.
Non se n’abbia a male il prof di Psicologia dei processi cognitivi ché, all’epoca del suo corso, tale scoperta ancora non c’era.
Né potrà piccarsi, tanto meno, chi crede nella Magia del Cinema e del Cinema d’Animazione, che vive da sempre e sempre vivrà.
A prescindere dagli scienziati.