Caffè e latte. E altri demoni.

Secondo alcuni nutrizionisti, la combinazione del caffè e del latte, tanto cara alla prima colazione di molte persone, non è il massimo perché la caseina del latte “annienta” gli antiossidanti del caffè.
Secondo un’altra scuola di pensiero, ascoltata ieri sera nell’ambito di un interessante programma televisivo, la combinazione tra le proteine del latte e gli antiossidanti del caffè raddoppierebbe l’effetto antinfiammatorio sulle cellule umane.
Chi scrive non fa il nutrizionista e non ha studiato Scienze dell’alimentazione.
Si permette tuttavia, in questa sede, di ricordare l’interessante aneddoto, peraltro anch’esso ieri sera accarezzato, che riguarderebbe l’origine del caffelatte, se non del cappuccino. Con cornetto incorporato ma anche no.
Sull’origine della combinazione, citata anche da Carlo Collodi quando Pinocchio percorre una certa palude, ci sono due versioni.
La prima è che il cappuccino sia nato a Vienna, dove la panna, piuttosto che il latte montato, serviva a coprire l’amaro del caffè. Il nome richiamerebbe il colore dell’abito dei frati cappuccini.
La seconda, decisamente piú suggestiva ma altrettanto viennese, è la seguente. (altro…)

CETA: made in Italy in danger?

‘Parmesan’ is not “Parmigiano Reggiano”, as well as many Italian specialties are not those ones often sold in the supermarkets and presented as original Italian products. The quality of the ingredients, the nature, the particular pipeline, make a difference which is evident and which is not possible to hide. Made in Italy is Made in Italy and must be defended in any possible place.
According to Francesco Paolo Capone, General Secretary of Ugl workers union,

“The possible approval of the treaty with Canada, the Ceta, would not simply jeopardize many of our mainstream products, such as wheat, meats and cheese, and the southern territories already deserted by the crisis, but would disrupt the whole made in Italy”.

Capone asks for (altro…)

EX(POST?): forse resterà… la fotografia…

Molti s’interrogano su quello che rimarrà di Expo dopo le 17 di sabato quando, in simpatica coincidenza con il passaggio di “Spooky“, l’asteroide di Halloween*, gli espositori leveranno le tende. Pardon, smonteranno i padiglioni, per lasciare spazio alla cerimonia di chiusura seguita da radio e televisioni.

Quale il lascito? Quale il bilancio?

Secondo qualcuno l’Expo non si doveva nemmeno fare. È stato necessario nominare commissari straordinari, esorcizzare interessi diversamente culturali, completare padiglioni anche dopo la data di apertura…

La gran parte dei visitatori, stando ai sondaggi, si dice comunque soddisfatta, anche dopo ore di fila.

Nutrire il pianeta, energia per la vita. Tema delicato, in un momento in cui vengono criminalizzate le carni rosse e prospettato il consumo d’insetti. Il muscolo di grano, piuttosto.

I quotidiani (Repubblica) ci ricordano che (altro…)

awaiting Expo, ‘Italy’ as an increasing brand

Scandals a part, Expo 2015 will start on May Day, in Italy; it is seen as a very important opportunity to show to the world Italian potentialities and for reasoning on such a subject as the Food, given the ever larger number of human beings on the planet and the ever smaller amount of disposable resources.
Waiting for May, another interesting piece of information deserves to be taken into consideration: according to the search ‘Brand Finance Nation Brands‘, made in the view of the next Bologna Licensing Trade Fair, the only Italian trade fair in the field of licensing and development of products based on established brands and property, the brand “Italia” is growing. The second edition of the annual research “Brand Finance Nation Brands” has compiled a list of Nations with the brand stronger and appreciated around the globe. The search uses a range of data provided by major international institutions and organizations (the World Economic Forum, Oxford Economics, Bloomberg, IMD). The results for 2014 show the brand ‘US’ in first place, with a perceived value of 19.261 billion dollars; China is the second (6.352 billion dollars), followed by Germany (4.357 billion) and the United Kingdom (2.833 billion). As anticipated, Italy is the eleventh (1,289 billion dollars), gaining an increase of 24% respect of 2013. Immediately after our country, are the Russian Federation and Switzerland (both around 1.1 trillion). Taillights of the standings, Albania and Jamaica (both with less than 10 billion).

Scandali a parte, Expo 2015 inizierà il Primo maggio, in Italia; è vista come un’ occasione importante per mostrare al mondo le italiche potenzialità e ragionare su un argomento come il Cibo, dato il numero sempre maggiore di esseri umani sul pianeta e la quantità sempre minore di risorse disponibili.
In attesa di maggio, un’altra interessante notizia merita di essere presa in considerazione: secondo la ricerca ‘Brand Finance Nation Brands‘, realizzata per la prossima fiera del licensing di Bologna (BLTF), l’unica fiera italiana in materia di concessione di licenze e sviluppo di prodotti basati su marchi consolidati e di proprietà, il marchio “Italia” è in crescita.
La seconda edizione della ricerca annuale “Brand Finance Nation Brands” ha compilato una lista delle nazioni con il marchio piú forte e apprezzato a livello globale. La ricerca utilizza una serie di dati forniti dalle principali istituzioni e organizzazioni (il World Economic Forum, Oxford Economics, Bloomberg, IMD) internazionali. I risultati per il 2014 indicano il marchio ‘Stati Uniti’ al primo posto, con un valore percepito di 19,261 miliardi di dollari; Cina per la seconda (6.352 milioni di dollari), seguita da Germania (4.357 milioni) e Regno Unito (2.833 milioni). Come anticipato, l’Italia è l’undicesimo (1.289 miliardi di dollari), con un aumento del 24% rispetto al 2013. Subito dopo il nostro Paese, ci sono la Federazione russa e la Svizzera (entrambe a 1,1 miliardi). “Fanalini di coda” l’Albania e la Giamaica (entrambe con meno di 10 miliardi).

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la griglia e gli scimmioni

I re della griglia’ va in onda su DMAX (canale 52 del digitale terrestre, 136-137 di Sky, 28 di Tivúsat) da lunedí scorso, 27 ottobre, alle 21:10. È un talent show dedicato alla nobile arte della griglia, dei barbecue, della cottura alla brace, animato dallo chef Rubio, dall’allevatore Paolo Parisi e dal ristoratore Cristiano Tomei; in ognuna delle sei puntate previste, nove concorrenti provenienti da tutta Italia parano lor nobilitate sfidandosi a “griglial” tenzone, a colpi di braciole, spiedini, affumicature varie.

Il promo del programma è ispirato a ‘2001 – Odissea nello spazio’, nostro film preferito; (altro…)

un anno esatto all’Expo

Da oggi manca un anno esatto all’Expo 2015, che vedrà il nostro Paese in prima linea per sei mesi sulla tematica dell’alimentazione (per la precisione il countdown ufficiale è ancora a 366…).

Il conto alla rovescia comincia formalmente oggi, alle 19.30, in piazza Gae Aulenti, contestualmente all’apertura di una campagna d’informazione e sensibilizzazione sullo spreco e sull’emergenza alimentare (i cittadini che passassero da quelle parti potranno anche pesarsi per dimostrare, in linea con gli scopi dell’iniziativa, che “piú siamo piú pesiamo“). 

La televisione di Stato comincia a seguire l’evento alle 20.30, su Rai 1con la conduzione di Antonella Clerici; tra gli ospiti Enrico Bertolino, Ambassador ufficiale di Expo Milano 2015, Davide Oldani, don Gino Rigoldi e Andrea Bocelli che, insieme all’orchestra sinfonica della Rai, interpreterà alcune arie famose.

L’appuntamento con ‘Affari tuoi’, pertanto, salta una puntata.

attualità di braccio di Ferro

Donare il sangue è un dovere per tutti i cittadini in buona salute dai diciotto ai sessant’anni. Il sangue donato è preziosissimo per le trasfusioni, salva la vita delle persone ed è merce rara, soprattutto in periodi come l’estate, ormai imminente, quando le emergenze diventano critiche. Anche i concorrenti dei reality dovrebbero donarlo.

Il sangue donato si riforma in pochi giorni; il ferro va assimilato con l’alimentazione. Braccio di ferro, anche noto come Popeye, ci ha insegnato l’importanza degli spinaci, che sicuramente lo contengono ma esistono alimenti che ne possiedono di piú, in forma piú facilmente assimilabile e che possiamo mangiare tutti i giorni (senza bere vino rosso con la carne rossa, senza formaggio e altri latticini nelle vicinanze); frutti di mare e legumi, soprattutto fagioli e lenticchie, sono una buona alternativa alla carne rossa. Come ricordato in altra sede,

  • “è questione controversa se sia opportuno mangiare un frutto acido, di quelli che non fermentano, a fine pasto, per favorire l’assimilazione del ferro e delle vitamine; il consiglio generico è che la frutta andrebbe mangiata lontano dai pasti principali, a colazione o come spuntino; quanto al ferro, secondo qualcuno è sufficiente aggiungere un po’ di succo di limone all’acqua che si beve”

Da una veloce consultazione dei materiali esistenti in rete emerge che gli alimenti piú ricchi di ferro sono i seguenti: (altro…)

chi va piano…

Oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza.

Giunta alla sesta edizione, la manifestazione intende rappresentare “un attimo di riflessione collettiva sui danni economici, ambientali e sociali del vivere a folle velocità, in un momento difficile di grandi trasformazioni, confusione e incertezza”.

In questa sede si vuole solo offrire qualche spunto personale, derivato dalle proprie riflessioni.

Muoversi lentamente è utile e bello: fa bene alla circolazione e alla respirazione (secondo i beduini del deserto, peraltro, camminare lentamente, a piedi, guardando l’orizzonte, tiene allenata la creatività, ed è abitudine che il sottoscritto non disdegna, quando possibile).

Mangiare lentamente è una buona abitudine: lo slow food è largamente da preferirsi alla mania di molti di ingurgitare frettolosi spuntini, togliendo spazio, oltre al gusto del cibo, al valore della vita.

Parlare lentamente (e ascoltare con attenzione!) può aiutarci nella comprensione reciproca.

Agire con la giusta lentezza rende piú consapevoli delle scelte che si fanno.

La lentezza è importante nella lettura e nello studio, per assaporare i contenuti nella loro autentica essenza, coglierne tutte le sfumature e capire cosa va approfondito.

Si ricordi sempre, inoltre, la Bibbia: “c’è un tempo per tutte le cose“.

de calurae remediis

Ecco alcuni consigli che la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale suggerisce per affrontare meglio il periodo estivo, modificando le normali abitudini giornaliere:

  • evitare di uscire fra le ore 12 e le 17. Sono queste le ore più calde della giornata che, nelle città, sono accompagnate da un aumento della concentrazione di ozono nell’aria che respiriamo;
  • mangiare molta frutta e verdura, cibi che contengono una grande percentuale di acqua: una pesca, per esempio, è composta di acqua per il 90%, un melone per l’80%. Ancora, meglio fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati rispetto a carni e formaggi fermentati;
  • bere molta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno, di più se si svolge un’attività che comporta un’intensa sudorazione). È importante ricordarsi di bere anche se non si ha sete: l’intensità di questo “segnale di allarme” naturale dell’organismo diminuisce con l’avanzare dell’età, aumentando il pericolo di disidratazione;
  • evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate (che contengono caffeina) o zuccherate. Alcol e caffè sono infatti sostanze che hanno un effetto diuretico: l’acqua espulsa con l’urina non è disponibile per i processi di raffreddamento dell’organismo, quale la sudorazione. Vanno evitate anche le bevande troppo calde o troppo fredde: quelle calde hanno l’effetto di aumentare la temperatura corporea (per esempio, le minestre bollenti invernali) mentre quelle troppo fredde possono causare crampi e congestioni. La temperatura ideale di una buona bibita, quella che permette  un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, dovrebbe essere attorno ai 10 gradi, ne’ troppo fredda ne’ troppo calda;
  • usare vestiti di colore chiaro e non aderenti, di cotone, di lino o di fibre naturali. I vestiti scuri o di materiale sintetico trattengono il calore. In casa, è meglio vestirsi in maniera “leggera”, evitando però le correnti d’aria e i flussi diretti di ventilatori o condizionatori;
  • se la casa è rinfrescata con i climatizzatori, è importante pulirne i filtri periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25-27°C, non troppo piú bassa rispetto a quella esterna. Così si evitano i bruschi sbalzi di temperatura, spesso fonte di malesseri;
  • se si è affetti da diabete o ipertensione, o da altre patologie che implicano un’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco. Tra le piú frequenti, vi è l’eccessiva sensibilizzazione alla luce o i cali di pressione ed il rischio di svenimento. Anche l’uso di eventuali integratori di sali minerali deve essere concordato con il medico: potrebbero esservi pericolose interazioni sia con la patologia e che con i farmaci che si prendono abitualmente;
  • chi soffre di patologie bronco-polmonari deve evitare di passeggiare nelle ore più calde, bere più acqua della dose normalmente raccomandata ed evitare i bruschi sbalzi di temperatura corporea, come per esempio l’entrare sudati in un grande magazzino con l’aria condizionata. Se non si può evitare, è importante cercare di non respirare con la bocca aperta, ma solo con il naso, almeno nei primi minuti;
  • chi è affetto da diabete, deve esporsi al sole con molta cautela perché, a causa della possibile minor sensibilità al dolore, potrebbe ustionarsi anche in maniera seria.

                                                                                                                                                        Fonte: www.intrage.it

Con il caldo torrido aumenta anche il rischio black out; per risparmiare corrente elettrica è utile:

  •  non tenere gli elettrodomestici in stand by 
  •  non usare i climatizzatori a sproposito, tenerli sempre ad una potenza moderata
  •  usare la lavatrice solo a pieno carico e durante la notte (questo lo sapevo di mio)