Bambi, ottant’anni tra animazione e tragedia

Festeggia ottant’anni in queste ore ‘Bambi’, il film d’animazione forse piú triste che la Disney abbia mai realizzato. Ispirato al romanzo ‘Bambi – vita di un capriolo’, di Felix Salten, il film arrivò nelle sale americane il 13 agosto 1942, dopo una lavorazione delicatissima e osteggiata da numerose difficoltà, tra cui gli opportuni sopralluoghi nei boschi per fotografare gli animali nei loro habitat, le difficoltà economiche derivanti dagli introiti non eccelsi di altri film, una guerra mondiale in corso. La regia fu affidata a David Hand, l’onore-onere di trasformare il romanzo di Salten in una sceneggiatura a Pece Pearce e Larry Morey; i disegni furono realizzati da Milt Kahl e Frank Thomas.
Quanto all’idea di trasporre in film il romanzo di Salten, pare che galeotto sia stato un viaggio, durante il quale Disney conobbe Thomas Mann, quello dei ‘Buddenbrook’, che ammirava lo scrittore, ne conosceva le difficoltà economiche e sapeva quanto la vendita dei diritti gli avrebbe giovato.
Non mi sembra necessario ricordare la trama di ‘Bambi’; i bambini che ancora non l’hanno visto non meritano certo anticipazioni inopportune.
Il 24 gennaio 2020 è stato annunciato che Geneva Robertson-Dworet e Lindsey Beer scriveranno la sceneggiatura della versione dal vivo di ‘Bambi’ (il live-action), mentre Chris Weitz, Paul Weitz e Andrew Miano produrranno il film. La voce del cerbiatto dovrebbe essere quella di Dion T. Gibson.
Dimenticavo: secondo la professoressa di greco delle superiori, il coniglio Tamburino (anche noto come Tippete)

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festival a confronto (87)

  • Aggiornamento 10 agosto: l’edizione 2022 del Pentedattilo Film Festival si terrà dal 19 al 22 però già da oggi ci sono delle interessanti anteprime.
  • Aggiornamento: vive dal 7 al 12 agosto La Guarimba International Film Festival.
  • La Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia compie novant’anni oggi, 6 agosto 2022. Nel formulare gli auguri piú sentiti, ricordiamo che ci siamo occupati della prossima, settantanovesima edizione, in un altro post.
  • Con riguardo alla Festa del Cinema di Roma, invece, è opportuno ricordare che la sua diciassettesima edizione vivrà dal 13 al 23 ottobre prossimi venturi. Si sa già che c’è stato un cambiamento nel logo, firmato da The B. Agency: al posto dei segni tondeggianti cui eravamo abituati è arrivata la tradizionale, rassicurante Lupa Capitolina, da sempre simbolo della Capitale. «Un rinnovamento che rappresenta la volontà di coinvolgere l’intera città e le sue numerose tipologie di pubblico anche grazie ai cambiamenti alla struttura della Festa 2022: da quest’anno, infatti, la manifestazione ospiterà un concorso internazionale, i cui film saranno giudicati da una giuria composta da professionisti del mondo del cinema, della cultura e delle arti, e sezioni non competitive, specchio della ricchezza del cinema contemporaneo. L’immagine della Lupa Capitolina caratterizzerà anche tutti i Premi che la Festa assegnerà quest’anno, tre dei quali saranno intitolati a grandi interpreti del cinema italiano: per la Miglior attrice a Monica Vitti, per il Miglior attore a Vittorio Gassman, per la Miglior commedia a Ugo Tognazzi.*»

storyboard Festa del Cinema di Roma

storyboard Festa del Cinema di Roma

Logo Festa del Cinema di Roma 2022
Logo Festa del Cinema di Roma 2022, la Lupa Capitolina al posto dei cerchi

*: dal sito ufficiale

maestri a confronto (14)

Aggiornamento 6 luglio: riprende stasera l’appuntamento con ‘SuperQuark’, con Piero Angela.
Aggiornamento ulteriore: Marinella Soldi e Carlo Fuortes hanno intitolato a Raffaella Carrà il Centro di produzione televisiva Rai di via Teulada, dove la show-woman esordí, nel 1961.
Aggiornamenti 5 luglio: Tanti auguri, Italia – Brasile (la partita)! Tanti auguri, Giancarlo Magalli!
Happy birthday, Tom Cruise!
Felice compleanno, Gina Lollobrigida! È notizia di quest’oggi, 4 luglio, che il Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani ha deciso di conferirLe il Nastro d’Argento alla Carriera, ed è suggestiva coincidenza che il premio sia stato istituito nel medesimo anno in cui cominciava il percorso artistico dell’attrice…
Ciao, Raffaella! Qui di seguito, dai comunicati Rai, la programmazione che ti sarà dedicata a partire da domani:

Il 5 luglio 2021 muore a Roma, all’età di 78 anni, Raffaella Carrà, una figura unica nel mondo dello spettacolo italiano, cantante, attrice, ballerina, conduttrice, showgirl, una regina della tv, capace di incantare il pubblico di tutte le età e di influenzare più generazioni, dalla fine degli anni ’60 a oggi. La Rai dedica al ricordo dell’artista ampio spazio nei suoi palinsesti: da “Unomattina Estate” a “Estate in diretta”, dai telegiornali nazionali alle edizioni regionali della TGR. Questo il palinsesto completo: (altro…)

16 years, and blogging again

Based on/on the same tune of ‘Believe it or not’ (Mike Post/Stephen Geyer),
the theme of ‘The Greatest American Hero’ (known in Italy as ‘Ralph Supermaxieroe’)

Look at what’s up everyday,
world is a little weird…
Sometimes I feel almost near to the sky,
sometimes I feel something else…

Believe it or not, I’m blogging again,
always aiming to keep me free,
should I be working as a boss or a star
who could it say?
It happens or not it’s just me!

Just like the light of a new day
I hope it’ll meet me from out of the blue
breaking me out of the spell I was in
making all of my dreams come true!

Believe it or not, I’m blogging again,
always aiming to keep me free,
should I be working as a boss or a star
who could it say?
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gli ottantacinque di Cinecittà

Ricorre in queste ore l’ottantacinquesimo anniversario dell’inaugurazione di Cinecittà, l’italianissima Fabbrica dei Sogni. Era, infatti, il 28 aprile 1937. Ed era, almeno in parte, efficace suggello dell’importanza che Mussolini attribuiva al cinema, da lui definito «la nostra arma piú potente».
Alla testa di Cinecittà, fin dalla sua fondazione, ci fu Carlo Roncoroni, già titolare di quella SAISC (Società Anonima Italiana Stabilimenti Cinematografici) che aveva rilevato la Cines, distrutta da un incendio. Come si ricorderà, Carlo Roncoroni era amico di Luigi Freddi, giornalista e politico, prima vicesegretario dei fasci italiani all’estero, successivamente uno dei massimi responsabili della politica cinematografica italiana nella seconda metà degli anni Trenta e all’inizio degli anni Quaranta del Novecento, fondatore del Centro sperimentale di Cinematografia. Sebbene completamente ligio ai dettami del ventennio, Freddi voleva un’organizzazione “all’americana” della nostra cinematografia; questo comportava la creazione di un organismo posto sotto il controllo dello Stato, in grado d’assolvere autonomamente le tre funzioni principali dell’industria cinematografica: la produzione, la distribuzione e l’esercizio. Freddi aveva cominciato a seguire la nascita di Cinecittà fin dalla progettazione, dalla scelta del luogo (l’amico Roncoroni aveva comprato seicentomila metri quadrati di terreno lungo la via Tuscolana), dal reperimento dei finanziamenti e dalla definizione del quadro giuridico di riferimento all’interno del quale avrebbe operato la società di gestione della “città cinematografica”, di cui fu il primo direttore. Successivamente provò ad impossessarsi dell’Istituto Luce. Dopo la morte di Roncoroni, Cinecittà, in deficit di bilancio, fu rilevata dallo Stato.
All’inaugurazione, la Hollywood sul Tevere, progettata dall’architetto Gino Perressutti, constava di settantatré edifici, tra cui ventuno teatri di posa, centrali elettriche, uffici per la direzione. Oggi la Fabbrica dei Sogni vive su una superficie di quaranta ettari ed è la realtà piú grande in Europa, tra le piú grandi al mondo per la produzione cinematografica.
A Cinecittà hanno lavorato molti registi e attori italiani famosi come Federico Fellini, Ettore Scola, Sergio Leone, Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini ma anche registi e attori stranieri, tra i quali Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Nel suo piccolo, vi ha lavorato anche Pasquale Curatola, nell’ambito dell’avventura targata “Cinecittà Entertainment”, oggi non piú in essere.
Negli studi sono stati girati circa tremila film, novanta dei quali hanno ricevuto una candidatura all’Oscar, vincendolo cinquantuno volte. Sono stati realizzati, e ancora normalmente accade, anche programmi televisivi ed eventi.
Il sito ufficiale, www.cinecitta.com, ci ricorda quanto segue: (altro…)

cinquant’anni di Bronzi. E molto piú! (2)

È stata presentato ieri, a Reggio di Calabria, il programma d’iniziative che celebrerà il 16 agosto 2022, data del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, le due testimonianze piú interessanti, tra quelle attualmente ammirabili, della scultura bronzea del V secolo. Tra gli appuntamenti internazionali, il Gran Galà “I Bronzi di Riace a Vienna”, nell’Ambasciata italiana, in calendario nel mese di settembre e, nel mese di dicembre, la rappresentazione dell’‘Adriana Lecouvrer’ di Francesco Cilea, nel teatro cittadino intitolato al compositore, con Maria Agresta e Michele Fabiano. Accanto agli eventi, le campagne di promozione e comunicazione a livello nazionale ed internazionale: promozioni dei Bronzi nelle grandi stazioni su video-wall, screen promozionali nei grandi aeroporti, brandizzazione al Giro d’Italia, e al Salone del libro di Torino, nel mese di maggio.  Nonché, forse soprattutto, la candidatura dei Bronzi a patrimonio UNESCO. Alla conferenza tenutasi ieri, 14 aprile, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ne seguiranno delle altre ma quanto comunicato* sembra meritevole, fin da adesso, delle migliori attenzioni: (altro…)

Tognazzi, Titti, Dante, Warner Bros. e altri demoni

  • Aggiornamento 2 aprile: ricorrono oggi i venticinque anni dalla prima comparsa di Rat-Man.
  • Proseguono (e ci mancherebbe!) le celebrazioni per il centenario della nascita di Ugo Tognazzi; nel nostro piccolo, (ri)proponiamo il testo di un’intervista rilasciata da Michel Piccoli a Cinecittà Entertainment, all’epoca religiosamente scalettata.
  • “M’è semblato di vedele un compleanno…” Anche il canarino Titti ha di che festeggiare dacché son trascorsi quasi ottant’anni dalle sue prime gesta, in compagnia di Gatto Silvestro e della Nonnina (non di rado anche di un irascibile mastino…). All’inno di “80 Years of Tweety”, una serie accattivante d’iniziative sta invadendo il mondo, tra eventi a tema, merchandising, nuovi contenuti e ben ottanta murales in trenta diverse città del mondo. La campagna ha preso il via ad Austin, al SXSW 2022, l’11 marzo; la celebrazione proseguirà per tutto l’anno nello Studio con i nuovi contenuti su Titti di HBOMax, WarnerMedia Kids & Family, insieme a nuove esperienze a tema e raccolte di Warner Bros. Consumer Products. In Italia Titti verrà celebrato a novembre con una programmazione speciale in onda su Cartoon Network (canale 607 di Sky) e Cartoonito (canale 46 del DTT) e con protagonista la serie Looney Tunes Cartoons. Tutti i festeggiamenti avranno il loro culmine il 21 novembre, giorno dell’effettivo genetliaco. 
  • Ma la Warner Bros. deve festeggiare anche anche il centenario delle sue attività, per Giove! È stato svelato proprio in queste ore il “logo del Centenario”, che dà ufficialmente inizio alle iniziative che porteranno al glorioso anniversario: il 4 aprile 2023. Lo riproduciamo a fine post. La campagna ci accompagnerà dalla fine di quest’anno alla fine dell’anno prossimo, sarà completamente incentrata sul pubblico e coinvolgerà ogni divisione dello Studio (film, serie, prodotti di consumo, videogiochi, intrattenimento a tema, visite agli studi, eventi dal vivo e molto altro), cosí come le società sorelle Studios e Networks, tra cui HBO Max, TNets (TNT, TBS e truTV), WarnerMedia Kids, Young Adults & Classics (inclusi, tra gli altri, WB Animation, Adult Swim, Cartoon Network e TCM).
  • Dante in fundo, (altro…)

cent’anni di Pasolini: “Mamma Roma” piú che mai

Ricorre oggi, 5 marzo 2022, il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, scrittore, regista, Intellettuale. In un recente post si sono enumerate alcune delle iniziative concepite nella sua Bologna e in tutt’Italia per ricordarlo; in questa sede se ne aggiungono alcune altre, organizzate squisitamente a Roma.
Si chiama “PPP100 – Roma Racconta Pasolini” il programma d’eventi progettato da Roma Capitale, calendarizzato lungo tutto l’anno. A inaugurare i giochi sarà la Casa del Cinema, con una programmazione dedicata. Già a partire da oggi, 5 marzo, sono programmati venti incontri in altrettante biblioteche della Capitale, ed esiste, d’altra parte, il progetto “Alfabeto Pasolini”, realizzato dall’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali in collaborazione con l’Associazione Culturale “Doppiozero”. Rimanendo a Roma si potrà proseguire con “Pasolini EXTRA”, rassegna realizzata in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale dal 9 al 13 marzo, che proporrà film, documentari, cortometraggi dedicati al Pasolini documentarista, sceneggiatore e regista; è opportuno ricordare che, oltre alle proiezioni, la Casa del Cinema proporrà dal 15 marzo al 15 aprile una mostra fotografica dal titolo “Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle mille e una notte. Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema pasoliniano”. Non mancheranno rappresentazioni dal vivo e spettacoli teatrali, come quello che sarà allestito in autunno dal Teatro dell’Opera di Roma: “Maria Callas e Pier Paolo Pasolini”.
Di nuovo alla Casa del Cinema, ma a fine anno, sarà proiettata l’intera produzione di Pasolini, in copie restaurate 35mm, disponibili grazie alla collaborazione con Cinecittà. Molte, peraltro, anche le esposizioni previste nei musei.
Il sito di riferimento per tutte le iniziative è www.culture.roma.it/pasolini100roma.
A proposito di Cinecittà, poi, ci piace riferire il pensiero, concretamente declinato, di Chiara Sbarigia, presidente della storica istituzione: (altro…)

Dalla, Flaiano, Pasolini… e altri demoni…

Aggiornamento 4 marzo: è allestita fino al 17 luglio al Museo Civico Archeologico di Bologna la mostra ‘Lucio Dalla. Anche se il tempo passa’. Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è ideata e organizzata dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma. La cura è di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, ed è il frutto di una lunga ricerca di materiali. Strutturata in dieci interessanti sezioni (Famiglia, Infanzia, Amicizie, Inizi musicali; Dalla ci racconta; Il clarinetto; Il museo Dalla; Dalla e la sua musica; Dalla e il cinema; Dalla e il teatro; Dalla e la televisione; l’Universo Dalla; Dalla e Roversi; Dalla e la sua Bologna), la mostra sarà visitabile a Roma a partire dal 22 settembre, nel 2023 anche a Napoli e a Milano. La mostra è sostenuta da RAI, Cinecittà Luce, Special Partner Lavoropiù; sono da ringraziare il Gruppo Hera, la Banca di Bologna e Confcommercio Ascom Bologna, con la collaborazione di Universal Music Publishing Group, Bologna Welcome, SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, Skira Editore, Fondazione Teatro Comunale di Bologna e Ticketone. Sponsor tecnico BIG Broker Insurance Group – CiaccioArte.
Importanti ricorrenze, in questo periodo, legate a Lucio Dalla, Pier Paolo Pasolini, Ennio Flaiano, con evidenti ripercussioni.

  • Da quest’oggi, 1° marzo, nelle sale cinematografiche di tutta Italia, tredici film per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini , nell’ambito del rinomato progetto ‘il Cinema Ritrovato. Al cinema’ della Cineteca di Bologna, Dall’esordio nel 1961 con ‘Accattone’ all’ultimo controverso ‘Salò o le 120 giornate di Sodoma’, uscito postumo nel ’75, passando per ‘Mamma Roma’ (1962), ‘La ricotta’ (1963, episodio dal film collettivo ‘Ro.Go.Pa.G.’), ‘Il Vangelo secondo Matteo’ (1964), ‘Comizi d’amore’ (1964), ‘Uccellacci e uccellini’ (1967), ‘Edipo Re’ (1967), ‘Porcile’ (1969), ‘Appunti per un’Orestiade africana’ (1970), ‘Il Decameron’ (1971), ‘I racconti di Canterbury’ (1972), ‘Il fiore delle Mille e una notte’ (1974). Previsti anche, su iniziativa della Cineteca, incontri con Marco Bellocchio, Ascanio Celestini e Alice Rohrwacher; Celestini porterà in scena all’Arena del Sole, a marzo, ‘Museo Pasolini’. Oltre cento, peraltro, gli eventi previsti a Bologna per analogo intendimento, nell’ambito del progetto ‘PPP. 100 anni di Pasolini a Bologna’: passeggiate, mostre, concerti, visite guidate, spettacoli. Una partita di calcio-spettacolo, finanche, ‘Stukas’, organizzata dalla compagnia Saveria Project, ed una rievocazione domenica prossima, prima di Bologna -Torino. Dal 5 marzo a ottobre, inoltre, le immagini dell’intellettuale saranno esposte in dieci luoghi di Bologna, particolarmente significativi: dalla casa natale di via Borgonuovo alla libreria Nanni in via de’ Musei, dal portico dei Servi a quello di via de Coubertin allo stadio Dall’Ara. Tra le mostre, da ricordare ‘Pasolini ’42. La formazione bolognese di un giovane intellettuale’, all’Archiginnasio fino al 19 marzo, e ‘Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative’. Anche Musica, Maestro! L’orchestra del teatro Comunale ricorderà Pier Paolo Pasolini il 28 aprile, con lo spettacolo ‘Poesia in forma di rosa’ all’Auditorium Manzoni; la musica dei primi film, inoltre, in formato digitale rimasterizzato, è peraltro disponibile, con due inediti assoluti, anche in compact disc e long playing. Si tratta di ‘100 YEARS OF PASOLINI / THE EARLY DAYS’: ventidue brani scritti da Carlo Rustichelli, Piero Piccioni, Mario Nascimbene e Giovanni Fusco, su iniziativa di CAM Sugar, in collaborazione con Decca Records. Domani, 2 marzo, uscirà la colonna sonora di ‘Milano Nera’; dopodomani, mercoledì 3 marzo, usciranno anche, grazie a CAM Sugar, tre 3 colonne sonore integrali; il 5 marzo sarà la volta di ‘Ro.Go.Pa.G.’ e ‘Mamma Roma’.
  • Lucio Dalla ci lasciava il 1° marzo del 2012. È in onda a rotazione, a partire da ieri sera, 28 febbraio, su Sky Arte, il documentario ‘Senza Lucio’, di Mario Sesti, storia vera dell’uomo e dell’artista per come raccontata dal compagno Marco Alemanno, con molti particolari inediti su Dalla, sulla sua passione per il Sud, quella per il cinema e per tutte le forme d’arte, anche il teatro e la poesia; di tutto riguardo i contribuiti di altri artisti, all’uopo intervistati: Charles Aznavour, Paolo Nutini, John Turturro, i fratelli Taviani, Isabella Rossellini, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Ernesto Assante, Gino Castaldo, Renzo Arbore,  Marta sui Tubi, Piera Degli Esposti,  Antonio Forcellino, Peppe e Toni Servillo eccetera. Piú che guardabili rimangono, in ogni caso, ‘Per Lucio’, di Pietro Marcello, e ‘Caro Lucio, ti scrivo’, di Riccardo Marchesini, che, ispirandosi allo spettacolo teatrale di Cristiano Governa, fa vivere i personaggi creati da Lucio Dalla nelle sue canzoni: Anna e Marco, il “caro amico” di ‘L’anno che verrà’, Futura, Meri Luis e tanti altri, divenuti i mittenti delle lettere indirizzate a Lucio e giunte nelle mani di Egle, la sua postina, dopo la sua morte.
    Mamma Rai, oltre a qualche altra sorpresa in cantiere per i prossimi mesi, ha (altro…)

maestri a confronto (12)

  • Aggiornamenti 8 febbraio: ‘È stata la mano di Dio’, di Paolo Sorrentino, è ufficialmente in corsa per il premio Oscar al miglior film internazionale.
  • Happy birthday, John Williams!
  • Sebbene in pochi vi abbiano riflettuto, trentacinque anni fa, proprio un 7 di febbraio, ci lasciava Claudio Villa, il “Reuccio”, voce tra le piú potenti e carismatiche della canzone italiana. Cantante made in Italy per eccellenza, negli anni Cinquanta e dopo, fu in grado d’esportare la nostra musica all’estero (Argentina, Australia, Cina, Giappone, Stati Uniti, Unione Sovietica) e conquistò, in quel di Sanremo, ben quattro vittorie, ottenendo un record eguagliato dal solo Domenico Modugno.
    Dalle accuse, forse affettuose, di “abuso di stecche, eccessiva immodestia, illecito dispotismo”, cosí come da alcune altre, seppe sempre difendersi, anche aiutato da dei referendum aperti ai lettori di Tv, Sorrisi e Canzoni, che lo “assolsero” con formula piena.
    Pier Paolo Pasolini lo difese a spada tratta, scrivendo:

«Mi piace il repertorio delle canzoni melodiche di Claudio Villa perché mi piace il pubblico che ama questo stile popolare e verace. Approvo che Villa scriva, musichi e interpreti le sue canzoni. Lui lo fa nel suo piccolo come Charlot ha fatto nel suo grande».

In quarant’anni di carriera, girò trenta film, incise 3.200 canzoni, vendette quarantadue milioni di dischi. Sappiamo da attendibile fonte che, se i Duran Duran, incontrati ad una manifestazione internazionale, spocchiosamente gli dicevano: «We are Duran Duran!» Quegli, senza scomporsi, rispondeva: «I am Claudio Villa!».
Fu Pippo Baudo ad annunciarne la morte, durante la serata finale del 37° festival di Sanremo. Ne scaturí una standing ovation a tutt’oggi insuperata.

  • Sebbene in pochissimi vi abbiano riflettuto, anche ‘Ulysses’, di James Joyce,

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cent’anni di Giovanni Verga

Il sito Giovanniverga.org e l’hashtag #verga100 sono alcune delle chiavi di lettura degli eventi e delle iniziative che accompagneranno le celebrazioni per i cent’anni dalla morte di Giovanni Verga, scrittore e drammaturgo, padre del realismo italiano. Giovedí scorso, giorno dell’effettiva ricorrenza, hanno avuto luogo le celebrazioni religiose e la presentazione del francobollo commemorativo del Centenario, promosso da Dreamworld pictures e Festival Verghiano, emesso da Poste Italiane e realizzato dal Poligrafico dello Stato per conto del ministero dello Sviluppo economico. Su disposizione del governo regionale è stato istituito un comitato scientifico per le iniziative di cui fanno parte, tra gli altri, la Soprintendenza di Catania, le quattro università siciliane, la Fondazione Verga, i sindaci dei Comuni “verghiani” e una rappresentanza degli eredi di Verga, che sta mettendo a punto un articolato programma che si snoderà per tutto il 2022 in vari luoghi della Sicilia. È il programma della manifestazione nazionale “Verga 100”, supportata dal Parlamento Europeo; già giovedí, dopo le messe e le testimonianze, sono stati proposti film teatrali, prodotti in questi anni nello scenario originale del Borgo Cunziria, come Cavalleria Rusticana, Jeli il Pastore, La Lupa, una piccola anticipazione del nuovo “Mastro Don Gesualdo”, frammenti teatrali e il racconto del cantastorie Luciano Busacca. Nella home page del sito giovanniverga.org si può leggere: (altro…)

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