Pokemon Go, tra serio e faceto

Poiché molti, in queste ore, ne parlano e sembrano finanche volerne catturare, è d’uopo che si tratti di Pokémon (pronuncia Pòkemon) anche in questa sede. Serie animata tra le piú fortunate della storia dei media, ha generato un merchandising d’innegabile successo e continua ad essere sulla cresta dell’onda, in Italia, in Giappone, in tutto il globo terracqueo. Tutti sono tornati a caccia di Pokémon. Come negli anni Duemila ma in forma aggiornata, grazie all’ App Pokémon Go che consente di localizzarli e “catturarli” con la fotocamera. Certa gente è stata multata perché li cercava sul motorino, molti corrono il rischio di farsi male seriamente o di perdere il senno. Nemmeno la celebre Galleria vasariana degli Uffizi è al riparo dai deliziosi mostriciattoli e dalla mania di collezionarli; è notizia recente (Ansa) che, nel celebre museo toscano, sarebbero stati rinvenuti il mitico Bulbasaur, della primissima generazione, assimilabile al Boldasaur del Codice Peyo, nonché l’altrettanto epico Rattata. Ne sono stati individuati, peraltro, anche al giardino di Boboli, sotto la loggia dei Lanzi e a palazzo Pitti; a Torino, al Mao e Palazzo Madama.
I Simpson, nel loro piccolo, sono protagonisti di un corto di 55 secondi che la Fox ha pubblicato su internet nei giorni scorsi, promo della stagione 8/7c. Homer è allo zoo, in cerca di Pokémon, mentre i figli sono entusiasti per gli animali che vedono; Lisa cerca di convincere il padre a guardare una giraffa mentre partorisce, Bart provoca un leone camminando sul muro di recinzione, finendo dentro, abbracciato al felino. Sarebbe uno screen saver ideale ma… Bart non c’è! Il burlone, in realtà, ha solo fatto finta e, come nella migliore tradizione simpsoniana la reazione di Homer non è delle più equilibrate…
Una nota di seria attualità, in chiusura. (altro…)

uno smart per guardare, visori per sognare…

Ci sono alcune innovazioni tecnologiche, in fase di lancio in questo periodo, che sembrano di particolare interesse: le possibilità di usare lo smartphone (anche) come telecomando e gli occhiali per la realtà virtuale. Zia Cecilia, come si ricorderà, tentava già negli anni Novanta di cambiare canale con il modesto telefonino del nipote, pigiando i tasti a caso e riuscendo, piuttosto, a contattare improbabili empori del Nebraska; oggi, invece,  ci sono bluetooth, wi-fi, infrarossi, app dedicate… gli smartphone dotati di porta IR o che possano essere adattati alla tecnologia infrarossi possono tranquillamente diventare telecomandi, al piú installando qualche nuova applicazione. Mediaset Premium vanta da un pezzo, d’altra parte, l’app Premium Play per smartphone e tablet.
Una prospettiva di questo genere può e potrà viepiú in futuro consentirci, con un unico dispositivo, di regolare il volume del televisore, cambiare canale, usare le forme di social networking ma anche di alzare e abbassare le tapparelle o gestire il riscaldamento. #interattività, #convergenzatecnologica, #domotica.
Che dire, poi, dei dispositivi che, già adesso, sembrano in grado di offrirci la realtà virtuale chiedendoci la stessa fatica che si usa nell’inforcare un paio d’occhiali? Oltre ai Google glass, che prospettano la possibilità di visualizzare pagine web, usare i social network, controllare mappe e indicazioni stradali, fare videoconferenze, fotografie e video, esistono diversi tipi di visori e alcuni modelli arriveranno nelle nostre case a marzo. Ieri, per esempio, sono partiti i pre – ordini per il modello che sarà di Facebook e al CES di Las Vegas la realtà virtuale è trend tra i piú seguiti.
In stile curatoliano, tuttavia, ci piace ricordare che zio Paperone aveva previsto la realtà virtuale molto tempo fa, nella storia (altro…)

Google Plus rinnovato, Facebook per il sociale e YouTube Kids

Oltre al diritto all’oblio, Google ha messo a disposizione degli utenti lo strumento “Informazioni su di me”, che consente di capire quali dati del proprio account sono visibili agli altri quando fanno le ricerche; la pagina chiarisce il modo in cui viene gestita la privacy e su come si possono gestire le informazioni, modificandole o togliendole: il nome visualizzato, la fotografia associata al profilo, la data di nascita, la descrizione, il livello di istruzione, i lavori svolti, i siti cui è collegato l’account Google, il luogo in cui si vive, varie ed eventuali. Quanto alle icone, un pianeta indica che il contenuto è pubblico, due cerchi che si tratta di un’informazione condivisa solamente con le proprie cerchie, cioè gli amici con cui si è in contatto tramite Google Plus (anche detto Google+). Come su Facebook, in futuro sarà possibile visualizzare il proprio profilo come viene visto da specifici utenti.(⇐Ilpost.it; Prima on line)

Contestualmente a questa iniziativa, l’azienda di Mountain View rilancia Google Plus con una sorta di restyling nato dall’ascolto di commenti e critiche, con particolare riguardo al mobile. Da ricordare, infatti, due strumenti quali “Collections”, per seguire contenuti in base agli argomenti, e “Communities”, che permette a gruppi con gli stessi interessi di conversare su argomenti specifici.(⇐Prima on line)

Facebook ha giocato un ruolo nella recente attualità. (altro…)

brevi dai media (6)

aggiornamenti del 3 agosto:

“Cambia la Musica per Mtv. Ha riassunto così ieri, domenica 2 agosto, La Stampa in poche parole l’operazione da 19 milioni di euro che venerdì 31 luglio ha portato “all’acquisizione di Mtv Italia da parte di Sky. O meglio della posizione numero 8 sul telecomando, perché il marchio Mtv resta di proprietà Viacom”.A partire dagli anni ’80, dalla sua fondazione il 1 agosto 1981 a New York, Mtv è stato considerato la tivù musicale per eccellenza, con la trasmissione di video clip musicali che hanno raccontato la musica in modo diverso, rendendola inseparabile dalle immagini e, sottolinea il quotidiano, hanno anche influenzato la produzione cinematografica, con “montaggio rapido e fotografia patinata”. “Poi tutto è cambiato di nuovo”, con i video musicali che sono andati gradualmente scomparendo, e una crisi degli ascolti, arrivata a metà degli anni 2000, anche a causa dell’esplosione di You Tube. “Mtv da almeno cinque anni è una tv generalista e molti dei programmi che l’hanno contraddistinta in questa fase resteranno anche sotto l’ombrello di Sky: Il testimone, TeenMom, 16 anni e incinta, i vari Shore, gli Ema’s, l’Mtv Day e gli Mtv Awards”. E qui entrano in campo le produzioni Sky, che avrà la direzione del canale. Arriveranno i talent show, SkyTg24 e l’Europa League. “Il palinsesto sarà presentato a metà settembre, insieme con gli altri del gruppo e, assicurano, non mancheranno le sorprese”.

⇐Prima on line

Viacom International Media Networks ha esteso la sua partnership con Sky Italia, ampliando ulteriormente la propria offerta di canali e contenuti multimediali per il pubblico italiano. In virtù di un accordo pluriennale tra le due parti, oltre a confermare i brand già presenti su Sky, Comedy Central, MTV (con MTV Hits, MTV Music e MTV Rocks) e Nickelodeon (con Nick Jr. e Nickelodeon), Viacom espande ulteriormente il proprio portfolio sulla piattaforma Sky attraverso due nuovi canali: Teen Nick, il canale a marchio Nickelodeon che completa l’offerta kids di VIMN Italia coprendo anche il target degli adolescenti, il cui lancio è previsto per fine anno; e MTV Next, un nuovo canale targato MTV con una forte connotazione di interattività in onda dal 1 agosto 2015 nell’area entertainment di SKY, al numero 133. Come risultato di questa partnership, inoltre, nel 2016 arriveranno anche la App a marchio Nickelodeon e la App a marchio MTV, due applicazioni attraverso le quali sarà possibile vedere contenuti, giocare e interagire con i propri personaggi preferiti. Su Sky On Demand sarà inoltre disponibile una selezione dei contenuti Viacom e, entro la fine dell’anno, è previsto il lancio di alcuni canali VIMN su Sky Go. Viacom International Media Networks offrirà così al proprio pubblico in Italia servizi targettizzati e flessibili, in grado di soddisfare i bisogni del proprio pubblico, in particolare dei più giovani, che sempre più chiedono di accedere ai contenuti e di interagire con i loro programmi preferiti ovunque e attraverso qualsiasi tipo di devices*. Viacom International Media Networks, grazie a questa partnership con Sky Italia, espande quindi il suo portfolio di canali lineari e non lineari in Italia ampliando ancora di più la sua offerta.

*Si tratta di un target che possiede in media 7.7 schermi e che fruisce dei contenuti su circa 6 differenti devices secondo logiche di libertà di tempi e luoghi e che considera la moltiplicazione degli accessi come un’opportunità per amplificare la propria relazione con il contenuto televisivo. In particolare i Millennials tra i 14 e i 24 anni sono guidati dalla possibilità di accedere ai loro contenuti preferiti quando vogliono: il televisore rimane il loro schermo preferito ma il 90% usa servizi VOD almeno 1 volta al mese e l’81% una volta alla settimana.

⇐TV S.M.A.R.T e TV Redefined, attraverso Digital News

  • È successo quello che si sapeva da mesi: Sky ha conquistato anche il tasto 8 del telecomando, sul digitale terrestre. Ad essere precisi, il gruppo Sky Italia e Viacom International Media Networks hanno siglato un accordo per il passaggio di proprietà della Nuova Società Televisiva Italiana srl, già MTV Italia srl, editore del canale generalista nazionale posizionato al numero 8 dell’LCN. Il canale, nel rispetto della sua natura generalista, si arricchirà di nuovi contenuti che si affiancheranno a programmi storici di MTV tra cui gli MTV EMA 2015. Viacom International Media Networks, inoltre, continuerà a gestire in Italia i canali lineari e non lineari MTV, Comedy Central e Nickelodeon.

  • Gina Nieri, consigliere esecutivo del Cda di Mediaset, prospettava, (altro…)

Cinecittà ed il festival di Roma

L’edizione 2014 del Festival internazionale del Film di Roma (16 – 25 ottobre) comincerà domani (vedi oltre) ma Cinecittà ha deciso di farsi bella, se possibile piú bella, già qualche giorno prima, con una nuova insegna e una facciata restituita all’antico splendore; il lavoro, che ha richiesto 300 mila euro d’investimento, ha comportato la rimozione di tutti i lavori pittorici che si erano sovrapposti nei decenni ai colori originali, con successiva ricolorazione con gli stessi pigmenti ed ingredienti adoperati originariamente, recuperati grazie ad un paziente lavoro di ricerca dello staff di Cinecittà, in collaborazione con la sovrintendenza ai beni culturali di Roma Capitale.

Ha avuto luogo ieri sera, infatti, una serata di gala, con cocktail e cena sul set di Roma Antica, alla quale hanno presenziato personaggi del calibro d Dante Ferretti, Anna Ferzetti, Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri (madrina dell’ultimo festival di Venezia), Riccardo Milani, Valentina Corti, Claudia Gerini, Paola Cortellesi, Marco Müller (direttore del citato Festival di Roma), Roberto Cicutto (presidente di Istituto Luce Cinecittà), Caroline Scheufele (co-presidente di Chopard) e Luigi Abete, Presidente onorario di Cinecittà Studios. È stato proprio quest’ultimo, Abete, a ricordare che

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Cinecittà, un’app per il passato e un parco per il futuro

Cinecittà e Istituto Luce, due belle notizie:

  • aprirà i battenti il prossimo marzo il parco tematico ‘Cinecittà World‘, del quale piú volte si è scritto e nel quale si è piú volte sperato. Nascerà su 25 ettari, che diventeranno 140 in seguito, lungo la via Pontina, nella zona di Castel Romano a circa 10 chilometri dall’Eur, con montagne russe, vecchi saloon, cascate, spettacoli acquatici e attrazioni ad alta tecnologia basate sulla magia del cinema. È prevista anche la realizzazione di un villaggio con aree dedicate al relax e allo shopping, negozi, ristoranti, cinema, perfino il parco naturalistico ‘Cinecittà natura’ (all’epoca mi parlavano di una riserva di daini…). Cinecittà World si presenta al mondo come 

“un luogo che accoglie il visitatore trasportandolo nell’immaginario del cinema. Ci saranno set cinematografici in cui non solo divertirsi, ma in cui si sarà coinvolti attivamente e dove ognuno potrà essere chiunque: regista, attore, tecnico delle luci. Non mancheranno le attrazioni (alcune uniche al mondo) e gli spettacoli, ma il punto di forza di Cinecittà World sarà l’atmosfera che si vivrà all’interno della struttura, il fantastico mondo del fare cinema”

  • è attiva dal 13 febbraio l’app ‘Luce dal passato’, creata per tablet e smartphone con tecnologia Android per consentire la fruizione dell’archivio dell’Istituto Luce in chiave turistica. Centinaia di filmati e fotografie provenienti dal passato racconteranno le nostre città d’arte, cominciando da Roma per proseguire con Firenze e Venezia.

le luci di Venezia

Sono stati annunciati ieri, 25 luglio 2013, i film in lizza alla settantesima mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, che avrà luogo nella città del sogno e dell’incanto dal 28 agosto al 7 settembre per la direzione di Alberto Barbera.

Le quattro sezioni principali sono:

Venezia 70 -Concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale

Fuori concorso -Opere firmate da autori d’importanza riconosciuta

Orizzonti – Le nuove correnti del cinema mondiale

Venezia Classici– Selezione di film classici restaurati e di documentari sul cinema

Le sezioni autonome e parallele sono:

Settimana Internazionale della Critica (SIC) – Rassegna di 7 film – opere prime – autonomamente organizzata da una commissione nominata dal SNCCI

e le Giornate degli Autori (sezione autonoma promossa dalle associazioni dei registi italiani ANAC e 100 Autori).

Il calendario dettagliato delle proiezioni, giorno per giorno, sarà disponibile a metà agosto mentre è già scaricabile un’App per smartphone, meglio nota come iMiBAC. Una novità concepita giustappunto per l’edizione numero 70 è il progetto ‘Venezia 70 – Future Reloaded’: settanta registi sono stati invitati a realizzare un cortometraggio di durata compresa tra i 60 e i 90 secondi, oggetto poi (godi popolo) di pubblica proiezione.

Cinecittà Luce si presenta alla settantesima edizione con sette film: il debutto cinematografico della drammaturga Emma Dante (‘Via Castellana Bandiera’, con la detta Emma insieme ad Alba Rohrwacher),  ‘Che strano chiamarsi Federico , di Ettore Scola, presentato fuori concorso e piú volte citato in questo blog, ‘Con il fiato sospeso’ di Costanza Quatriglio e ‘Redemption’ di Miguel Gomes.  ‘Profezia. L’Africa’ di Pier Paolo Pasolini, a cura di Gianni Borgna, e la versione restaurata di ‘Paisà di Roberto Rossellini faranno mostra di sé, invece, nella sezione Venezia Classici.

Il film d’apertura di tutta la rassegna sarà ‘Gravity’, di Alfonso Cuarón, con Sandra Bullock e George Clooney, che è fuori Concorso; sarà proiettato in 3D e in prima mondiale nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, subito dopo la cerimonia di apertura.
Questo l’elenco completo delle pellicole:
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Facebook Reader

Facebook has already a billion of users, thousand more, thousand less.  Anyway, it is aware it is not possible to rest on the laurels because competition is fierce, situation is even too stationary (a stationary system is not a fit system, political economics says) and a marketing golden rule sees innovation as an important value, an asset to be taken into consideration.

It seems, therefore, that about a year now, Zuckerberg & Co. are working on “Facebook Reader”, a graphically – looking newspaper, optimized for mobile, which will match the news published by the platform users in base of the contents.

It is a strategy among the most appropriate ones, also considering already existing apps which select contents from socials and make customised products (Flipboard has fifty million users, LinkedIn well sensed the potential of Pulse, buying the start up, probably with its twenty million users; Summly has fallen into the clutches of Yahoo!, Wavii was engulfed by that same Google announced that Google Reader to close in July).

Moreover, as evident by the recent introduction of the #hashtag, everyone knows that Facebook, as well as being a fun, also is a delicate forum for the exchange of ideas and circulation of news.

 

Facebook conta ormai un miliarduccio di utenti, migliaio piú, migliaio meno. Sa, però, non di poter riposare sugli allori perché la concorrenza è agguerrita, la situazione sembra fin troppo stazionaria (un sistema stazionario non è un sistema sano, dice l’economia politica) e una regola aurea del marketing vuole che l’innovazione sia sempre un valore importante, un asset da tenere in considerazione.

Sembra, dunque, che da un annetto a questa parte, Zuckerberg & Co. stiano lavorando a “Facebook Reader”, un prodotto graficamente simile a una testata, ottimizzato per il mobile, che aggregherà le notizie pubblicate dagli utenti della piattaforma in base ai contenuti. 

È strategia tra le piú opportune, anche perché già esistono alcune app che selezionano contenuti dai social e creano prodotti personalizzati (Flipboard ha cinquanta milioni di utenti; LinkedIn ben fiutato le potenzialità di Pulse, rilevandone la start up, probabilmente con i suoi venti milioni di utenti; Summly è finito nelle grinfie di Yahoo!, Wavii è stato fagocitato da quello stesso Google che ha annunciato di chiudere Google Reader a luglio).

Peraltro, come evidente dalla recente introduzione degli #hashtag, a nessuno sfugge che Facebook, oltre ad essere un divertimento, è anche un forum delicatissimo per lo scambio delle idee e la circolazione delle notizie.

il giorno di Carosello

È arrivato il grande giorno: questa sera su Rai 1, alle 21.10 parte Carosello Reloaded, tre minuti e mezzo di ‘mini-fiction’ da settanta secondi con l’obiettivo di innovare con la tradizione, rispolverando un fenomeno che la storia della nostra televisione certo non ha dimenticato.
Da oggi fino al 28 luglio; un esperimento presentato da Fabrizio Piscopo (Sipra) come “un format multimediale e interattivo su diverse piattaforme”, probabilmente anche un modo per ottimizzare la presenza dei marchi disposti a spendere di piú nella fascia piú appetibile.

Rai Pubblicità, al momento ancora Sipra, stima un bacino di pubblico corrispondente al 30% del totale, formato al 62% da donne e al 60% da Responsabili Acquisti; il listino chiede un milioncino di euro sull’unghia e prevede

  • ventun passaggi nell’ambito di Carosello reloaded,

  • altrettanti il giorno dopo alle 18.55,

  • quarantadue su RadioUno web

  • 514 proiezioni nei cinema, per tre settimane.

Innovazioni assolute, da concordare a parte, i concorsi a premi e il double screen, ovvero un’app che consente l’interazione con gli spot attraverso un dispositivo e si avvia con un segnale a infrasuoni.

Le aziende clienti che hanno abbracciato l’iniziativa sono: Ferrero (forse con Jo Condor), Conad, Eni (col cane a sei zampe), Wind, UnileverProcter & Gamble, Regione Marche, BNL (in futuro forse anche Fiat); la musica è quella storica, composta nel 1957 da Raffaele Gervasio, con un arrangiamento di Fabio Gurian e l’esecuzione da parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium “Arturo Toscanini” di Torino. La sigla ha qualche colore in più e si apre sulle piazze italiane.

Il tutto nella speranza di portare nelle casse di viale Mazzini tra i quindici e i sedici milioni di euro in piú, senza la minima indulgenza verso forme di comunicazione quali informazioni di prodotto, telepromozioni, sconti o annunci di promozioni.

Rileggi Caro(sello)

e Caro(sello) (2)

carosello reloaded

aggiornamento delle 22: ci si aspettava forse qualcosina in piú…

1° maggio 2013

Il concerto del 1° maggio presenta anche quest’anno una scaletta di prim’ordine: Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, Cristiano De Andrè, I Ministri, Africa Unite e Marta sui Tubi, Motel Connection, Enzo Avitabile e i Bottari, Management Del Dolore Post Operatorio e Marco Notari.

Promossa da CGIL, CISL e UIL, l’edizione 2013 del Concerto che si tiene ogni anno sul palco davanti a san Giovanni in Laterano s’ispirerà al tema artistico «Musica per il nuovo mondo. Spazi, radici, frontiere» (quest’anno qualche polemica ha accompagnato la preparazione dell’evento, perché gli organizzatori hanno rimproverato all’Enel la sponsorizzazione di ‘X Factor e non del concerto; è stato risposto con l’intuibile affermazione che certe cose dipendono dalle strategie di marketing).

Per la prima volta ci sarà un’orchestra rock, diretta da Vittorio Cosma, compositore e produttore musicale, e formata da artisti del calibro di Enzo Avitabile (sax), Boosta dei Subsonica (tastiere), Andrea Mariano dei negramaro (tastiere e sintetizzatori), Roberto Angelini (chitarra), Fabrizio Bosso (tromba), Capone Bungt&Bangt (percussioni), Mario Corvini (tromba), Sebastiano De Gennaro (batteria), Stefano Di Battista (sax),Moreno Ferrara e Silvio Pozzoli (cori), Gnu Quartet (archi), Chicco Gussoni (chitarra), Albero Tafuri (piano e tastiere), , Federico Poggipollini (chitarra), Lorenzo Poli(basso), Elio Rivagli (batteria), James Senese (sax), Maurizio Solieri (chitarra). A costoro sarà affidato il prestigioso onore /onere di eseguire brani di Lucio Dalla, Adriano Celentano, Francesco De Gregori e Lucio Battisti, riletti in chiave rigorosamente rock e interpretati da Niccolò Fabi, Federico Zampaglione, Elio, Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, Appino dei Zen Circus, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Cosmo, Colapesce, Erica Mou, Ensi e Giovanni Gulino dei Marta sui tubi.

Un’orchestra diretta da Giovanni Sollima e composta da cento violoncellisti darà il via alla parte serale delle danze, con l’esecuzione dell’ Inno di Mameli ed è prevista anche una performance del premio Oscar Nicola Piovani.Per quanto riguarda gli aspetti prettamente televisivi, la conduzione è affidata a Geppi Cucciari; la trasmissione in diretta, per la regia di Stefano Vicario, andrà in onda su Rai Tre dalle 15 (Anteprima) fino a mezzanotte, con un’unica interruzione alle 19 per il Tg3.

Per quanto attiene, invece, agli altri mezzi di comunicazione, è da segnalare che quest’anno gli utenti di iPhone e Android, dalla mezzanotte del 27 aprile ultimo scorso fino alle 23.59 del 5 maggio, possono scaricare un’applicazione gratuita per caricare i propri video e contribuire alla realizzazione di quello che è stato previsto come un vero e proprio film dal vivo. L’applicazione (app per gli amici) si chiama 1MVIDEO (www.1mvideo.it) e prevede una serie di tag come, ad esempio, la notte prima della partenza, il viaggio, gli incontri, gli ultimi istanti prima di tornare a casa, ma anche “felicità”, “amore”, “amicizia”. Tutto il materiale pervenuto verrà vagliato a partire dal 6 maggio e i migliori contenuti entreranno in «One Million Eyes, Baby», un film diretto dal grande e già citato Stefano Vicario. 

Durante la diretta, avrà luogo anche l'”1’M Festival“, il contest nato in difesa della musica dal vivo attraverso l’uso della rete: i sei finalisti, scelti proprio dal web e da due giurie predisposte, sono Aeguana way, Almamediterranea, CRIFIU, Le Metamorfosi, honeybird & the birdies e Toromeccanica; sarà possibile votarli con la rodata modalità del televoto.