il Sorpasso (2)
Domenica sera, edizione delle 20:
TG1: 4.178* (16%)**
TG5:5.295* (20.41%)
*in migliaia
** fa meglio perfino il TG3 delle 19: 17.69%
*in migliaia
** fa meglio perfino il TG3 delle 19: 17.69%
Ieri sera Claudio Amendola e Serena Autieri erano graditi ospiti di Elena Guarnieri al TG5, per parlare della fiction Dov’è mia figlia, uno degli appuntamenti che il Biscione ha fissato per quest’autunno (premiato, per la cronaca, da un decoroso 21% di share).
Quando Amendola ha iniziato a parlare, mi è sembrato di intravedere una particolare emozione sul suo volto, insolita per un professionista che debba solo presentare un lavoro.
L’attore era in studio già da prima ed essendo, come sembra, uomo sensibile, è forse rimasto scosso da una delle notizie di cui il Tg era stato costretto ad occuparsi poc’anzi, forse quella relativa al trentaduenne che ha ucciso la madre alla periferia di Roma a colpi di bilancia.
È una mia ipotesi, mi scuso per eventuali fraintendimenti.
*in migliaia
47, morto che parla, secondo la Smorfia.
47, numero che la dice tutta, secondo Auditel.
47, infatti, è stato lo share sul target commerciale ottenuto da “Non smettere di sognare“, la fiction che Mediaset ha realizzato in alta definizione nei propri studi e che è andata in onda mercoledì sera su Canale 5 (31% sul target assoluto) .
Di fronte a tali risultati, in un’ottica commerciale, le valutazioni intrinseche hanno significato relativo.
In tempi di “SkRayset” (o “MediaSkRay”) reale, presunta o malignamente supposta, non è strano che una frase o uno slogan si sentano più volte. “Non smettere di sognare“, tra l’altro, è stata anche tag line di un’intera piattaforma nonché, più modestamente, description (sottotitolo) di questo blog.
È augurio tra i più alti. Invita chi lavora nello spettacolo a non mollare mai, a guardare sempre avanti, a dispetto delle difficoltà che inevitabilmente s’incontrano.
Il periodo che stiamo vivendo, in effetti, è alquanto movimentato.
Il Paese sta passando gradualmente al digitale, la concessionaria di Stato deve decidere quali suoi canali dovranno lasciare SKY e, a fine luglio, nascerà Tivù, la piattaforma satellitare partecipata pariteticamente da RAI e Mediaset, con la presenza anche di Telecom Italia Media.
Ovvio che la mutevolezza del sistema crei riflessi anche sull’individuo. Specie se operatore del settore…
Avvertenza: questo post risale al gennaio 2008, da allora molto è cambiato. Con riguardo al tag ‘Auditel’, si consiglia di leggere anche i post piú recenti.
Trovo utile a fini pedagogico – divulgativi riprendere (con qualche correzione) un interessante articolo apparso su Digital Sat, che permetterà ai profani e non (capita perfino di incontrare editori tv con le idee confuse) di capire cos’è l’Auditel, il boia da cui dipendono i destini dei programmi e delle star del piccolo schermo (comunque vi consiglierei di visitare anche www.auditel.it)
AUDITEL, I NUMERI CHE CAMBIANO LA TELEVISIONE (altro…)
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