È diffusa convinzione che lo switch off non sia stato perfettamente indolore; non poche, infatti, sono le segnalazioni relative a disservizi, difficoltà di sintonia, cattiva ricezione. Né ci sarebbe da stupirsi se l’abbassamento degli ascolti di talune emittenti fosse in qualche modo da collegare al fenomeno.
Il caldo eccessivo non aiuta la ricezione dei segnali televisivi in quanto i raggi del Sole, che sono notoriamente radiazioni elettromagnetiche, interferiscono con le emissioni dei ripetitori e, in un’area come, ad esempio, quella dello Stretto di Messina, sono perfino amplificati riflettendosi nell’acqua (la qual cosa si combina poi alla curvatura terrestre e alle altre variabili della diffusione).
A un editore locale che conoscevo è giunta notizia d’essere stato ricevuto in Finlandia…
“Quello che sta succedendo oggi è un sogno. Il nostro Paese deve la sua storia a secoli e secoli di storia della musica. molti stili musicali e l’Opera sono nati in Italia. Gli strumenti piú richiesti sono nati in Italia. La sinfonia (dal greco: suonare insieme) è nata in Italia, emblema dunque dell’armonia, dello stare insieme, del vivere civile,. Chi ama la musica non è un criminale, e oggi da qui giunge un importante messaggio. Fare musica significa abituare i ragazzi al culto del bello nella consapevolezza della nostra storia.
A questi ragazzi auguro ogni bene proprio all’insegna di questa armonia che stanno imparando con la musica
e che è d’esempio a tutto il resto d’Italia”.
Lo switch off a Reggio Calabria ha avuto luogo venerdí scorso ma la situazione nello Stretto è ancora fluida.
A causa di alcuni fattori geografici, la provincia di Reggio è illuminata da ripetitori posizionati sia vicino Scilla che nei pressi di Cariddi, dunque in Calabria come in Sicilia, ed è anzi diffuso accorgimento dei reggini orientare l’antenna verso la terra di Pirandello per ricevere il maggior numero possibile di frequenze (ovviamente le emittenti locali e nazionali che trasmettono su Reggio hanno dei ripetitori anche sull’altra sponda!).
Le emittenti, inoltre, stanno ancora ottimizzando il passaggio al digitale e si consiglia di risintonizzare il decoder anche piú volte al giorno, per essere sicuri di avere le frequenze aggiornate (oggi non sono previste operazioni perché gioca l’Italia ma domani sarà delicato perché è previsto un secondo passaggio, contestuale allo switch off di Enna, Caltanissetta, Catania, Siracusa e Ragusa).
Sono arrivati Mediaset Italia 2, TGCOM 24, Cielo… Mancano però all’appello La 7, La 7D, MTV e altre realtà.
La situazione si stabilizzerà nelle prossime settimane, in attesa di quel 4 luglio in cui tutte le operazioni previste per il nostro Paese saranno finalmente concluse.
In alternativa, c’è sempre tivùsat …
“Non hanno la parabola? che comprino il decoder!”
* AGGIORNAMENTO 3 MAGGIO 2012:
Con provvedimento cautelare monocratico n.1562/2012 reso in data odierna, nell’ambito del giudizio n. 2941/12 avanti il TAR Lazio, è stato sospeso, nei limiti dell’interesse azionato in tale giudizio, fino alla Camera di Consiglio del 23 maggio 2012, alla quale è stata fissata la trattazione in sede Collegiale dell’istanza cautelare, il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 14 dicembre 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2011, recante “Definizione delle scadenze relative al passaggio definitivo alla trasmissione televisiva digitale terrestre dell’area tecnica dell’Abruzzo e Molise (inclusa la provincia di Foggia)” con il quale le suddette scadenze sono state fissate a partire dal 7 maggio 2012 ed entro e non oltre il 23 maggio 2012.
Con l’istanza di sospensiva, che verrà trattata in sede collegiale all’udienza del 23 maggio 2012 avanti la I sezione del TAR Lazio, l’impresa televisiva ricorrente ha chiesto, in particolare, l’emanazione del provvedimento cautelare al fine del riesame del decreto impugnato da parte del Ministro dello Sviluppo Economico affinché quest’ultimo fissi le nuove date dello switch off nell’area tecnica n.11 sul presupposto che dovrebbe intercorrere un intervallo di almeno tre/quattro mesi tra la data di rilascio dei diritti di uso delle frequenze e la data di inizio di tale switch off.
Nel ricorso si evidenzia, tra l’altro, che nonostante la fissazione dello switch off dell’area 11 a partire dal 7 maggio 2012, il Ministero non ha ancora provveduto al rilascio dei diritti di uso delle frequenze di trasmissione. Viene inoltre evidenziato che in relazione a ciò la situazione è insostenibile per la tv ricorrente sia che la stessa ottenga l’assegnazione di tali diritti di uso, sia che venga esclusa da detta assegnazione.
Infatti, nell’ipotesi di assegnazione, non sarebbe possibile realizzare lo switch off nelle date previste dal decreto ministeriale impugnato poiché non vi sarebbe il tempo per progettare la nuova rete di trasmissione (sulla base delle assegnazioni frequenziali ricevute), per procedere all’acquisto degli impianti, per chiedere le autorizzazioni urbanistiche, ambientali e igienico sanitarie.
Nel ricorso si spiega inoltre che la tv ricorrente, in mancanza di sospensiva , sarebbe stata costretta a spegnere gli impianti analogici alla data prevista dal decreto ministeriale impugnato, cessando le relative trasmissioni senza potere, allo stesso tempo, attivare gli impianti digitali prima di alcuni mesi, con ogni evidente conseguenza.
Nel ricorso si evidenzia altresì che qualora la tv ricorrente venisse invece esclusa dalle assegnazioni frequenziali, non vi sarebbero i tempi (cinquanta giorni) per la formazione, prima dello switch off, dell’accordo di “must carry” di cui all’art. 27 della delibera n.353/11/CONS della Agcom con un soggetto destinatario di assegnazione.
L‘Avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e il Dott. Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali Frt, nell’esprimere soddisfazione per la sospensiva concessa con il suddetto provvedimento cautelare monocratico, hanno dichiarato: “Aeranti-Corallo e Associazione Tv Locali Frt da sempre lamentano l’illegittimità di assegnazioni frequenziali pochi giorni o poche ore prima degli switch off. In tal modo, infatti – hanno proseguito Rossignoli e Giunco – le tv locali non sapendo, fino all’ultimo momento se avranno diritto all’assegnazione delle frequenze, non possono programmare investimenti e installazioni, organizzando le proprie reti per la transizione al digitale secondo i tempi calendarizzati. In relazione a ciò – hanno aggiunto Rossignoli e Giunco – le tv locali spesso non riescono a far sintonizzare i propri programmi al momento dello switch off, rimanendo così escluse dalla ricezione televisiva per tempi indefiniti. Auspichiamo che il provvedimento odierno della Magistratura Amministrativa – hanno concluso Rossignoli e Giunco – riapra la discussione su un tema fondamentale quale è quello della partecipazione a pieno titolo, da parte delle tv locali, al processo di transizione digitale.”
comunicato stampa
”Ci si contrappone perché non si conosce abbastanza l’altro.
E io spero che questo progetto su Maometto aiuti a far conoscere di piú il Corano e l’Islam”.
Vittorio Storaro
***
”L’anno prossimo girerò come protagonista un film in Calabria,
‘Piccolina bella‘, diretto da Anna Scaglione”.
Claudia Cardinale
fonte: ANSA
“Da grande vorrei fare la cantante e parlare bene l’inglese. Nella mia canzone parlo di pipistrelli e del loro punto di vista. Fanno paura perché sembrano strani ma hanno solo un punto di vista diverso. Entrare nel loro mondo è divertente, basta capire che la diversità è ricchezza di esperienze. La canzone mi piace perché ha un bel ritmo e posso ballarla mentre canto. Ho vinto con Enrico, ma la cosa che mi ha divertito di piú è stato cantare con tutti questi bambini arrivati da tutta Italia.”
Nutriamo qualche perplessità nei confronti dell’ultima campagna Diesel:
U DRITTU
AVI U
CIRIVEDDU
U STUPIDU
I CUGGH…
(uno dei soggetti della campagna DIESEL Be Stupid 2010, usato a Reggio Calabria)
Leggo su Cinecittà News che in quel di Cosenza Michelangelo Frammartino, reduce dalla Quinzaine des réalizateurs di Cannes, dove ha presenziato con Le quattro volte, ha rivelato alla testata di via Tuscolana di essere al lavoro su un film d’animazione:
“Avevo già disegnato tutto Le quattro volte prima di girarlo – ha detto Frammartino – il mio modo di disegnare non ha caratteristiche particolari ma mi piace farlo e si è rivelato utile nel lavoro di regista. Il prossimo film che farò sarà un cartone animato, ma lo realizzerò con un team di lavoro nutrito perchè io non sono un animatore”.
Aretusa 19 sarà un viaggio nella Milano di fine anni ’70, inizio ’80 e racconterà il rapporto tra spettatori e televisione.
Prodotto dalla Vivo Film, pronto tra circa 3 anni, rappresenterà una nuova sfida per Frammartino ma anche per la mentalità italiana nei confronti del cinema d’animazione: realizzare un film italiano non dedicato espressamente ai bambini.
L’unica cosa che mi sfugge è il legame con la ninfa Aretusa, amata dal fiume Alfeo…
Romilda Carpino e Lorenzo Fiore festeggiano questa mattina le nozze d’oro, alle quali presenzierà il figlio, di stanza negli States.
Conclusione perfetta di una settimana che rimarrà indelebile nel cuore loro, di tutti i calabresi e di tutti gli amanti di cinema.
Il figlio in questione, lo avrete capito, è Mauro Fiore, vincitore del premio Oscar 2010 alla fotografia per le luci, le atmosfere, la magia di Avatar.
Al conferimento della statuetta, dopo il “W l’Italia” di cui abbiamo già parlato, aveva aggiunto un omaggio ai genitori “Lorenzo e Romilda, che sono arrivati in America con quattro valige ed un sogno“.
Il Fiore ha trascorso una settimana davvero trionfale nella sua terra d’origine, a Marzi (CS), dove sono nati i suoi genitori ed è stata organizzata una grande festa, e a Cosenza, dove ha incontrato gli studenti del corso di laurea in Dams dell’Università della Calabria.
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