la frisiniana commedia

Marco Frisina è noto compositore di musiche e canti per le funzioni religiose cattoliche.

 Se andate sul suo sito istituzionale, www.marcofrisina.com, potete avere adeguato affresco della sua produzione, che va dalla discografia liturgica a quella cinematografica. 

Di recente si è dato anche al musical.

 La sua Divina Commedia è una trasposizione teatral – musicale del poema dantesco, i colori e i caratteri della letteratura acquisiscono nuova energia grazie al canto e alla rappresentazione scenica.
I maligni, che vedrebbero bene sul suo sito anche la funzione “Imposta questo salmo come suoneria del cellulare”,  vedono in tale elaborazione un progetto un po’ ad usum delphini, mosso dall’intento poco filologico, semmai filocattolico, di togliere a Dante l’energia della sua originalità a vantaggio di un messaggio forzato.

e tornai a riveder le stelle…

Ancora a proposito di Dante, è con qualche emozione che resuscito per voi un articolo scritto dalla mia modesta persona sul giornale del liceo, dodici anni fa. Sniff! Al rinvenimento della pergamena originale, ormai ingiallita dal tempo, ho a stento trattenuto la commozione…

E tornai a riveder le stelle

A un quinto del cammin di nostra vita

fuoriuscii da quella selva oscura

in cui l’anima mia s’era smarrita!

Ahi, come gioir è cosa dura

per chi si pasce di quel dolce cibo

che ognor si chiamò come cultura!

Tanto è amaro che poco più è morte

– più o men disse lo collega fiorentino-

ma per trattar di ciò ch’i vi trovai

dirò cosa m’accadde un bel mattino.

Provenivo da quel luogo maledetto

ove da tempo governato stavo,

né ’l desio del mio bel letto

contenevo nel mio cuore ignavo.

Vidi le spalle del bidello

già vestito, come ora si conviene (1)

a chi mena, senza nulla speme,

chi va cercando il ben dell’intelletto.

Tra questi era io, e al pargoletto

che trovai meco, chiesi con diletto:

“Ove ti meni, o anima dannata

che sí tanto lagni nel tuo avello

che parmi Alichino o Farfarello?”

Ei, compresomi qual ero, in vero un folle,

“Allontanati! – mi disse – o tratterotti male,

quant’è ver che di nome fai Pasquale!”

Io, che per la città del voto mi movevo,

vivo, ancor per poco, compresi un lamento

di pulzella, o di creatura di questa meno bella

e mi ritrovai per una spelonca oscura che,

l’ sapevo, diverria prigionatura!

Ero nato a viver come bruto

o per seguir virtute e canoscenza?

Solo speravo che la mia vita

non fosse né gramigna e neanche ortica

ma virgulto fertile e soave,

atto a fuggir le cose prave!

Tre volte sollevai lo mento in suso e, tutte, ritrovai

lo dolce viso di chi costantemente s’adoprava

a fare uscir – è presto detto –

quel che rende virtuoso un giovinetto!

Vidi demoni, lombrichi, vari guai ma,

cosa che tutte soverchia,

un mostro di pelle alquanto racchia!

Quando vidi tre facce a la sua testa,

sgomento mi ritrassi,

e iniziai ad avviare corsa lesta!

Il primo volto era quello di un felino,

screziato, voluttuoso, leopardino,

il secondo un’aquila rapace,

che roteava sue orbite nefande,

da cui principiava un fuoco atroce,

il terzo una vipera sorniona che,

bifida la lingua distorceva

e avvelenava qualunque cosa buona!

Ahi come sa di cosa dura ferirsi

ne le piaghe di coscienza

da quei che, al fin de la demenza,

la vita con lo studio morta fanno!

Sed i’avessi incontrato Cacciaguida,

ei avria detto a me il dì natale

de le tre fiere o l‘fatal viaggio

che in Moravia (2) trassemi col gregge

che sventura portò a quelle piagge.

O, ancora, del destinato giorno

in cui lasciato avria il regno ribelle

e tornato saria a riveder le stelle!

Note: (1)i bidelli quell’anno cambiarono divisa…

(2) La gita di quinto superiore fu a Praga…

(3) pare che la traccia data ieri agli esami di maturità sia sbagliata…

lecturae Dantis…

Con riguardo agli esami di maturità in corso di svolgimento, leggo su Repubblica.it che:

“Argomento di Letteratura sarebbe l’undicesimo canto del Paradiso (versi 43-86), in cui San Tommaso narra a Dante la vita di San Francesco. In particolare, la traccia chiede al candidato di individuare nei versi le tre parti della ricostruzione dell’evento: l’ambiente geografico, la scena iniziale della dedizione di Francesco alla vita religiosa e l’effetto di trascinamento sugli altri. È richiesta, poi, una parafrasi distinta delle tre parti in non più di venti righe complessive.”
La tentazione è quella di pensare che, viste talune figure barbine in taluni reality autunnali, il Ministero abbia voluto restituire a Dante un minimo della sua dignità, dimostrando che non tutti i giovani d’oggi lo considerano un capo indiano.

Dante è sempre stato uno dei miei miti. Anche ai miei tempi una delle tracce d’esame lo riguardava, ed è stato facile ritrovarla su Internet:

“Traendo spunto da un canto del Paradiso che è stato oggetto di lettura e di particolare approfondimento personale il candidato sviluppi i seguenti argomenti:

1) I presupposti religiosi della poesia dantesca.

2) L’impegno etico -politico di Dante.

3) Lo stile del Paradiso tra l’impossibilità di esprimere l’ineffabile e l’esigenza di aderire al linguaggio concreto dell’esperienza umana.”

Molti lo ritennero un errore ministeriale… Quale canto esprime contemporaneamente tutte e tre le tematiche in oggetto?

Ad ogni buon conto, il vostro blogger preferito il tema lo fece sulla traccia d’indirizzo, commentare una citazione di Epicuro sulla figura dello scienziato.

consigli per le vacanze

Reggio Calabria  in estate riesce ad elevare le proprie risorse alla massima potenza, e tornarvi è un piacere per più di un motivo.

  • La prima grossa manifestazione che vi segnalo è Catonateatro, rassegna teatrale di tutto rispetto, con artisti di livello nazionale, che potrete liberamente valutare cliccando sul sito istituzionale.

(Catona è un po’ fuori Reggio, è come se fosse una sua frazione pur non essendo indipendente. Dante, che in questi giorni abbiamo citato, scriveva

“…quel corno d’Ausonia che s’imborga di Bari, di Gaeta e di Catona, da ove Tronto e Verde in mare sgorga”

canto VIII del Paradiso)

  •  “L’antico e suggestivo palazzo di stile veneziano “Villa Genoese Zerbi” ospita nei mesi di luglio e agosto la mostra di Salvador Dalì. La retrospettiva presenta al pubblico oltre 270 opere tra sculture e grafica, realizzate dal grande Maestro catalano tra gli anni 60’ e 70’ ” (dal sito del Comune);

  • Anche quest’anno il tradizionale Festival dello Stretto;

  • il 29 luglio concerto di Milva;

  • la Fata Morgana, citata di recente, è un po’ uno dei simboli di Reggio Calabria. Ebbene, pare proprio che la fattucchiera si alleerà con la decima Musa, il cinema, per offrire per tutta l’estate una serie di magie di tutto rispetto (basti pensare all’anteprima nazionale di Superman returns, il 17 agosto…)

    CLICCA QUI PER LA COMUNICAZIONE UFFICIALE

i Trionfi…

Vai, grande Italia, di speranza ostello,
 
pur senza nocchiero in gran tempesta,

a sempiterno faro affidi le tue rotte,

ché la Costitutio tua non è ancor guasta!

Due ne mietesti, di vittorie, il giorno avante,

una al pallon, giocando coll’Australia,

l’altra elettoral, contro la boria!

 

 

 

un grazie ai Pasqual friends, ai Pasqual Blog users e soprattutto ai Pasqual compatriots!

santi, poeti, referendari…

Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave senza nocchiere in gran tempesta,

non donna di provincie, ma bordello!

La citazione non è delle più originali, ma così tuonerebbe l’Alighieri per commentare la nostra situazione attuale, priva di maggioranze forti, opposizioni corrette, leader credibili, coesione nazionale e, quel che è più grave, forti valori alla base.

Do per scontato che i Pasqual Friends e i Pasqual Blog users abbiano già fatto il loro dovere elettorale o siano giusto in procinto di farlo, come si conviene a chiunque abbia a cuore le sorti della nostra Repubblica!

DarkLight