Cinecittà ed il festival di Roma

L’edizione 2014 del Festival internazionale del Film di Roma (16 – 25 ottobre) comincerà domani (vedi oltre) ma Cinecittà ha deciso di farsi bella, se possibile piú bella, già qualche giorno prima, con una nuova insegna e una facciata restituita all’antico splendore; il lavoro, che ha richiesto 300 mila euro d’investimento, ha comportato la rimozione di tutti i lavori pittorici che si erano sovrapposti nei decenni ai colori originali, con successiva ricolorazione con gli stessi pigmenti ed ingredienti adoperati originariamente, recuperati grazie ad un paziente lavoro di ricerca dello staff di Cinecittà, in collaborazione con la sovrintendenza ai beni culturali di Roma Capitale.

Ha avuto luogo ieri sera, infatti, una serata di gala, con cocktail e cena sul set di Roma Antica, alla quale hanno presenziato personaggi del calibro d Dante Ferretti, Anna Ferzetti, Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri (madrina dell’ultimo festival di Venezia), Riccardo Milani, Valentina Corti, Claudia Gerini, Paola Cortellesi, Marco Müller (direttore del citato Festival di Roma), Roberto Cicutto (presidente di Istituto Luce Cinecittà), Caroline Scheufele (co-presidente di Chopard) e Luigi Abete, Presidente onorario di Cinecittà Studios. È stato proprio quest’ultimo, Abete, a ricordare che

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i primi di febbraio

Sabato prossimo, 1° febbraio, mentre in televisione torna ‘Per un pugno di libri‘, quest’anno di sabato e con Geppi Cucciari, all’Anteo spazioCinema di Milano accade un avvenimento altrettanto interessante.

A chiusura del 3° Forum sulle politiche sociali del Comune di Milano, l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, la giornalista Barbara Sorrentini, il professor Nando Dalla Chiesa e il conduttore neoregista Pif presideranno un incontro dal titolo “Dalla politica sociale alla cultura della legalità e viceversa”.

A prescindere dalle delicate questioni trattate, è importante sottolineare anche il dato tecnologico perché, grazie ai potenti mezzi offerti dalla tecnologia digitale via satellite “Cinemittente” di Open Sky Cinema, per la produzione di Visionaria e la distribuzione di 01 Distribution, l’evento sarà ritrasmesso in tutte le sale cinematografiche d’Italia e sarà seguito dalla proiezione, anch’essa in contemporanea, de La mafia uccide solo d’estate‘ , fortunata pellicola della quale si è già parlato in passato.

Lunedí 3, invece, contestualmente al mio genetliaco, Rai 1 trasmetterà il tv movie ‘L’assalto‘, prodotto da Rai Fiction, realizzato da Iter Film e diretto da Ricky Tognazzi. È la storia vera di Giancarlo De Ferraris (Diego Abatantuono), imprenditore milanese messo in ginocchio dalla crisi economica e dalla ‘ndrangheta, che, notoriamente, ha interessi anche al Nord Italia; con il sostegno della figlia (Camilla Semino Favro), riuscirà a denunciare i suoi persecutori.

rodriguez intemerata est…

«Colorado Café mi ha fatto sempre ridere molto piú di Zelig anche perché da quest’ultimo sono usciti attori che poi sono finiti a teatro o al cinema mentre Colorado è piú dedicato alla televisione»

Belen Rodriguez, co -conduttrice di Colorado

La show girl argentina non considera la conduzione di Colarado una diminutio rispetto ad altre opportunità che le si sarebbero potute presentare. Lo considera un prodotto di serie A, che si rivolge a un pubblico molto giovane. E sarà felice, in futuro, di fare Italia’s Got Talent con la de Filippi. 

Colorado Café quest’anno ha abbandonato la domenica e ci aspetta pertanto stasera, alle 21.10, su Italia 1. Dodici emozionanti puntate, piú alcuni “il meglio di” a dicembre (il direttore di rete ha difeso la scelta affermando che si è pensato di avvicinarsi ancor di piú ai ragazzi e, anche per questo, la prima parte del programma terrà in considerazione i giovanissimi). 

Insieme a Belen ci sarà Paolo Ruffini, che ricordiamo per le numerose esperienze cinematografiche (Ovosodo, Natale a Miami, Natale a New YorkNon c’è piú niente da fare, La seconda volta non si scorda maiNatale a RioUn’estate ai CaraibiSleeplessLa prima cosa bella, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi, C’è chi dice no, Ex 2 – Amici come prima) , televisive (MTV on the beach, Bla bla bla, Stracult, Matinée et soirée, Amici miei, Quasi Tg, Scalo 76), teatrali.

Prevista anche la presenza di DJ Angelo e di Chiara Francini, attrice premiata a Venezia come rivelazione dell’anno. Nel cast comico molte conferme (Fichi d’India, I Turbolenti, Baz, Pucci, Gigi e Ros), qualche ritorno (Pino e gli anticorpi) e qualche new entry.

colorado 2011 belen rodriguez fichi d'india puffiVista la contemporanea uscita del film sui Puffi, la scelta di stasera sarà tra Belen e Puffetta…

excellence in Rome

Il Romafictionfest avrà luogo (come intuibile, nella capitale) dal 25 al 30 settembre. Quinta edizione.

Il sipario si innalzerà con la proiezione de ‘Il signore della truffa’, con Gigi Proietti (che riceverà anche uno degli Excellence Award).

Verrà dato spazio, inoltre al film tv ‘Area Paradiso’, di Diego Abatantuono che esordisce alla regia, al nuovo ‘Charlie’s Angels’, a ‘The killing’ e all’ultima stagione di Smallville.

Gli Excellence Awards, oltre che a Proietti, saranno conferiti a Jim Belushi, Sergio Silva e Lunetta Savino.

 

occhio alla cena!



Questa non è una recensione del film La cena per farli conoscere, di Pupi Avati con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Violante Placido, Inés Sastre e con la partecipazione di Francesca Neri. È solo una riflessione pseudopirandelliana che ho elucubrato sabato sera, dopo aver visto il film. Il vero protagonista del film, si perdoni la provocazione, è l’occhio del protagonista. Alessandro Lanza, attore e show man in declino, subisce un disastroso intervento di chirurgia estetica e, guarda caso, rimane con l’occhio destro eternamente sbarrato, incapace di chiudersi.Il mio sospetto è che sotto questo ingranaggio narrativo si celi una metafora raffinatissima, che solo il genio di Pupi Avati poteva escogitare. L’occhio sbarrato può forse simboleggiare l’incapacità a negare la realtà e, al contempo, l’impotenza di fronte all’ineluttabile fluire degli eventi. La tradizione letteraria c’è tutta. Edgar Allan Poe, ne Il cuore rivelatore, aveva tratteggiato la psicologia di un killer che riesce a uccidere la sua vittima sol perché essa ha un occhio a suo dire ripugnante. E il già citato Pirandello non avrebbe avuto difficoltà a conferire una tale caratterizzazione fisionomica ad un suo personaggio, se tale fosse stato il suo intento. Sandro Lanza vorrebbe chiuderlo, quell’occhio, ma non può. Sandro Lanza vorrebbe continuare a illudersi, a sperare in nuovi stimoli professionali ed esistenziali. Ma non può. Di fronte a lui c’è l’unico, disarmante orizzonte di un’esistenza senza amore e di una carriera ormai finita, in cui nemmeno un reality ambientato nelle fogne di Milano potrebbe sortire gli sperati effetti. Dunque per quale motivo l’occhio dovrebbe chiudersi? Per sognare ancora Pietro Germi, suo mito professionale, che lo rincorre per chiedergli di interpretare una nuova versione di Divorzio all’italiana? Ormai non è più possibile, come non è possibile chiudere le palpebre di quel dannato occhio.
Vi prego, prendete quanto scritto come una semplice proposta di riflessione, senza la minima pretesa ermeneutica. E andate a vedere La cena per farli conoscere, riuscitissima pietanza di uno chef che ha saputo mescolare lo zucchero e il sale nel migliore dei modi. 

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