Il programma 2015 del festival di Cannes (13 – 24 maggio) è stato finalmente annunciato. Come da pronostici, ripresi da un Pasquale Curatola che, come noto, porta fortuna, saranno in lizza ben tre italiani: Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone (e un altro italiano, Roberto Minervini, è nella sezione Un certain regard). Non succedeva da vent’anni. A una sola voce il loro commento:
“Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali”.
Si torna adesso a Cannes. (altro…)
Il festival cinematografico di Cannes, edizione 2015, comincia a delinearsi; la sessantottesima edizione avrà luogo nella ridente cittadina francese dal 13 al 24 maggio, per la presidenza di Pierre Lescure, ex giornalista e fondatore di Canal Plus, che prende il posto di Gilles Jacob, presidente onorario e guida della Cinéfondation.
La Giuria sarà presieduta dai fratelli Coen, inclita coppia di germani alla stessa stregua di Oto ed Efialte, Caino e Abele, Cip e Ciop; i detti già conoscono Cannes per avervi ricevuto la Palma d’oro nel 1991, per ‘Barton Fink’. Le cerimonie di apertura e chiusura saranno condotte da Lambert Wilson.
In un anno come il 2015 che, sappiamo, è ricco di celebrazioni, saranno proprio i centovent’anni dalla visionaria invenzione dei fratelli Lumière a costituire il fil rouge di Cannes 2015:
“Il Festival sarà lieto di salutare, attraverso i Coen, l’opera di tutti i ‘fratelli del cinema’
che dopo Louis e Auguste Lumière hanno arricchito la sua storia”. (dal sito ufficiale)
Quanto all’Italia, le indiscrezioni sui film che prenderanno parte alla kermesse sembrano caldeggiare, tra gli altri, ‘Mia madre’ di Nanni Moretti, ‘L’ultimo vampiro’ di Marco Bellocchio, ‘La giovinezza’ di Paolo Sorrentino, ‘Il racconto dei racconti’ di Matteo Garrone, ‘L’attesa’, esordio di Piero Messina con Juliette Binoche, Lou De Laâge, Giorgio Colangeli.
L’Istituto Luce Cinecittà – area Filmitalia dallo scorso febbraio è inoltre alle prese con le selezioni delle opere italiane da presentare: chi avesse realizzato un cortometraggio nei dodici mesi precedenti può accedere al sito http://www.festival-cannes.fr/en/article/43603.html e compilare la scheda d’iscrizione entro la mezzanotte di oggi, facendo pervenire il film a Parigi entro venerdí; altri vincoli sono quelli di non aver partecipato ad altri festival internazionali e non aver goduto d’alcuna proiezione pubblica fuori dal Paese d’origine.
Di seguito, la comunicazione ufficiale:
“Alcuni giurati sono stati colpiti dalla miscela di humour e dramma,
che ha ricordato il rinnovamento della tradizione della commedia all’italiana.”
La palma è sempre stata un simbolo positivo.
Alle origini del cristianesimo, per esempio, rappresentava la ricompensa celeste dei martiri (san Sebastiano ebbe doppia palma e doppia corona perché fu doppio il suo martirio).
La Palma d’oro di Cannes, riconoscimento forse più profano ma di prestigio professionale indiscutibile, è andata a un francese, ma il doppio trionfo che il nostro cinema ha ottenuto in terra di Francia è motivo d’orgoglio più che giustificato.
Gomorra l’ho visto, Il Divo lo vedrò a breve.
Era dal 1972, anno in cui “Il caso Mattei” e “La classe operaia va in paradiso” vinsero entrambi il premio della giuria, che il nostro Paese non otteneva così glorioso riscontro.
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