una notte al museo (dell’Hermitage)

Oltre all’appuntamento con Harlock e l’Arcadia della sua giovinezza, previsto per domani, le sale cinematografiche italiane ci offrono in queste ore un altro evento di raro interesse: la possibilità di visitare il museo dell’Hermitage al cinema.

In occasione del 250° anniversario del museo, nella sola giornata di oggi, Nexo Film propone un viaggio cinematografico al museo di San Pietroburgo, ex dimora degli zar, divenuta ricettacolo di una delle collezioni d’arte di maggiore prestigio e importanza al mondo:

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giornate europee del Patrimonio

Il 20 e il 21 settembre 2014 si celebrerà la trentunesima edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee.
Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare, presso l’opinione pubblica, il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche sociali italiane. Sabato 20 settembre (…) i principali musei, monumenti e aree archeologiche saranno aperti al pubblico fino alle 24.00 al costo simbolico di 1 euro (qui l’elenco dettagliato). 

Gli Appuntamenti, poi, sono ben 918, ordinati per regione, provincia e date (sito ufficiale):

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a Cosenza un museo del fumetto

È stato inaugurato a Cosenza, nell’elegante cornice della Galleria Santa Chiara, il Museo del Fumetto.  Unico in tutto il Mezzogiorno, nato per volere dell’Amministrazione provinciale,  il Museo rappresenta una tappa del percorso culturale del Festival Le Strade del Paesaggio e sembra voler preludere, in futuro, ad una vera e propria Scuola delle Arti.

Sarà aperto martedí, mercoledí e giovedí, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20,  fino alla pausa del 31 luglio; tra le opere esposte,  in messo ad eroi di sicuro appeal come Tex Willer, Martin Mystère e Dylan Dog, alcuni originali di Tanino Liberatore, Gianluca Cestaro, Angelo Stano, Bruno Brindisi, Nicola Alessandrini, Jim Avignon e Diavú.

Non mancano, finanche, opere di Pasolini e De Andrè; Marina Comandini, già compagna di Andrea Pazienza e madrina onoraria dell’apertura del Museo, si è detta desiderosa di donare al Museo alcune opera del maestro.

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Luce su Repubblica e un po’ su tutto

Un nuovo canale video nasce in questi giorni dalla collaborazione tra Repubblica.it e l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e va ad aggiungersi a quelli già esistenti su YouTube e Dailymotion.
Si tratterà di una serie di playlist decise tra le due redazioni che consentiranno di accedere a filmati spesso inediti e consentiranno di navigare negli sconfinati materiali dall’Istituto che, proprio in questi giorni, vede il compimento del proprio novantesimo genetliaco.
Gli articoli dei giornalisti accompagneranno i video, che diventeranno piú numerosi di settimana in settimana; le prime playlist che andranno on line riguarderanno la storia del mondiali di calcio, la Grande Guerra, gli italiani al mare negli anni Trenta, i naufragi del secolo scorso, compreso quello dell’Andrea Doria (ed è ancora dir poco, visto che la totalità di quanto esistente in magazzino consta di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, che hanno meritato l’ingresso nel Registro Memory of the World dell’Unesco).
Dulcis in fundo, sul canale saranno ospitati anche filmati correlati alla mostra ‘Luce -L’immaginario italiano’, che si tiene a Roma, al Vittoriano, dal 4 luglio al 21 settembre e ricorda i novant’anni dell’istituzione con una selezione curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica.
Si apprende in queste ore, inoltre, che a Cinecittà, nella stessa area che ospita anche l’Istituto Luce, nascerà il primo Museo Nazionale del Cinema Italiano, sulla base di un progetto concepito anni fa dal Ministero ed in collaborazione con le Teche Rai; per evitare gelosie con Torino, l’attuale responsabile del MiBac, Franceschini, si è cosí espresso:
In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino ma è un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi. Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano”.
Si prevede che il Museo debba contenere filmati epoca, fotografie ma anche le prime macchine da presa usate in Italia, le pizze con le pellicole dei primi film o la sedia da cui Federico Fellini dirigeva i suoi capolavori.

i musei vaticani di Sky

Musei vaticani 3 D‘ è la produzione Sky realizzata in collaborazione con Sky Arte e la Direzione Musei Vaticani dedicata alle bellezze che i papi hanno accumulato nel corso dei secoli rinvenendoli dal passato pagano della Città eterna ma contribuendo anche in proprio, con le opere commissionate agli artisti nel corso dei secoli. Sarà distribuita da Nexo Digital nei cinema di tutto il mondo e pare che sia già stata acquistata da Russia, Colombia, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Gran Bretagna e Italia, trattative in corso per le Americhe.

Musei vaticani 3 D‘ è un film di 60 minuti, girato interamente in 3D/4K nativo ed in high frame rate a 50 fps in 5k raw,  con camere Red Epic montate su mirror rig 3Ality TS5  e side by side rigs.

Grazie a questa tecnologia tridimensionale, che comporta una scomposizione dei piani già sperimentata a Hollywood, e ad un racconto delicato ma pulsante, gli spettatori potranno immergersi nei dipinti di Caravaggio, “toccare” capolavori ellenistici come il Torso del Belvedere, sentirsi avvolti dalle figure della Cappella Sistina e da tutte le opere di Giotto, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Caravaggio, Dalí, Chagall, Fontana e Van Gogh che i Musei Vaticani custodiscono con amore.

Con un mentore quale il professor Antonio Paolucci.

 

festival del film di Roma 2013

Parte oggi a Roma, madrina Sabrina Ferilli, l’ottava edizione del Festival internazionale del Film di Roma; l’inaugurazione avverrà all’Auditorium Parco della Musica, sala Santa Cecilia, con la proiezione de ‘l’Ultima ruota del carro’, di Giovanni Veronesi; la cerimonia di chiusura avrà luogo il 17 novembre; all’Auditorium Parco della Musica si terranno le proiezioni, gli incontri con i protagonisti, le mostre e gli eventi, mentre alMAXXI si svolgerà una parte della programmazione (di fronte all’Auditorium verrà allestito il Villaggio del Cinema, con servizi per il pubblico e gli accreditati; può definirsi coinvolto, in ogni caso, l’intero tessuto culturale di Roma).
L’edizione di quest’anno può contare numerosi momenti d’interesse, tra cui l’anteprima mondiale, domani, del documentario ‘Federico degli spiriti – L’ultimo Fellini‘, di Antonello Sarno, che racconta l’evento mediatico che ebbe luogo dal 31 ottobre ’93, data della morte del regista, ai funerali del 3 novembre e raccoglie, tra le altre, le testimonianze di Sergio Rubini, Giuseppe Tornatore, Dante Ferretti, Ettore Scola, Carlo Verdone, Lina Wertmüller, Pupi Avati, Paolo Villaggio, Woody Allen.
Altra nota d’interesse potrebbe essere rappresentata dalla sezione ‘Ercole alla conquista degli schermi’, realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia a cura di Steve Della Casa e Marco Giusti, che renderà giustizia al genere peplum, tanto caro alla nostra cinematografia degli anni ’50 e ’60: undici pellicole ambientate in Grecia e nell’antica Roma, forse non esemplari quanto a scientificità della ricostruzione ma di sicuro interesse e suggestione (‘Arrivano i Titani’, ‘Ercole contro Maciste’, ecc…). Interessante anche la retrospettiva ‘Claudio Gora, regista e attore’, curata da Emiliano Morreale, ed il restauro del rarissimo La contessa azzurra (1960), contestuale ad una rassegna ospitata dal Cinema Trevi (8-17 novembre).

La Selezione Ufficiale è articolata in

  • Concorso (16 lungometraggi da tutto il mondo, in prima mondiale).
  • Fuori Concorso 12 gala con film, in prima mondiale, internazionale ed europea.
  • CinemaXXI 18 programmi di lungometraggi e film brevi (Concorso e Fuori Concorso), in prima mondiale dedicati alle nuove correnti del cinema mondiale.
  • Prospettive Doc Italia 8 lungometraggi in prima mondiale sulle nuove tendenze del cinema documentario italiano.
  • Retrospettiva Una retrospettiva di circa 20 titoli , in collaborazione con la Cineteca Nazionale.
  • Incontri e masterclass Incontri con registi e attori protagonisti al Festival.
  • Mostred’arte e fotografia nei foyer dell’Auditorium e negli spazi dedicati.
  • Alice nella città, rassegna dedicata al cinema per ragazzi, con 14 film in prima mondiale, internazionale ed europea.

I Premi ufficiali sono i seguenti:

IN CONCORSO (giuria composta dal presidente James Gray, dalla regista argentina Verónica Chen, dal regista, sceneggiatore e produttore italiano Luca Guadagnino, dall’attore e produttore russo Aleksei Guskov, dalla regista, sceneggiatrice e attrice francese Noémie Lvovsky, dal regista iraniano Amir Naderi e dal regista cinese Zhang Yuan)

  • Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film
  • Premio per la migliore regia
  • Premio Speciale della Giuria
  • Premio per la migliore interpretazione maschile
  • Premio per la migliore interpretazione femminile
  • Premio a un giovane attore o attrice emergente
  • Premio per il migliore contributo tecnico
  • Premio per la migliore sceneggiatura
  • PREMIODEL PUBBLICO (BNL)scelto, attraverso un sistema elettronico, da tutti gli spettatori.

CINEMAXXI (giuria composta da cinque personalità del cinema)

  • Premio CinemaXXI (riservato ai lungometraggi)
  • Premio Speciale della Giuria – CinemaXXI (riservato ai lungometraggi)
  • Premio CinemaXXI film brevi

PROSPETTIVE DOC ITALIA

  • Premio per il Migliore Documentario Italiano

PREMIO ALLA CARRIERA

Le istituzioni, pubbliche e private, coinvolte nella realizzazione di questo importante evento, sono Roma Capitale, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di Commercio, Fondazione Musica per Roma, BNL Bnp Paribas, altre.

Dal 13 al 17 novembre, avrà inoltre luogo l’ottava edizione del Mercato Internazionale del Film di Roma, articolato in The Business Street e New Cinema Network; durante i giorni di Mercato i produttori potranno servirsi delle apposite strutture per proiezioni, video library, incontri, workshop, eventi.

Tre i film italiani in concorso:  (altro…)

quella movimentazione non s’ha da fare

Il ministro Bray ha dichiarato che i Bronzi di Riace, a lungo in restauro nelle sale di Palazzo Campanella, torneranno al Museo nazionale di Reggio entro il prossimo gennaio, per la gioia di studiosi, visitatori e persone che abbiano una pur minima sensibilità culturale.

Altre nubi, tuttavia, si addensano sulla città dello Stretto e sulla sua dimensione archeologica perché è stata elaborata un’ipotesi di rifacimento dell’area antistante il Museo che lascia perplessi i piú. La strada che passa davanti all’edificio sarebbe chiusa al traffico e, sollevata di sessanta centimetri, diventerebbe l’accesso a una piazza de Nava completamente rifatta, al di sotto della quale verrebbero creati un bar, una sala conferenze, amenità di vario tipo, ricchi premi e cotillon.

Si tratta di un’iniziativa la cui logica lascia molto a desiderare perché:

  • le strutture previste nell’area ipogea, sotto piazza de Nava, si potrebbero tranquillamente realizzare in un palazzo che è dietro al Museo, da anni abbandonato;

  • la strada che passa davanti alla detta istituzione è d’importanza cruciale nella viabilità cittadina e la sua chiusura costituirebbe un serio intralcio a pedoni e ad automobilisti (per chi la frequenta, anche la processione che si svolge durante le festività patronali diventerebbe un problema);

  • si tratterebbe di lavori che richiederebbero un tempo lunghissimo, durante il quale la popolazione ed i turisti sarebbero costretti a vedere uno dei punti piú importanti del centro storico cittadino squarciato da una ferita orribile alla vista e al cuore;

  • i denari necessari si potrebbero spendere in modo ben piú saggio.

Si auspica che le autorità competenti vogliano prendere in considerazione queste argomentazioni unitamente alle altre che sono state sollevate e riconsiderare tale deleterio progetto.

PS: Va comunque ricordato che in questo periodo al museo di Reggio è in corso la mostra ‘Arte torna Arte’, dedicata alle opere di Guttuso, De Chirico, Dalí, Fontana ecc… sequestrate alla criminalità.

il fumetto belga, dai Puffi a Tintin

Il Museo del Fumetto di Milano organizza la mostra “Belgio, il Regno del Fumetto”, che avrà luogo dal 21 giugno al 6 ottobre. 

Obiettivo dell’iniziativa è quello di testimoniare una delle esperienze che, nel mondo dei fumetti, è tra le piú interessanti al mondo: quella belga. Fu proprio nella terra di Rubens, infatti, che videro la luce personalità del calibro di Pierre Culliford, (Peyo, il padre dei Puffi), René Goscinny, creatore di Asterix insieme ad Albert Uderzo e co-autore, con Daniel Pennac, delle storie di quel Lucky Luke che era stato inventato da Morris, Edgar P. Jacobs, (Blake e Mortimer, 1946), André Franquin (Gaston Lagaffe, nel 1957; Marsupilami, nel 1952), Hergé (Tin Tin,1929).La mostra è un percorso cronologico lungo un secolo, parte dalla rivista ‘Le petit Vingtièmesulle cui pagine Tin Tin vide, in effetti, la luce, per passare al periodico Spirou che, oltre ad ospitare le gesta dell’avventuriero dai capelli d’oro, diede spazio anche alle prime tavole degli Schtroumpfconosciuti nel mondo nel mondo anglosassone come Smurfs (in Italia Puffi, come prima anticipato). Tavole originali, pubblicazioni d’epoca, albi e giornali testimonieranno come un Paese piccolissimo, incastonato nel cuore dell’Europa, abbia dato al mondo tanta creatività e tanti geni, nel mondo del fumetto e non solo. Piccolo è bello, a volte.

piú in basso di quelle piramidi…

Mi ha fatto molto male ieri apprendere che un manipolo di scellerati è entrato nel museo del Cairo e ha distrutto reperti dal valore inestimabile, perfino due mummie.

Non credo fossero soltanto ladri, c’era anche del vandalismo intenzionale.

Qualcosa di analogo accadde in Irak qualche anno fa, le povere vittime in quel caso furono le vestigia del museo di Baghdad, che risalgono alle Civilità della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi, Assiri).

Ma anche durante la Seconda guerra mondiale e in molti altri casi.

Alcuni egiziani hanno diveso le vestigia della loro civiltà creando una catena umana attorno al Museo nazionale del Cairo, opponendo uno scudo umano ai malintenzionati.

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