Aggiornamento 10 agosto 2016: Si vende a caro prezzo il suino! I responsabili di Entertainment One, società canadese per cui lavorano Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley, hanno rifiutato il miliardo di sterline che Itv (Independent Television) ha offerto per rilevare i diritti della maialina e delle sue gesta, marchio compreso.
Peppa Pig ha sfondato, ha sfondato di brutto. È un successo ormai planetario, mito e feticcio di tutti i bimbi in età prescolare, oscuro oggetto del desiderio nei negozi d’oggettistica, giocattoli, cartolerie e librerie. Le sono stati dedicati, finanche, un intero parco tematico e un negozio specializzato, con tutti gli articoli del suo merchandising.
Adesso arriva pure al cinema, il suino, l’11, il 12, il 18 ed il 19 gennaio, grazie a Warner Bros., nell’entusiasmante avventura ‘Peppa, vacanze al sole ed altre storie‘; si tratta di dieci episodi di cinque minuti ciascuno, in cui Peppa interagisce col suo nucleo familiare (Mamma Pig, Papà Pig, fratello George) e coi suoi amichetti Emily Elefante, Danny Cane, Susy Pecora, Pedro Pony e Rebecca Coniglio.
A voler volare alto, già Orwell ci aveva messo in guardia dal pericolo che i maiali potessero conquistare un potere eccessivo (cfr. ‘La fattoria degli animali‘) ma lo stesso Piggley Winks, anch’egli un suide, dai meriti non inferiori a quelli di Peppa, ha mietuto il successo meramente necessario a rimanere giusto una citazione nella storia dei cartoni animati (perfino a Che tempo che fa hanno portato in studio un maiale dallo sguardo umano, domenica scorsa, per parlare del Porcellum ormai abolito).
Qual è, dunque, il segreto della maiala? Cosa spinge milioni di bambini a pendere dalle sue labbra, pardon dal suo grugno, senza perdere un solo grugnito delle sue avventure?
Forse la semplicità con cui è disegnata, forse il suo delicato colore rosa pastello, forse la simpatia del già citato grugnito… Probabilmente il suo mondo, cosí simile a quello di qualsiasi bambino, fatto di candide domande e rassicuranti risposte…
È un dato di fatto, comunque, che la serie televisiva nata in Inghilterra a opera di Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley, ottiene ascolti di tutto rispetto (in Italia picchi del 4,79%) e ha mietuto perfino riconoscimenti di prestigio quali il Bradford Animation Festival, due Bafta Children’s Awards e l’italiano Pulcinella Awards a Cartoons on the Bay.
Lo switch off a Reggio Calabria ha avuto luogo venerdí scorso ma la situazione nello Stretto è ancora fluida.
A causa di alcuni fattori geografici, la provincia di Reggio è illuminata da ripetitori posizionati sia vicino Scilla che nei pressi di Cariddi, dunque in Calabria come in Sicilia, ed è anzi diffuso accorgimento dei reggini orientare l’antenna verso la terra di Pirandello per ricevere il maggior numero possibile di frequenze (ovviamente le emittenti locali e nazionali che trasmettono su Reggio hanno dei ripetitori anche sull’altra sponda!).
Le emittenti, inoltre, stanno ancora ottimizzando il passaggio al digitale e si consiglia di risintonizzare il decoder anche piú volte al giorno, per essere sicuri di avere le frequenze aggiornate (oggi non sono previste operazioni perché gioca l’Italia ma domani sarà delicato perché è previsto un secondo passaggio, contestuale allo switch off di Enna, Caltanissetta, Catania, Siracusa e Ragusa).
Sono arrivati Mediaset Italia 2, TGCOM 24, Cielo… Mancano però all’appello La 7, La 7D, MTV e altre realtà.
La situazione si stabilizzerà nelle prossime settimane, in attesa di quel 4 luglio in cui tutte le operazioni previste per il nostro Paese saranno finalmente concluse.
In alternativa, c’è sempre tivùsat …
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