Sanremo 2014(,) comincia a fare (i) Conti
Sanremo 2014 muove i primi passi sotto auspici tra i piú confortanti.
Professionista tra i piú maturi, il presentatore e direttore artistico Carlo Conti, di recente insignito dal Moige della Conchiglia 2014 per ‘Tale e quale show‘, ha promesso all’ANSA un Sanremo ‘family friendly’ e ha preso posizioni decisamente rassicuranti, dichiarando:
“Sono un giullare della tv e faccio con leggerezza quello che volevo fare da bambino (…) ho
imparato il garbo dalla mia mamma”.
Il regolamento prevederà una sola canzone per artista; quanto al cast, sul quale girano le prime indiscrezioni, si è cosí espresso:
“Non avrò preclusioni sul cast. Benvenuti anche gli artisti dai talent”.
Chi vivrà vedrà.
Ben 10 a Sanremo? No, è Venom!
La figura piú vivace di questa edizione del festival di Sanremo è forse il musicista The Bloody Beetroots (traduzione: barbabietole sanguinanti). Qualche maligno potrebbe averlo preso per un improbabile figuro ma è, in verità, artista tra i piú interessanti e preparati, con perfetta conoscenza della musica e delle sue fenomenologie, dalla classica all’elettronica.
Il mio primo sospetto riguardo al look era che s’ispirasse alle trasformazioni che Ben Tennyson, protagonista del cartone ‘Ben 10‘, compie nell’ambito delle sue emozionanti vicende, mutandosi ogni volta in un mostro diverso (mi rimaneva da scegliere quale tra XLR8, Ghostfreak e Upgrade).
In realtà non è cosí, fonti accreditate assicurano che la maschera dell’artista è quella di Venom, acerrimo nemico dell’Uomo Ragno:
Sanremo 2014: quali fighi? quali fighe?
“Non ci saranno fighe o fighi da Parigi (…) e non faranno le belle statuine”
Luciana Littizzetto
L’eco di alcuni post dedicati al festival della canzone italiana di Sanremo deve ancora spegnersi ma dalla citazione della Littizzetto testualmente intesa sembra potersi escludere la presenza dei grillini, se non altro di Roberto Fico (per la parte femminile si riferiva forse alla Rodriguez e alle sue farfalle, chissà…). Ospiti in realtà ce ne saranno eccome, anche francesi (Letitia Casta) e conferiranno allo spettacolo il loro personale contributo. Gli stessi grillini forse hanno in serbo qualcosa perché Beppe Grillo, in data 14 febbraio 2014, ore 19.46, ha scritto su Twitter:
«Martedí sarò a Sanremo 2014. Prima fuori dall’Ariston e poi dentro».
Sembra, in ogni caso, che abbia acquistato regolare biglietto.
Tra gli stranieri saranno sicuramente sul palco Damien Rice, Paolo Nutin, Rufus Wainwright, Yusuf Islam (già noto come Cat Stevens) e Stromae.
Tra gli italiani, sembrano confermati Claudio Baglioni e Gino Paoli, Raffaella Carrà, Franca Valeri e Gino Paoli, Cristiana Capotondi e Kasia Smutniak, Pif, che farà un prefestival, Enrico Brignano, quasi direttamente dallo spazio, l’astronauta Luca Parmitano. Previsto un omaggio al maestro Claudio Abbado, scomparso di recente, ed il conferimento di un premio a Renzo Arbore, “non solo per la tv e basta ma per l’altra tv”.
Il super ospite di sabato sarà probabilmente Ligabue; l’artista propone proprio in queste ore l’uscita del singolo ‘Per sempre‘, terzo estratto dall’album ‘Mondovisione’; è opportuno ricordare che il video di ‘Per sempre‘, girato a Cinecittà insieme alle tradizionali comparse, per la produzione di Eventidigitali Films in collaborazione con Cinecittà Studios, è proiettato in esclusiva nelle sale UCI Cinemas per il giorno di san Valentino.
Secondo il quotidiano La Stampa potrebbe tornare sul palco dell’Ariston anche quel Maurizio Crozza che l’anno scorso è riuscito a portare a termine il suo monologo in modo impeccabile nonostante le proteste e le interruzioni. Chissà.
Non mancheranno gli sportivi: il pallanuotista Amaurys Perez, il pugile Clemente Russo, le tuffatrici Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, la pallavolista Veronica Angeloni.
La scenografia è affidata quest’anno a Emanuela Trixie Zitkowsky (scenografa ufficiale del Grande fratello) e riproduce un palazzo italiano del Settecento, con l’orchestra sistemata sulle impalcature, i palchi incartati con tele di iuta e lino, gli affreschi nascosti dai ponteggi. (more…)
Sanremo, non si vede l’ora!
Il prossimo 18 febbraio prenderà il via la sessantaquattresima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo (ed è simpatica coincidenza che il sottoscritto si sia laureato, all’epoca, giusto giusto il 18 di febbraio).
I professionisti, neanche a dirlo, non vedono l’ora che la kermesse abbia inizio e proprio in queste ore Giancarlo Leone, direttore di Rai 1, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.
Ha dichiarato, il Leone, che
“dal 2015 il Festival sarà in attivo dal 2015. La Convenzione col Comune di Sanremo, che ora cosa 7 milioni alla Rai, scenderà nel prossimo triennio a 5,2 milioni. Il Festival costerà sempre meno e porterà utili alla Rai (…) anche quest’anno, non costerà un euro di canone. Tutte le spese, tutte, sono finanziate dalla pubblicità.”
Fabrizio Piscopo, Amministratore delegato della concessionaria, ha precisato che l’edizione dell’anno scorso ha fruttato una raccolta netta di 17 milioni di euro, mentre l’obiettivo di quest’anno è “un 5 per cento in piú”: 17, 5 milioni (l’edizione ne costerà 18, a quanto se sa, 11 per la produzione e 7 per la convenzione con la ridente località ligure).
Dal punto di vista artistico, si era vociferato della presenza di ospiti quali Claudio Baglioni, Gino Paoli e perfino Raffaella Carrà, anche in occasione del sessantesimo genetliaco della Rai ma su questo Leone non si è lasciato scappare la benché minima indiscrezione:
“non sono abituato a smentire fatti difficilmente smentibili. Posso augurarmi che tutto si verifichi”.
Non crede, invece, nella presenza di Renzo Arbore.
Sempre sul versante artistico, è opportuno ricordare che anche quest’anno il festival, condotto da Fazio e Littizzetto, vivrà nella formula della doppia canzone per ogni artista, con il pubblico che vota quella che deve continuare il cammino (le ‘Nuove proposte’, invece, presentano un solo brano).
All’insegna della “contemporaneità”, almeno nelle intenzioni, il conduttore e direttore artistico ha voluto esprimere rispetto nei confronti della musica di oggi piú che ai cirteri di casting dello spettacolo televisivo.
Si conclude, pertanto, ribadendo l’elenco dei quattordici big in gara e alle otto nuove proposte: (more…)
una modesta proposta (2)
Sulle note di 'Italia amore mio' (E. Filiberto di Savoia, Ghinazzi, Canonici)
(F. Fazio) Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro,
nell'eleganza e nello stile, coniugati con impegno puro.
Ritengo giuste le ambizioni di un cuore che non si arrende,
e temo le affermazioni di chi ha studiato poco o niente.
(P. Curatola) Io credo nella mia cultura, nella mia preparazione,
per questo non ho paura di esprimere la mia opinione.
Io sento battere piú forte il cuore di un visionario,
che oggi sai, afferra un sogno, da sempre nel suo bel diario.
(tenore) Se il Pasquy adesso è qui , è dono del buon Dio e di Fazio, amico mio!
No, io non mi stancherò, di dire Pasquy mio, sei dono del buon Dio!
(P. Curatola ) Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia,
chiudevo gli occhi e progettavo d'affermarmi senza ipocrisia.
(F. Fazio) Non volevano farti affermare, anche sapendoti intelligente,
e questo t'ha fatto soffrire, lo puoi dire chiaramente.
(tenore) Se il Pasquy adesso è qui, lo dobbiamo al buon Dio e a Fazio, amico mio!
No, io non mi stancherò, di dire Pasquy mio, tu grande idea di Dio!
(F. Fazio) Io credo meriti rispetto l'onestà di un ideale,
che un sogno chiuso in un cassetto adesso possa decollare!
(P. Curatola in vece del tenore) Sí, stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio!
what a fight, Beppe & Fabio!
Beppe Grillo ha annunciato sul suo blog
“Verremo a cantare a Sanremo. Ripeto: verremo a cantare a Sanremo”;
Fabio Fazio, come noto alla guida della kermesse anche nel 2014, ha risposto:
“Se hai due pezzi belli, ti prendiamo!”.
È da sospettare che il conduttore abbia voluto tentare una qualche ironia nei confronti di Grillo,
volendo forse dubitare delle capacità “cantautoriali” di quegli o,
piú banalmente, controbattere chi, come alcuni politici, denuncia i suoi emolumenti.
A fronteggiarsi sono
il fondatore di un Movimento che sta scrivendo una pagina sicuramente significativa nella storia della Repubblica
ed un conduttore il cui linguaggio riesce a farsi apprezzare per stile e competenza.
Appoggiandosi al mito, potrebbero, i due, sfidarsi a musical tenzone, come fecero Apollo e Marsia;
il vincitore, però, novello Apollo, potrebbe poi sentirsi autorizzato a scuoiare l’eventuale sconfitto,
e ad allungare in forma asinina le orecchie di Mida, malcapitato giudice dell’agone.
Appoggiandosi alla comune provenienza ligure, i due potrebbero confrontarsi ai fornelli,
ad esempio nella preparazione del pesto,
chiamando a giudizio Antonella Clerici , Carlo Cracco o Benedetta Parodi
(né ci risulta in che misura Genova e Savona, città natali dei due,
si contrastino o si siano mai contrastate nelle tradizioni e nelle usanze, anche culinarie).
Da escludere, invece, una gara di bellezza:
Miss Italia non è piú in Rai,
Fazio è magrolino
e Grillo non è figo quanto Fico.
Sarebbe bella davvero, in ogni caso.
Soprattutto per chi ha già dimostrato, in passato,
segni d’insofferenza per la presenza della politica a Sanremo.
Anch’essa ligure, tra parentesi…