Eternal You: tecnologia per parlare coi defunti (il doc)

Sedute spiritiche, addio! È stato presentato al Sundance Film Festival il documentario ‘Eternal You’, di Hans Block e Moritz Riesewieck, basato sui servizi d’intelligenza artificiale che, addirittura, consentono un dialogo tra vivi e (pseudo)defunti.
È un mercato in crescita, pare, ed è forse la frontiera piú inquietante delle nuove tecnologie.
Viene creato un avatar con le fattezze della persona che non c’è piú, questo avatar viene “programmato” con le informazioni necessarie, tra cui il suo modo d’esprimersi, diventa possibile parlarci.
Sul sito ufficiale del festival si legge: (altro…)

Questa cassa non è un albergo: Taffo e i suoi funerali

Aggiornamento 3 novembre: la trasmissione ‘Questa cassa non è un albergo’ ha ottenuto un ascolto medio di 246.000 spettatori, per una share dell’1.2%.
Il 2 di novembre, giorno che tutti, secondo tradizione, dedichiamo alla commemorazione dei defunti, Real Time propone, in prima serata ed in prima visione, la prima puntata della serie documentario ‘Questa cassa non è un albergo’, sull’agenzia di onoranze funebri Taffo e sui suoi responsabili.
Trasmissione tra le piú originali, ‘Questa cassa non è un albergo’ è la storia vera, raccontata nel quotidiano, di don Luciano Taffo, titolare della Taffo Funeral Services, di Sandro Purificati, responsabile dell’area operativa, di Alessandro, Daniele e Luana Taffo, figli e moglie del titolare, specializzati in aree diverse (Luana, per esempio, si occupa della cremazione degli animali domestici).
In tre emozionanti puntate, disponibili anche su discovery+, le gioie, i dolori, i funerali di ogni giorno, tra decisioni delicate, chiamate durante la notte, irriverenti campagne pubblicitarie.

In piú, un sogno nascosto:

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del Toro’s Pinocchio, an invitation to View

Few times in my life it happened to me to see such an esoterically courageous animation film
like Guillermo del Toro’s ‘Pinocchio’.
Carlo Collodi’s Bildungsroman, a holy monster of world literature,
was reborn in a skillful declination
that dissolved the original ingredients (Freedom, Distrust of power, Feelings)
and recombined them with originality and style.
I strongly recommend it for be seeing above all by adults,
as a new vision of the Life.
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spicchi di vita e un’intera Spoon river dal mondo antico

È notizia di queste ore l’appello all’Unesco affinché il Latino ed il Greco siano riconosciuti patrimonio dell’umanità. Le reminiscenze liceali, unitamente alla maturità di pensiero nel frattempo affinata, sentitamente caldeggiano*.
In attesa che tale lodevole richiesta sia accolta, con l’invito a leggere le altre nostre riflessioni in materia, vogliamo segnalare un’interessante e recentissima pubblicazione: ‘Epitaffi greci. La Spoon river ellenica di W. Peek’, edizioni Bompiani (trad . F.Mosino, a cura di E. Lelli, pref. G. Guidorizzi).

Epitaffi greci, raccolti da W. Peek e tradotti da F. Mosino (Bompiani)
Epitaffi greci, raccolti da W. Peek e tradotti da F.Mosino (Bompiani)

Era, Werner Peek, insigne filologo tedesco; nell’ambito della sua esperienza di studioso, raccolse circa duemila epitaffi (iscrizioni sepolcrali) provenienti dal mondo antico, dall’era arcaica ai primi secoli di quella cristiana. Poesia minuta, senza autore identificabile, mirata a ricordare chi piú non c’era per come rimasto nella storia delle cose del mondo oppure in quella, forse piú importante, delle fibre del cuore. Frammenti d’esistenza. Le tre amiche morte insieme, che continuano a chiacchierare in Ade come facevano in vita. Il fanciullo morto a dodici anni, proveniente da Rheghion “ricca d’acqua”. Atene, Magna Grecia, Egitto… (altro…)

buona resurrezione!

Quali che siano le coordinate spirituali o i personali convincimenti, la Pasqua e la Primavera simboleggiano la vita che rinasce e la speranza di una morte che, pur necessaria agli equilibri della natura, sempre sarà sconfitta.
Quest’anno, desideriamo formulare auguri particolarmente sentiti a chi ha perso un affetto, un parente o un amico, affinché mai abbandoni la certezza della resurrezione.

PS: Fabrizio Frizzi rideva con la lettera A; secondo alcuni studi, la vocale che usiamo per ridere rivela la nostra personalità e, nel caso, ha espresso nel migliore dei modi l’indole aperta, schietta e solare che caratterizzava il personaggio.

dj fabo, marco cappato e la Libertà

La Libertà è il bene piú prezioso, la vita merita d’essere vissuta per come si merita e, pur non essendo i primi, vogliamo anche noi difendere le ragioni di Fabiano Antoniani, ormai noto come dj Fabo, e di Marco Cappato. La lettera del dj, che riproduciamo a fine post, è pregna di dignità e la sua storia induce ognuno di noi a riflessioni doverose, che si scontrano con le incrostature di Medioevo che ancora ottenebrano questo Paese. (altro…)

illacrimabile Pluto*

Plutone sta meravigliando astronomi e astrofili regalando, complici talune sonde opportunamente inviate, insospettate visioni e panorami inaspettati.

Il dio che gli è legato e gli ha dato il nome, però, anche detto Hades dai Greci o Dite dai Romani, non si è distinto in modo altrettanto nobile perché ha chiamato a sé uno degli studiosi piú originali di quella cultura da cui gli dèi greci sono scaturiti: Franco Mosino.

Autore del fondamentale ‘Ibico, Testimonianze e frammenti’, citato nella bibliografia di tutti i manuali di letteratura greca, Mosino aveva postulato, qualche anno fa, una teoria sulla possibilità che l’Odissea, uno dei massimi poemi dell’umanità, possa essere stata scritta, almeno parzialmente, a Rheghion, fiorente città magnogreca nota oggi come Reggio Calabria (‘L’Odissea scritta a Reggio: prove testuali, topografiche, epigrafiche, filologiche, iconografiche, antropiche’, candidatura al Nobel nel 2011).

Difficilmente enumerabili gli studi (altro…)

augusti a confronto

Nola, 14 d.C.  muore Caio Giulio Cesare Ottaviano Augusto;

Milano, 2014 d.C.→ ci lascia Augusto Martelli.

Augusto Martelli è stato un grandissimo compositore di canzoni, sigle televisive (anche di cartoni animati) e musica sacra. Non è possibile ripercorrere in maniera esaustiva una carriera lunghissima, cominciata nella casa discografica Ri-Fi, dove bazzicava una certa Mina, passata attraverso canzoni bellissime, colonne sonore cinematografiche e sigle televisive per programmi quali Ok il prezzo è giusto!, Il pranzo è servito, Premiatissima, Attenti a noi due, Casa Vianello, TeleMike, Dallas, I ragazzi della 3ª C, l’inno del Milan, il jingle di Canale 5 (tin torin ton tin ton tan tan) e alcune delle sigle piú belle dei cartoni animati, tra cui Bambino Pinocchio (la prima eseguita da Cristina d’Avena), Mon Ciccí, La Regina dei mille anni, Rascal il mio amico orsetto, la Canzone dei Puffi, Holly e Benji due fuoriclasse e Sorridi piccola Anna.

Una nube ha attraversato l’ultima parte della sua vita ma il genio è innegabile.