spicchi di vita e un’intera Spoon river dal mondo antico
È notizia di queste ore l’appello all’Unesco affinché il Latino ed il Greco siano riconosciuti patrimonio dell’umanità. Le reminiscenze liceali, unitamente alla maturità di pensiero nel frattempo affinata, sentitamente caldeggiano*.
In attesa che tale lodevole richiesta sia accolta, con l’invito a leggere le altre nostre riflessioni in materia, vogliamo segnalare un’interessante e recentissima pubblicazione: ‘Epitaffi greci. La Spoon river ellenica di W. Peek’, edizioni Bompiani (trad . F.Mosino, a cura di E. Lelli, pref. G. Guidorizzi).
Era, Werner Peek, insigne filologo tedesco; nell’ambito della sua esperienza di studioso, raccolse circa duemila epitaffi (iscrizioni sepolcrali) provenienti dal mondo antico, dall’era arcaica ai primi secoli di quella cristiana. Poesia minuta, senza autore identificabile, mirata a ricordare chi piú non c’era per come rimasto nella storia delle cose del mondo oppure in quella, forse piú importante, delle fibre del cuore. Frammenti d’esistenza. Le tre amiche morte insieme, che continuano a chiacchierare in Ade come facevano in vita. Il fanciullo morto a dodici anni, proveniente da Rheghion “ricca d’acqua”. Atene, Magna Grecia, Egitto… (altro…)