Rémi a confronto

Il romanzo ‘Senza famiglia’, di Hector Malot, ha ispirato molti adattamenti televisivi e cinematografici, tra i quali, probabilmente il piú conosciuto, ‘Dolce Rémi’, cartone animato trasmesso in Italia negli anni Ottanta dalla Rai, dagli anni Duemila da Mediaset.
Chi ha dimenticato, nel citato cartone, l’episodio in cui il signor Vitali è sottoposto a processo ed il piccolo Rémi, accompagnato dai fedeli cani e dall’abnegata scimmietta (altro…)

perché suonano le campane?

Quest’oggi in un bell’articolo su Corriere.it si trattava di campane, partendo dalla preistoria, passando dal tintinnabulum attaccato alla statua del sommo Giove, facendo una capatina dalla città di Nola, dove si ritiene che le campane siano state usate per la prima volta per richiamare i fedeli, approdando infine a Peter Pan e alla simpaticissima Campanellino.
Siamo in grado di chiosare.
Essere desti è importante e la campana, oltre ad avere valore funzionale e celebrativo, è simbolo potente di risveglio.
Ognuno di noi deve avere in sé la codifica del Bene e del male e saperla usare in ogni momento della vita.
Non possono essere altri a scegliere per noi. Non possono essere altri a (altro…)

lazzaro felice

I Maestri hanno sempre saputo che soltanto ciò che è fuori dal tempo sopravvive al tempo.
Le manifestazioni dell’animo umano, d’altra parte, tendono a ripresentarsi, spesso in maniera identica, importa davvero poco se una situazione si sia verificata in un momento piuttosto che in un altro.
Le classi sociali sono sempre esistite e non è questa la sede per capire se siano condannate ad un eterno conflitto o in che misura sia possibile una perfetta conciliazione.
La nobiltà di un cavaliere è in grado di trascendere le differenze: ligio ai versi d’Ariosto, egli sa comportarsi con bontà e solidarietà anche col “rivale”, di fede, condizione o estrazione diversa; anche i cavalieri della Rohrwacher, infatti, “per selve oscure e calli obliqui/ insieme van senza sospetto aversi”.
Lazzaro è sempre felice, nella stessa misura in cui è ingenuo e disinteressato, alla stregua dell’Idiota di Dostoevskij.
Il suo cuore non potrebbe essere piú puro; se arriva a prendere discutibili iniziative, lo fa solo ed esclusivamente in nome dei sacri valori dell’Amicizia e della Cavalleria.

intellettualismo etico

Il male, spesso, è mancanza di ragionamento.
Nel corso della storia, le persone che si sono comportate in modo scorretto, o semplicemente hanno permesso che cose scorrette avvenissero, hanno fatto il ragionamento di chi (ancora) non usa l’intelletto.
Se solo avessero fatto qualche passaggio in piú, avrebbero capito che non è giusto danneggiare gli altri, non è giusto danneggiare l’ambiente, non è giusto recare danno alcuno a qualsiasi essere vivente.
Esiste anche, è vero, il male che nasce dall’egoismo, dai complessi da colmare e dalla fame.
Anche in questi casi, tuttavia, basterebbe (altro…)

l’ora (multietnica) di religione (2)

“Chi scrive ha sempre ritenuto che la religione a scuola non andrebbe insegnata per nulla, essendo altre le sedi che possono tranquillamente farsi carico di questo compito.
Se cosí non può essere, che si riconosca, almeno, che le religioni chiamano in modo diverso un Dio che, con ogni probabilità, è lo stesso per tutti.”

il sottoscritto, in un precedente post
Non di solo cattolicesimo vive il fanciullo e a Bologna, a quanto sembra, lo sanno. Leggo* di una lodevole iniziativa posta in essere in alcune scuole del petroniano capoluogo dove, in alternativa alla religione cattolica tradizionalmente insegnata, si pone in essere un progetto dedicato alle culture religiose di tutto il mondo.
Il progetto della primaria Don Minzoni in san Donnino si chiama (altro…)

buona resurrezione!

Quali che siano le coordinate spirituali o i personali convincimenti, la Pasqua e la Primavera simboleggiano la vita che rinasce e la speranza di una morte che, pur necessaria agli equilibri della natura, sempre sarà sconfitta.
Quest’anno, desideriamo formulare auguri particolarmente sentiti a chi ha perso un affetto, un parente o un amico, affinché mai abbandoni la certezza della resurrezione.

PS: Fabrizio Frizzi rideva con la lettera A; secondo alcuni studi, la vocale che usiamo per ridere rivela la nostra personalità e, nel caso, ha espresso nel migliore dei modi l’indole aperta, schietta e solare che caratterizzava il personaggio.

a Natale puoi…

Il Natale cristiano è la festa della solidarietà. È particolarmente bello, in questo periodo, ricordarsi di chi è meno fortunato e rivelare il proprio lato migliore, quello piú generoso.

La delibera di taluni sindaci recante il divieto di aiutare i mendicanti, e a questi ultimi di chiedere aiuto, è esecranda, in nessun modo giustificabile, anche perché si tratta di soggetti piú deboli, che non hanno alcun altro punto di riferimento.

Agli ordini sbagliati, d’altra parte, non si deve obbedire: forze di polizia e vigili urbani potrebbero ricordarsene.

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