Mameli, il ragazzo che sognò l’Italia

Andrà in onda il 12 ed il 13 febbraio, su Rai 1, la miniserie ‘Mameli – il ragazzo che sognò l’Italia’. Diretta da Luca Lucini e Ago Panini, prodotta da Pepito Produzioni e Rai Fiction, è dedicata al grande Goffredo, proprio lui, il compositore di quel ‘Canto degli Italiani’ che, musicato da Michele Novaro, sarebbe diventato il nostro inno nazionale.
Non c’è alcuna legge, grazie al cielo, che vieti di raccontare il Risorgimento con la finzione televisiva; ci sembra di ricordare, anzi, che proprio il vostro blogger preferito, nelle opportune sedi, abbia incoraggiato pertinenti iniziative.
Certo, con i dovuti accorgimenti scenici e linguistici. Non a caso, infatti, si è espresso Agostino Saccà, della Pepito Produzioni, che, intervistato dall’agenzia Ansa, ha dichiarato che il proposito è stato quello di

«togliere la polvere dal Risorgimento. Una polvere che è la retorica che lo ha fatto diventare noioso anche per i giovani che, invece, ne dovrebbero essere orgogliosi»

Pronta eco gli è arrivata da Maria Pia Ammirati, responsabile di Rai Fiction:

«Abbiamo cercato una chiave popolare che potesse permetterci di entrare in un momento fondante della storia del nostro Paese: è quella di un ragazzo di 19 anni che scrive l’inno che noi ancora cantiamo e muore a quasi 22 per difendere una patria che ancora non c’era, per il sogno di un’Italia unita che è costata la vita a tanti altri giovani. Celebriamo la gioventù ricca di sogni e di passioni, la vita di un ragazzino che si butta in battaglia senza alcuna esperienza, e insieme il tema dell’amicizia e della passione che allora avevano un timbro diverso da oggi. Ci siamo affidati a importanti consulenti storici che hanno dato la loro approvazione, poi, come in ogni fiction c’è quale forzatura ma, il film è rigorosamente fedele alla storia, comprese le storie d’amore».

Dulcis in fundo il diretto interessato, Goffredo Mameli, nelle parole (e nel corpo) del suo interprete, Riccardo De Rinaldis Santorelli:

«Sapevo veramente poco di Mameli, poi ho studiato ed ho scoperto l’essenza di questa persona. Ha scritto questo canto per far capire alle persone che non erano da sole. Goffredo è ricco di sfumature bellissime, ama, crede nell’amicizia, nell’uguaglianza e nella libertà e sfrutta la sua fama per fare l’Italia e gli italiani».

Nella miniserie appariranno anche Mazzini, Garibaldi, Ciceruacchio, Nino Bixio, il quale ultimo fu, di Goffredo, amico piú che fraterno. Saccà ha anche annunciato un progetto su Camillo Benso di Cavour e sulla sua morte.

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