per grandi e per piccini

* Sky Italia produce ‘In fondo al bosco’, noir di Stefano Lodovichi nelle sale cinematografiche giovedí 19 novembre. Una tradizione della Val di Fassa, in Trentino, la cosiddetta “notte dei Krampus”, vuole che gli abitanti di Croce di Fassa sfilino vestiti da diavoli. Secondo la leggenda, inoltre, i bambini cattivi possono essere rapiti. Caso vuole che quella notte Tommi, figlio di un alcolizzato (Filippo Nigro), scompaia e che il padre venga arrestato, condannato dall’opinione pubblica, infine scagionato per mancanza di prove. Cinque anni dopo viene ritrovato un bambino che, secondo il DNA, dovrebbe essere Tommi; la madre (Camilla Filippi), però, non riconosce e alcuni abitanti del villaggio lo ritengono una presenza maligna.
Giffoni Experience sbarca in Albania per il decimo anno, portando con sé un mese di cinema ed eventi. Diventa itinerante da quest’anno e parte da Tirana per poi raggiungere Durazzo, Scutari, Korka, Berat, Valona.
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festival a confronto

Romics 2015 (sessione primaverile) comincia domani e si conclude domenica prossima, 12 aprile.
Sembra di particolare interesse l’angolo dedicato a Barbieri, con la mostra intitolata “DAGLI DEI ALLE FIABE Attraverso l’opera di Paolo Barbieri”.
Artista tra i piú visionari, il Barbieri ha realizzato copertine e illustrazioni per i romanzi di Licia Troisi ma anche per ‘Favole degli Dei’, Inferno di Dante, Apocalisse, fino alle ‘Favole immortali’, del 2014, con raffigurazioni tutt’altro che ovvie di Biancaneve, della Sirenetta, del lupo di Cappuccetto Rosso, del Brutto Anatroccolo.
Ecco, per il resto, il programma completo:
L’edizione 2015 di Cartoons on the Bay, la diciottesima, ha luogo dal 16 al 18 aprile e dedica particolare spazio alla natura e al cibo ma anche allo Stato di Israele, Paese ospite d’onore. È a Venezia per il secondo anno consecutivo e muove le mosse dallo sforzo di rendere giustizia sia alla dimensione artistico-editoriale sia a quella manageriale dell’animazione, in quella dimensione di crossmedialità che ormai ne costituisce la chiave di lettura più attuale. Prevista come ogni anno una sezione Pitch Me! per la selezione di nuovi progetti e, per la prima volta, l’assegnazione di un Pulcinella Special Award a un autore di brani musicali. Il tributo a Israele 

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Disney tales among Dumbo, Star Wars and Cinderella

Disney takes care of tales and music. These days Cinderella rules, directed by Kenneth Branagh, set designed by Dante Ferretti, costume designed by Sandy Powell, starred by Lily James, Richard Madden, Cate Blanchett, Helena Bonham-Carter, moreover preceded by ‘Frozen Fever‘ (a spin-off of the successful Frozen). It is not to wait long (April 2) for ‘Into the Woods‘, by Rob Marshall, inspired by the Stephen Sondheim musical, with lyrics by James Lapine.
Set into the magical world of the Grimm Brothers, the film foresees Johnny Depp in the role (and hair) of the Big Bad Wolf, Meryl Streep in those of a witch and, in other roles, Emily Blunt (Miller’s wife), Anna Kendrick (Cinderella) and Chris Pine (a rascal – prince). It would seem unnecessary to disturb the reminiscences of Semiotics and that Propp on psychoanalytic interpretations of Little Red Riding Hood, but it seems that the film, if not by Propp, just starts by Bruno Bettelheim and his fundamental ‘The Uses of Enchantment‘ and then moves with complete nonchalance including Cinderella, Rapunzel, Jack and the Beanstalk, the daughter of Miller, the aforementioned Red Riding Hood.
It was learned recently, also, that the remake of Dumbo will be directed by Tim Burton,
Disney tiene alle fiabe e alla musica. In questo periodo furoreggia ‘Cenerentola’ (di Kenneth Branagh, scenografie di Dante Ferretti, costumi di Sandy Powell, con Lily James, Richard Madden, Cate Blanchett, Helena Bonham-Carter), peraltro preceduta da ‘Frozen Fever’ (spin off del fortunatissimo Frozen) ma non si dovrà attendere molto (2 aprile) per ‘Into the woods’, film di Rob Marshall ispirato al musical di Stephen Sondheim, con testi di James Lapine.
Ambientato nel magico mondo dei fratelli Grimm, il film vede la partecipazione di Johnny Depp nei panni (e nel pelo) del Lupo Cattivo, Meryl Streep in quelli di una strega nonché, in altri ruoli, Emily Blunt (moglie del Mugnaio), Anna Kendrick (Cenerentola) e Chris Pine (un principe birichino). Sembrerebbe inutile scomodare le reminiscenze di Semiotica e quel Propp sulle interpretazioni psicanalitiche di Cappuccetto Rosso ma pare proprio che il film, se non da Propp, prenda le mosse da Bruno Bettelheim e dal suo fondamentale ‘Il mondo incantato’ per poi muoversi, con assoluta nonchalance, tra Cenerentola, Rapunzel, Jack e il fagiolo magico, la figlia del Mugnaio, la citata Cappuccetto Rosso.
Si è saputo da poco, inoltre, che il remake di Dumbo sarà diretto da Tim Burton,

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il Grande e Potente Oz

In Pioltello a preview was released on March 5 (UCI Cinema IMAX theater) but the mere mortals who do not live in the small town near Milan had to wait until today for the arrival of ‘Oz:The Great and Powerful’, the latest effort by Sam Raimi (Spider Man), produced and distributed by Disney.

It was shot in Digital 3D technology, comes at the same time world (for Italy in more than five hundred copies) and is, as can be imagined, a visionary and imaginative restatement of the story of the magician who made credible​​ his own  power through deception and illusions (fortuitously happened in a beautiful kingdom, became the leader pretending to be a powerful sorcerer, so that some political readings are perhaps compatible…).

To be honest, it is a prequel to the famous fairy tale, it tells how Oscar Diggs, self-centered man of questionable morals, because Oz has become, swept away by a tornado while traveling by balloon, he met three witches who had considered the leader quoted in an ancient prophecy to defeat the evil witch.

The path of the yellow brick there will be again, is to be considered, produced by Robert Stromberg of Avatar and Alice in Wonderland; the Dorothy who will pass through it will not have the features of the legendary Judy Garland but of Rachel Weisz, while in the shoes of Oz will be James Franco.

About Franco, it seems that at the beginning the role should go to Johnny Depp and Robert Downey Jr., but something went wrong.

The actor, who had previously worked with Raimi said that he learned a few tricks from a true magician who works in Las Vegas and that he accepted the role because as a child he had read all the fourteen books of L. Frank Baum, which the screenplay fully respects .

A Pioltello è uscito in anteprima il 5 (sala IMAX dell’UCI Cinema) ma i comuni mortali che non abitano nel piccolo centro alle porte di Milano hanno dovuto aspettare fino a oggi per l’arrivo de ‘Il Grande e Potente Oz’, ultima fatica di Sam Raimi (Spider Man), prodotta e distribuita dalla Disney.

È stato girato in tecnologia Digital 3D, esce in contemporanea mondiale (per l’Italia in oltre cinquecento copie) ed è, come intuibile, una riproposizione visionaria e immaginifica della storia del mago che rendeva credibile il proprio potere grazie a inganni e illusioni (capitato fortuitamente in un bellissimo regno, ne diventava il leader facendo credere d’essere un potente stregone, tanto che alcune letture politiche sono forse compatibili).

Per la verità, è un prequel della nota fiaba, racconta di come Oscar Diggs, uomo egoista e dalla dubbia moralità, sia diventato Oz perché, travolto da un tornado mentre viaggiava in mongolfiera, aveva incontrato tre streghe che lo avevano ritenuto il leader citato in un’antica profezia per sconfiggere la strega cattiva.

Il sentiero dei mattoni gialli ci sarà nuovamente, è da ritenere, realizzato dal Robert Stromberg di Alice in Wonderland e Avatar; la Dorothy che lo percorrerà non avrà le fattezze della storica Judy Garland ma di Rachel Weisz, mentre nei panni di Oz ci sarà James Franco.

A proposito di Franco, sembra che all’inizio il ruolo dovesse andare a Johnny Depp e poi a Robert Downey jr ma qualcosa è andato storto. L’attore, che aveva già lavorato con Raimi, ha dichiarato di aver imparato qualche trucco da un mago vero che opera a Las Vegas e di aver accettato il ruolo perché da piccolo aveva letto tutti e quattordici i libri di L. Frank Baum, che la sceneggiatura rispetta a pieno.

 

 

il canto del cigno (3)

Il Lohengrin di Wagner ha rivissuto ieri alla Scala, in una versione che si è fatta sicuramente apprezzare per il dato prettamente musicale ma ha modificato l’ambientazione originale e alcune caratteristiche psicologiche dei personaggi, in primis proprio del protagonista.

L’eroe figlio di Parsifal nasce nei poemi medievali come il prototipo perfetto del cavaliere senza macchia e senza paura ed è lungi dall’avere complessità di tipo psicanalitico o titubanze di sorta. Arriva su un vascello trainato dal cigno che in realtà è il fratello di Elsa vittima di un maleficio e aiuta la fanciulla a difendere la sua verità dai nemici e dalle forze del Male. Qualcuno ha rilevato come una pecca il fatto che la versione di Guth abbia travisato il messaggio aurorale della fiaba, legata al mito del santo Graal. 

Bravissimi, a nostro modesto avviso, il tenore Jonas Kaufmann e soprattutto la soprano Annette Dasch, visionaria e  idealista.

Rileggi, pur su argomenti diverso da questo,  il canto del cigno 

e il canto del cigno (2)

Lohengrin raffigurato nelle vecchie figurine della Liebig
Lohengrin raffigurato nelle vecchie figurine della Liebig

il ritorno di Peter Pan

Oggi alle 20.30, in anteprima mondiale, andrà in onda in simul cast su DeA Kids e Sky3D la prima puntata della serie animata ‘‘Le nuove avventure di Peter Pan” .

Sarebbe un po’ ovvio ricordare il fanciullo che non vuole crescere e che ha sempre fornito ispirazione a tutte le istanze di ritorno all’innocenza e alla spensieratezza, forse il sogno piú magico di ogni adulto.

Questo Peter Pan è tutto nuovo ed in 3 D, con una Wendy all’ultima moda, perfettamente in linea con il look delle ragazze che vivono oggi a Londra.

Dal 2 settembre andranno poi in onda le altre 25 puntate (26, infatti, è lo standard) di una produzione impegnativa, costata dodici milioni di euro, per una coproduzione De Agostini (Italia)- DQ Entertainment (India) -ZDF (Germania)  France3 (Francia) – Disney –  ATV (Turchia).

Colonna sonora italiana Pierdavide Carone, che ha tradotto e interpretato la sigla con lo spirito di chi sa che, con la maturità  «troppo spesso capita che perdi in spontaneità e diventi solenne, un po’ cupo».

La storia scritta da J. M. Barrie centodieci anni or sono sembra sicura garanzia di successo e l’Isola che non c’è farà sempre parte dell’immaginario fiabistico collettivo. Da gennaio, la serie sarà trasmessa anche dalla Rai e, come da legato testamentario, i diritti continueranno a servire per il finanziamento dell’ospedale pediatrico londinese di Great Ormond Street.

Una chicca: durante i loro voli notturni, Wendy, John, Michael e Trilli sorvoleranno una Londra riprodotta fedelmente, con tanto di London Eye.

a mille ne ha, il buon Carlo, di fiabe da narrar…

La fiaba di Cenerentola è tornata in televisione domenica e ieri (nonostante il lutto nazionale).

Per la precisione, è stata trasmessa la versione musicata da Gioacchino Rossini, in tre atti mandati in onda negli stessi orari in cui si svolgono i momenti salienti della fiaba* .

Quarto appuntamento con ‘La via della musica’, ideato e prodotto da Andrea Andermann, il progetto ha vissuto nella suggestiva cornice della “Corona di delizie sabaude” (Palazzo reale, Stupinigi…), per la regia di Carlo Verdone, la cinematografia di Ennio Garnieri, l’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica nazionale della Rai diretta da Gianluigi Gelmetti.

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a mille ne ha, il buon Vespa, di fiabe da narrar…

Paolo Bonolis ha ospitato il direttore Vespa (sic) in una delle recenti puntate di Chi ha incastrato Peter Pan?, anche per promuovere Il cuore e la spada, la sua ultima fatica letteraria (io lo sto leggendo in questi giorni).
L’anno scorso è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo dimostrando, anche in quel caso, grande professionalità.
Nemmeno io ho molto capito, all’epoca, il cucchiaione e il sandalo di un promo rimasto negli annali ma trovo che il conduttore di Porta a porta venga demonizzato troppo spesso (sa difendersi: “Se i giornali fanno il grafico, per quale motivo io non posso avere il plastico?”).
Martedì sera Rai Uno ha trasmesso la storica ‘Cenerentola’ Disney e un promo di ‘Porta a porta’ è comparso verso la mezzanotte, non appena la carrozza della fanciulla, come previsto, è tornata zucca. Siccome la puntata del programma sarebbe stata dedicata ai casi di Sara e Yara, alcuni hanno obiettato che non era il caso di interrompere la programmazione di un film per bambini con tali argomenti.
A parte che Vespa non è entrato nel dettaglio e parlava, anzi, di come proteggere i nostri figli, il mio sospetto è che a infastidirsi siano stati più gli adulti.
I bambini certe cose le sanno e le ascoltano, d’altra parte, durante la messa in onda di qualsiasi telegiornale.
E nessuno si lamenta.

Bruno Vespa nelle eccezionali vesti di cantastorie

Raperonzolo alla riscossa!

Chiomalunga, cuore puro, Rapunzel (da noi Raperonzolo) è l’eroina di una vecchia fiaba della tradizione, messa per iscritto per la prima volta dai fratelli Grimm.
In passato già si era cimentata Barbie, a fare Barbie Raperonzolo. Stavolta invece la principessa rivive grazie alla Disney, per la regia di Nathan Greno e la produzione esecutiva di John Lasseter. (altro…)

Serendippo

Negli Stati Uniti e, da qualche tempo, anche in Italia, si fa un gran parlare della serendippidity.

Secondo il docente con cui sostenni l’esame di psicologia cognitiva quand’ero giovane (Maria Antonietta era già stata ghigliottinata), la serendippidity sarebbe, tra l’altro, il miglior modo possibile per tener lontano l’Alzheimer: tenere il cervello sempre accesso e respirante, costruire percorsi di ragionamento, nutrirsi di stimoli, coltivare interessi, lasciarsi guidare dalle curiosità… Il secondo miglior modo è mangiare molte arance.

La serendippidity trae la sua etimologia dalla fiaba ‘Viaggi e avventure dei tre principi  di Serendippo’, tradotta in italiano da Cristoforo Armeno nel 1548. La fiaba in versione originale potrà essere liberamente rinvenuta, letta, meditata e, con qualche accorgimento, proposta ai fanciulli. Il professore di psicologia citato a inizio post ne conosceva una lectio facilior che, se la memoria non m’inganna, suonava come segue.

L’uomo più saggio della Terra, si sentì in punto di morte e, chiamati al capezzale i tre figli, disse loro che avrebbe lasciato la sua eredità a chi dei tre fosse riuscito a trovare la cosa piú stupefacente che esistesse al mondo.

I tre partirono da casa ma, dopo un anno, si rincontrarono nel deserto. Proseguirono insieme.

Li raggiunse una carovana. Il capo della detta carovana chiese loro se avessero notizie di un cammello passato di recente nei paraggi.

“Sí – disse il primo dei figli – ed era a bordo di un cammello!”

“Sí – aggiunse il secondo – ed era una donna incinta!”

“E il cammello aveva denti cariati!”, concluse il terzo.

“Arrestateli!”, tuonò il capocarovana.

Condotti di fronte al re, i tre seppero dimostrare che non avevano nemmeno visto né il cammello né la donna.

“Io non ho visto la donna, ma qui vicino c’è un’oasi, con delle orme di cammello!”, spiegò il primo.

“Accanto alle orme del cammello ci sono quelle di un essere che può esser sceso dal cammello solo come una donna in gravidanza può fare!”, chiarì il secondo.

“E nell’oasi ci sono foglie brucate in modo discontinuo, come se a brucarle fosse stato un animale con denti cariati!”, concluse il terzo.

Il proprietario del cammello scoppiò a ridere: “Signori, questi non sono tre briganti, ma tre geni!”.

Questa storia non va studiata a memoria ma rivissuta ogni volta nei singoli passaggi logici. Il professore lo consigliava come esercizio e confidava di praticarlo lui stesso ogni notte, prima d’andare a dormire.

Chissà, che non sia davvero un sistema efficace per diventare anche noi… figli di Serendippo!

DarkLight