palinsesti sky e tv8 (2023 – 2024)

Ci stupisce da vent’anni. Ci stupirà anche in futuro…

dal sito sky.it:

È stato presentato oggi il palinsesto di Sky per la stagione 2023/2024, ricchissima di novità e grandi progetti inediti nell’anno in cui celebra i suoi primi venti anni in Italia.
Nell’anno in cui celebra i suoi primi 20 anni in Italia, Sky ha presentato oggi una stagione televisiva ricchissima di novità e grandi progetti inediti. Come sempre lo sguardo è rivolto al futuro, con l’impegno ad innovare, a coltivare e a sviluppare nuovi talenti, per portare nelle case degli italiani la più ampia varietà di contenuti di altissima qualità, con la migliore esperienza di visione possibile. Grandi autori, registi e stelle del cinema, campioni dello sport, talenti italiani e internazionali: saranno loro i protagonisti di questa nuova stagione di Sky. Un’offerta ampia e di qualità, con ambiziose produzioni, titoli inediti e storie che fanno sognare, le serie tv da non perdere con i nuovi Sky Original e gli esclusivi contenuti HBO, tanto cinema italiano e internazionale, gli appuntamenti più attesi e le emozioni del grande sport, l’intrattenimento con gli show di cui tutti parlano, i documentari più appassionanti, l’informazione, l’attualità e molto altro. I contenuti Sky sono sempre disponibili anche su NOW, il servizio in streaming unico nel suo genere che unisce un vastissimo catalogo di serie tv, cinema, intrattenimento e documentari, con titoli originali e prestigiose acquisizioni, il grande sport in diretta e l’informazione.
Serie straniere top e una originale selezione di prodotto nazionale
Nel ricco carnet di proposte in arrivo, innanzitutto, (altro…)

made in Italy: un decreto, un museo della lingua, una serie sulle Lancia

  • È in libreria, per i tipi di Garzanti, l’interessante saggio ‘Gran Teatro Italia’, di Alberto Mattioli. È un viaggio entusiasmante che, dal punto di vista storico, prende le mosse da quel 6 ottobre 1600 in cui, a Firenze, l’‘Euridice’ di Jacopo Peri, composta su libretto di Ottavio Rinuccini, dava il La al recitar cantando (sebbene il primo capolavoro della storia della musica sia considerato l’‘Orfeo’ di Monteverdi, in scena per la prima volta nel 1607). Alla presentazione ufficiale, in Mantova, di questo suo ultimo lavoro, Alberto Mattioli ha ricordato: «L’Opera diventa un architrave dell’ immagine italiana, l’idea dell’ Italia come Paese del Bello e del Buono. In un Paese disunito dove ogni trenta chilometri cambia tutto, dal cibo ai dialetti, il teatro d’opera è uno dei pochi interessi condivisi, comuni, davvero nazionali e anzi nazionalpopolari ma in ogni luogo in maniera un po’ diversa.» Il teatro accoglie tutti: l’aristocrazia nei palchi, la borghesia in platea, il popolo nel loggione; lungi dall’essere un tempio chiuso in se stesso, lo spazio teatrale è stato concepito per passarci la serata, farsi vedere e stare insieme, come dimostrato dall’ampiezza degli spazi comuni, foyer, gallerie, caffè.
  • Oltre a Ferrari, Lamborghini, Fiat, Maserati, anche Lancia è termine fortemente evocativo, foriero di prestigio, tecnologia, made in Italy. Per centosedici anni centosedici, l’azienda automobilistica Lancia ha rappresentato uno dei marchi di spicco dell’italico know how distinguendosi, per esempio, nel rally degli anni Settanta, Ottanta, Novanta. Nel rally, anzi, Lancia è stato il marchio che ha vinto di piú; nato a metà degli anni Sessanta, con pochi soldi e grande voglia di vincere, il Reparto Corse Lancia è la storia di un’eccellenza tutta italiana, che ha portato la piccola Lancia Fulvia Coupé HF a vincere, contro ogni pronostico, il primo Mondiale, nel 1972. Quello che in questa sede, tuttavia, preme sottolineare è che sabato prossimo, 3 giugno, sugli schermi di Sky Documentaries, NOW TV e Sky Sport Uno, arriva ‘Lancia. La leggenda del rally’, una nuova docu-serie, strutturata in tre emozionanti puntate; vi si racconta delle automobili e di chi le ha immaginate, costruite e portate alla vittoria. Il tutto scandito dalle voci dei protagonisti (dirigenti, piloti, progettisti, giornalisti, appassionati) e dal rombo dei motori, ad esempio quello della Stratos, la prima automobile progettata appositamente per i rally.
  • La lingua è parte integrante del made in Italy. Ed è visitabile da oggi, 1° giugno, il “Multi”, il primo museo multimediale e interattivo interamente dedicato allo studio ed al racconto della storia della lingua italiana. Ideato e curato da un gruppo di ricerca coordinato dall’università di Pavia e comprendente le università di Napoli L’Orientale e l’università della Tuscia, realizzato grazie a un progetto finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Fisr 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca), è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature. La struttura si snoda attraverso un atrio introduttivo e sei percorsi tematici interattivi e intuitivi, che rispondono ad altrettante domande fondanti sulla nostra lingua: Com’è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Com’è circolato l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo? Tutti i testi sono disponibili anche in formato audio, tra qualche settimana anche in inglese. Come chiarito da Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi, si tratta di “sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica”. Navigando nel Multi, è ad esempio possibile consultare gli autografi di Dante e Petrarca, il memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria, la prima edizione del Vocabolario della Crusca ad alta definizione, il testo di Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o una tavola di Zerocalcare. La realizzazione del museo è stata affidata allo studio milanese Dotdotdot ed il tutto prende vita a meno di un anno dall’apertura delle prime due sale del MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano, il cui allestimento, nel complesso fiorentino di Santa Maria Novella, dovrebbe concludersi entro la primavera 2024.
  • Con riguardo, poi, al disegno di legge sul Made in Italy, con tanto di indirizzo liceale dedicato, riproduciamo il comunicato stampa del competente ministero, senza entrare, almeno per il momento, nel merito: (altro…)

un grande passo per l’umanità (e per i media!)

aggiornamento 17 luglio: con riguardo alla programmazione di Mediaset, si è ritenuto di fare un’integrazione nel post, quasi alla fine.
Era il 16 luglio 1969. Il dio Apollo, pur nelle inusuali fattezze di modulo spaziale dal numero 11, muoveva per raggiungere la sorella Artemide oppure, ad essere precisi, la manifestazione celeste della medesima Diva triformis che era Artemide in terra, Ecate agl’inferi, Selene in cielo. L’avrebbe raggiunta il 20 luglio successivo e gli esseri umani a bordo della navicella avrebbero scritto la pagina piú importante della storia dell’astronomia. Stasera, quasi a ricordare l’importante cinquantenario, la Luna stessa andrà in eclissi, con un fenomeno pienamente osservabile anche dalla Terra.
E la televisione cosa fa?
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i telepanettoni e i telepandori del 2015

È risaputo, il piccolo schermo, durante le festività natalizie, anche in virtú dell’interruzione del periodo di garanzia, regala piacevoli chicche e gratificanti sorprese. Si ricorda, peraltro, di proteggere l’infanzia (e sempre si potranno rileggere mettete Disney nei vostri cenoni e per grandi e piccini 3). Né, si badi, la categoria di tele- o cine- panettone, associata piú di frequente alle produzioni italiane sul set piuttosto che ad altro, deve essere considerata per forza una diminutio.
Rai 1 fa scendere in campo (altro…)

gli investimenti di Sky (Sport)

L’offerta di Sky a Mediaset per rilevare l’intera Mediaset Premium è stata di un miliardo e cento milioni di euro ma il Biscione, secondo fondi finanziarie, ha rifiutato perché, pur essendo superiore a quanto il Biscione stesso valuta Premium (800 milioni di enterprise value + 100 milioni di cassa), non pagherebbe il fatto di consentire alla filiale italiana di Murdoch di raggiungere il monopolio della tv a pagamento nel nostro Paese né si riesce a valutare quali sarebbero gli effetti a lungo termine di una “super -Sky” sullo sviluppo di Mediaset.

Sembra che non ci siano accordi in vista, nel breve termine, a dispetto dei numerosi abboccamenti che hanno avuto luogo durante la primavera; come detto in passato, sarebbe ipotizzabile una newco che unisca Sky a Premium ma, all’epoca, i vertici hanno lasciato intendere che un tale compromesso interesserebbe più a una realtà che a un’altra. Secondo Barclays, c’è da aspettare il 2016.

Sky, in ogni caso, è piú agguerrita che mai anche a livello di contenuti e la sua offerta sportiva (altro…)

Sotel.tv, torna l’indice di gradimento?

Prende l’avvio oggi, 1° novembre 2013, Sotel.tv, Servizio Opinioni Teleutenti, primo servizio interattivo a rivelare l’indice di gradimento dei telespettatori. Promosso dall’AIART (Associazione Italiana Ascoltatori Radio Televisivi) e dal Club Santa Chiara, in collaborazione con Tecnophone International, Sotel.tv intende ripristinare il concetto di ‘indice di gradimento’, in auge nella televisione degli anni Sessanta e Settanta, poi abbandonato a favore dei dati quantitativi di Auditel.

Il parametro di valutazione, però, sembra ispirato ai social network: prevede la possibilità per il telespettatore di esprimere dei ‘Mi piace‘ e ‘Non mi piace‘ durante la visione dei programmi (sembra ovvio supporre che, una volta espresso il ‘Non mi piace’, il telespettatore stia per cambiare canale).

I telespettatori che vorranno esprimere un giudizio sui programmi in onda potranno chiamare il numero 199.24.24.20 esprimendo un voto da 1 a 5, cliccando alla pagina www.sotel.tv o servirsi di un’apposita applicazione per smartphone e tablet.

Le preferenze saranno raccolte, analizzate e rese pubbliche una volta al mese, andando a integrare o, secondo le ambizioni del comitato scientifico, addirittura a mettere in discussione i responsi dell’Auditel.

Pare che Rai e La 7 abbiamo già espresso pareri positivi, mentre Sky e Mediaset debbano ancora esprimersi. Al momento, Sotel.tv copre le trasmissioni di Rai1, Rai2, Rai3, Canale 5, Italia 1, Rete 4, La 7, Sky Uno, Sky Sport, SkyTG24, MTV, Cielo, TV 2000, Real Time e LaEffe; una campagna pubblicitaria no profit promuoverà l’iniziativa.

Il citato Comitato Scientifico sarà formato dai professori Armando Fumagalli, Paolo Braga e Marco Deriu, docenti rispettivamente di Semiotica; Scrittura per la televisione e il cinema / Etica della comunicazione; Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa / Etica e deontologia dell’informazione all’Università Cattolica di Milano.

Sotel non è, tuttavia, l’unica prospettiva alternativa all’Auditel che si affaccia all’orizzonte dei media; già da qualche tempo, infatti, si analizzano anche i social network, per verificare la presenza ed il peso su Twitter & Co, di programmi e personaggi.

La piattaforma piú avanzata da questo punto di vista è Twitter Tv Rating, messa a punto da Nielsen e Twitter, che mette a disposizione di tutti i dati sull’uso dei social network da parte degli utenti televisivi, in modo che agenzie pubblicitarie, investitori, autori, conduttori e operatori del settore abbiano a disposizione un vero “Twitterometro” e possano conoscere in tempo reale quanto un programma o un divo sia twittato, calibrando di conseguenza decisioni e strategie.

Pare che in Italia Twitter TV Rating, attualmente disponbile negli Stati Uniti su Socialguide.com, possa arrivare nel maggio 2014.

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