va (a) letto

A me fa ridere chi pensa di potersi affermare con espedienti e strategie.

Un professionista affermato una volta ha conosciuto una persona che si è dichiarata a tal punto desiderosa di giacere assieme a lui che tanto ha fatto, tanto ha detto, da riuscirci.

Dopo il rapporto, il detto professionista si è sentito chiedere dalla persona in questione se, in virtú di quanto, l’avrebbe fatta lavorare ad un livello altissimo, al quale normalmente si arriva dopo anni di credibilità conquistata sul campo.

Ha ben saputo rispondere, nel modo che sarà adesso chiarito.

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2014, tutto fuorché noioso

Gli auguri piú belli per il 2014 riguardano la serenità, la prosperità, il futuro materiale,

soprattutto quello spirituale.

Volano alto, per esempio, coloro che augurano un 2014 pieno di tempo;

non il tempo della banalità o del vuoto affaccendarsi

ma il tempo della comprensione, dell’ascolto, del dialogo, della ricoperta dei valori

(il tempo necessario ad accorgersi che un disabile a Roma

sta morendo soffocato da un incendio mentre altri festeggiano).

Qualcuno augura un anno di onestà, una parola che deve tornare nel nostro vocabolario e deve,

anzi, diventare proprio di moda.

Non sarà di sicuro un anno noioso, questo 2014;

un po’ perché in Italia ci si annoia ben di rado,

un po’ perché le effervescenti premesse, in molti ambiti, sembrano di sicuro interesse.

Anche questo blog vuole condividere questi auspici con i propri lettori,

con sincera partecipazione.

Olivetti, il mercato e la visione

La poesia, intesa anche come capacità di vedere il mondo al di là delle piccolezze e delle contingenze, non è una colpa. La capacità visionaria nemmeno. In virtú del genio tradizionalmente insito nel DNA degli italiani, è piú che plausibile, peraltro, che il personal computer sia nato da un’italica idea, cosí come è successo per la pizza, il bel canto, il telefono, la radio ed il Pasquale Curatola’s Blog.

Pare, infatti, sia stata l’azienda eporediese Olivetti, per iniziativa dell’ingegner Pier Giorgio Perotto, a partorire la “Programma 101”, macchina che, per prima, consentiva di inserire dati e ricevere elaborazioni senza essere piú ingombrante e costosa di uno strumento da scrivania. La Olivetti la presentò alla fiera di New York del 1965, riscuotendo grandissimi consensi e meritando titoli che la definivano “il primo computer da scrivania del mondo”; l’azienda di Ivrea divenne dunque la prima produttrice europea di macchine per ufficio, la prima al mondo per macchine da calcolo.

La divisione elettronica dell’Olivetti venne ceduta alla General Electrics nel 1996, con una scelta condivisa dai piú e dai piú giustificata con le difficoltà sempre maggiori nella ricerca.

L’azienda negli anni Sessanta era guidata da quell’Adriano Olivetti che è tornato sul piccolo schermo ieri e lunedí, grazie all’interpretazione di Luca Zingaretti, a prosieguo della tradizione biografica tipica della fiction di Rai 1 e a doveroso omaggio a un visionario decisamente in gamba (i meriti manageriali sono evidenti né erano di minor pregio quelli spirituali e umani di un idealista, filantropo e teorizzatore d’idee politiche innovative).

La miniserie, interpretata anche, tra gli altri, da Francesco Pannofino (Dalmasso, della concorrente Itala), Stefania Rocca e Francesca Cavallin, prodotta dalla Casanova di Luca Barbareschi e diretta da quel Michele Soavi che può vantare, accanto ai meriti artistici, d’essere nipote di Adriano Olivetti, ha fatto segnare ascolti decorosissimi, nell’ordine di 6.117.000 telespettatori nella prima puntata (22.92% di share) e 6.345.000 (24.67%) nella seconda.

Unica nota di tristezza, la salute di Luca Barbareschi; il produttore ha dichiarato di non avere alcunché d’incurabile ma di doversi comunque curare, cancellando al contempo gli impegni teatrali con lo Stabile di Genova (in programma c’era ‘Il discorso del re’) e limitandosi, il prossimo 4 novembre, alla presentazione del film ‘Something Good’, sua piú recente produzione. 

Marcello Dudovich, Olivetti, 1921
Marcello Dudovich, Olivetti, 1921
(grazie a Pittori italiani dell’Ottocento)

la materia obbedisce allo spirito

Nel vangelo, Gesú fu tentato dal Maligno in piú occasioni.

Una volta, durante la peregrinazione nel deserto, il Diavolo lo prese e lo portò su un’altura,

facendogli vedere tutti i domini della terra.

Gli promise di donarglieli, se lui lo avesse adorato.

I teologi si sono chiesti come il Diavolo potesse pensare anche solo lontanamente di poter tentare il figlio di Dio, che,

in quanto tale, era già proprietario del mondo e hanno formulato delle ipotesi.

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miserie e nobiltà

Capire come funzionano il mondo e l’animo umano è inevitabile e necessario.

Avere un nobile cuore e una buona codifica dei valori, però, è sicuramente una cosa importante.

Quando ci si comporta in modo leale e generoso, si sta volando alto

e dovranno essere gli scorretti, semmai, a doversi vergognare della loro meschineria.

Ci hanno ingannato? Peggio per loro!

adidas – Milan Junior Camp

Gli adidas Milan Junior Camp sono un’iniziativa che intende far scoprire ai giovanissimi (ragazze e ragazzi tra i 6 e i 17 anni) la bellezza del calcio, nei suoi aspetti ludici ma anche educativi e valoriali. Ogni anno e in diverse parti del mondo, i Camp consentono ai loro giovani frequentatori di avvicinarsi al gioco del calcio in modo più diretto e consapevole, perfezionandosi e cercando di scoprire quelle che sono le loro effettive potenzialità. In un contesto, si ribadisce, in cui la definizione dei valori rimarrà sempre la chiave di lettura più importante.

È in rete il video ufficiale, in cui Mario Balotelli fa il testimonial dell’iniziativa e una voce fuori campo la illustra, rimandando al sito ufficiale. Lo scorso aprile, si è tenuta la conferenza stampa ufficiale ad Acqui Terme (Alessandria), località nella quale gli adidas Milan Junior Camp avranno luogo quest’estate (per la precisione a giugno). Sono previsti due allenamenti al giorno, momenti di svago e di relax, sotto l’attenta supervisione degli allenatori di AC Milan; i partecipanti, per vivere l’esperienza di un vero “ritiro”, riceveranno il kit adidas Milan Junior Camp.

Erano presenti Franco Baresi, gloria storica del Milan, Francesca Pietra Manager dei Milan Junior Camp e Roberto Ciufoletti Manager di PromoS.

Baresi, testimonial mondiale dell’iniziativa, ha dichiarato:

 “Il successo di questo progetto deriva dalla sua formula unica, che combina divertimento, sport, salute e offre la possibilità ad ognuno dei partecipanti di allenarsi secondo i metodi ufficiali AC Milan. Con quasi 15 anni di esperienza in tutto il mondo, il Milan è oggi leader tra i club professionistici nell’organizzazione di camp per ragazzi. Siamo felici di essere ad Acqui Terme, in questa splendida città.  A tutti i ragazzi che parteciperanno al Camp raccomando il massimo impegno: queste esperienze possono essere importanti occasioni per migliorare le proprie capacità calcistiche, confrontarsi con gli altri e soprattutto per divertirsi e conoscere nuovi amici”.

La stagione 2012 dei Milan Junior Camp ha registrato 6.300 i partecipanti suddivisi tra 190 località di 42 paesi per un totale di 310 settimane di attività. Il Milan, in Italia e nel mondo, dedica ai giovani attività dedicate da oltre quindici anni; oltre ai i MJC, fanno parte di questo discorso anche Milan Scuola Calcio (oltre 120 società e 25.000 ragazzi coinvolti), Milan Park, Milan Cup, Milan School Cup; Milan Academy e Milan Lab Junior.

 (rileggi Milan sullo Stretto)

i valori

I valori sono ciò che è importante per sé; 

  •  i valori umani ci consentono la convivenza con il prossimo (Cortesia, Educazione, Rispetto, Tolleranza);

  •  i valori spirituali ci aiutano a migliorare il nostro mondo interiore e quanto ci sta intorno (Generosità, Amore del Prossimo, Libertà);

  • i valori etici e morali ci guidano nella scelta del Bene (Senso di Giustizia, voglia di Pace, Fraternità, Dignità, Onore, Onestà);

  • i valori culturali conferiscono identità al nostro sapere (Orgoglio nazionale, Consapevolezza culturale);

  • i valori sociali ci fanno sentire accettati dal sistema (Serenità economica, Lavoro, Indipendenza, Autorealizzazione);

  •  i valori professionali caratterizzano l’attività che svolgiamo (Amore del proprio lavoro, Umiltà, Rispetto degli altri professionisti, Sano spirito di Concorrenza, Lealtà).

vivere

Ogni anno in Italia quattro mila persone commettono suicidio, molte per motivi economici.
È sbagliato giudicare le scelte degli altri e non si vuole farlo in questa sede, ma bisogna riflettere sul fatto che il mondo non è fatto solo di materia e la qualità della vita non dipende esclusivamente dal denaro o dall’andamento delle proprie attività.
Ci sono gli affetti, le persone con cui dividiamo i giorni della vita, la dignità che ogni essere umano possiede in modo inalienabile, a prescindere da tutto il resto.

Sono valori importanti.

Athena, la Giustizia e i Cavalieri dello Zodiaco

Il personaggio femminile piú importante nel cartone animato dei Cavalieri dello Zodiaco è Lady Isabel (Saori Kido nella versione originale), reincarnazione della dea Athena.
Per quale motivo la dea greca della sapienza, delle scienze, degli aspetti nobili della guerra, garante delle istituzioni è cosí importante in quel cartone? E nel fumetto dal quale il cartone è ricavato?
La mitologia che si studia sui banchi di scuola può aiutarci fino a un certo punto; il personaggio del cartone animato I Cavalieri dello zodiaco ha sicuramente la capacità di difendere la Giustizia dalla tirannide, proteggere la Ragione dal Caos, guidare gli eroi, come avveniva ai tempi del mito, con Ulisse, Giasone o Bellerofonte.
Certo, Athena è divinità prettamente cosmica, in un contesto nel quale il verbo greco kosmèo significa “mettere in ordine” e nel quale la dea Athena, tra tutte, è la piú ligia e fedele al padre Zeus, supremo garante dell’equilibrio. Potrebbero esserle finanche accostate divinità piú specifiche, quali Temi, Astrea, Nemesi o Dike.
Secondo un mito, fu Athena, però, a donare a Zaleuco, tiranno di Locri, la prima costituzione del mondo occidentale.
Ma la lady Isabel che noi conosciamo anche dei poteri che sfuggono proprio alla lezione filologica del mito; può, ad esempio, restituire agli uomini la serenità del cuore (come fa con Babel, cavaliere d’argento) o ammansire gli animali (come fa con i lupi di Luxor per difendere Sirio o con i corvi di Damian).
Evidentemente, è necessario (altro…)

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