“Si possono ingannare poche persone per molto tempo
oppure molte persone per poco tempo.
Non si possono ingannare molte persone per molto tempo”
Abraham Lincoln
A mio avviso si doveva votare No, come espresso in altre sedi, ed è davvero difficile trattenere l’entusiasmo per il responso delle urne. Non si cambia una delle migliori Costituzioni del mondo con una riforma frettolosa e mal scritta, che avrebbe corroso la sovranità popolare e cristallizzato alcuni poteri piú di quanto già non siano. Né era concepibile che un consigliere regionale, eletto nei modi piú diversi, fosse automaticamente senatore, in sovrapposizione, logistica e di merito, con le sue responsabilità amministrative locali. A voler tacere altro.
Certo, le letture politiche e sociologiche sono possibili.
La strategia piú bieca e subdola, però, è quella di chi tenta d’ingannare il popolo.
PS: anche stavolta i contenuti hanno vinto sulla forma e alcuni strumenti di comunicazione hanno rivelato dei limiti.
Concordo sul “No” e sui “potivi per cui” (e infatti così ho votato)… e nonostante non sono contenta, non vedo in questa doverosa e dovuta vittoria del buon senso e della democrazia nessun motivo per esultare.
O meglio, contenta lo sono perchè quella che ha vinto è la democrazia a dispetto delle troppe cattiverie, mezogne, bufale e paure messe in campo da entrambre le parti.
Esultante no perchè quest’Italia più spaccata che mai a mio avviso non è da festeggiare.
Ora non resta che sperare che “i bambini” la smettano di litigare per chi deve tirare i calci alla palla… ma perchè non ci credo?
Cara, grazie per il commento! La speranza in un mondo migliore non dev’essere mai abbandonata! 🙂