25 aprile in Rai
Per il 25 aprile, anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, ospitiamo anche noi, nel nostro piccolo, le iniziative di programmazione che Mamma Rai ha deciso di prendere per celebrare la ricorrenza. (altro…)
Per il 25 aprile, anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, ospitiamo anche noi, nel nostro piccolo, le iniziative di programmazione che Mamma Rai ha deciso di prendere per celebrare la ricorrenza. (altro…)
Ci capitava di recente d’incontrare, nell’ambito delle peregrinazioni fatte in rete, messer Giulio Cesare Vanini. Incontro tra i piú gratificanti, Giulio Cesare Vanini si è posizionato con sicurezza ai primi posti delle nostre gerarchie, secondo, forse, soltanto a Giordano Bruno quanto a coerenza e amore per la Libertà.
Nel XVII secolo, come si sa, la teologia e la politica andavano di pari passo, in un contesto un cui l’una ratificava, avallava e corroborava l’altra.
Sarà nelle italiche sale dal 5 ottobre prossimo venturo ‘Nata per te’, ultima cinematografica fatica di Fabio Mollo.
È la storia vera di Luca (interpretato da Pierluigi Gigante), cattolico, single, omosessuale, in lotta al tribunale di Napoli per ottenere l’affidamento della piccola Alba, neonata abbandonata in ospedale, affetta dalla sindrome di Down.
Diretto da Fabio Mollo, scritto dal medesimo insieme con Furio Andreotti e Giulia Calenda, prodotto da Cattleya e Bartlebyfilm, ‘Nata per te’ è distribuito in tutta Italia da Vision, in duecento copie. Nel cast, oltre a Pierluigi Gigante (Luca), anche Barbora Bobulova (la giudice), Teresa Saponangelo (l’avvocata), Antonia Truppo (l’infermiera), Iaia Forte (la madre di Luca) e Alessandro Piavani (il compagno di Luca).
Quanto a Luca in carne ed ossa, Luca Trapanese, queste le sue dichiarazioni dopo la presentazione romana del film: (altro…)
Come ogni anno, la festa del 1° maggio è sottolineata dai concerti di Taranto e di Roma.
Il primo, organizzato dall’associazione Liberi e Pensanti, giunge quest’anno alla X edizione e viene cosí presentato:
Con l’avvicinarsi della festa della Liberazione, e a prescindere dalle convinzioni personali, si può riflettere su quanto, di quel periodo, sia stato documentato dalla televisione e dal cinema, anche a livello non professionale.
Esiste, per esempio, una documentazione filmica del momento in cui i gerarchi fascisti Alessandro Pavolini, Francesco Maria Barracu, Nicola Bombacci ecc… furono condotti sul luogo della fucilazione, a Dongo, quel 28 aprile 1945. È un film in in 9,5 millimetri, di cui esiste solo una copia in 16 millimetri conservata dall’Aamod-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, che viene mostrata soltanto adesso grazie alla collaborazione con la Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna.
Sarà pubblicato, con accompagnamento musicale dal vivo di Guglielmo Pagnozzi, venerdí 28 aprile sulla piattaforma homemovies100.it, nell’ambito del progetto Almanacco di HomeMovies100 che, dal 1° gennaio, propone una pellicola al giorno, girata nel corso del Novecento nella medesima data.
Misteriose e intriganti, d’altra parte, le vicende del fil. Girato a livello amatoriale da Luca Schenini, commerciante di legnami appassionato di fotografia e cineamatore, si dice sia stato tolto dalla macchina da uno dei partigiani, abbia preso in parte luce e si sia danneggiato; comunque sviluppato, è stato tenuto nascosto per molti anni, arrivando fino ai giorni nostri nella copia in 16 millimetri, oggi riportata alla luce.
Il 24 e il 25 aprile, inoltre, su homemovies100.it saranno mostrati filmati da diversi scenari della Liberazione, come l’arrivo dei partigiani accolti dalla gente nei dintorni di Parma, l’entrata in città degli americani in Liguria, a Rapallo, e i festeggiamenti collettivi tra balli, danze e sorrisi alla cinepresa.
Da vent’anni Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia raccoglie e salva dall’oblio e dalla distruzione pellicole amatoriali provenienti da tutto il Paese, un patrimonio di alto valore storico, sociale e culturale altrimenti a rischio.
Questo, invece, il filmato ospitato dal sito del Quirinale: (altro…)
Update on January, 9: Iranian director Jafar Panahi, imprisoned last July while protesting against the regime, will be the honorary president of the international jury of Bif&st 2023, which will take place in Bari (Italy) since 24 March to 1 April. “A precise choice by the director of Bif&st, Felice Laudadio – a note reads – in solidarity with the great director who with his masterpieces won countless awards at the Venice, Cannes, Berlin, Locarno, San Sebastian, Tokyo festivals, of which calls for his immediate release from prison, and in support of the Iranian people’s struggle against the vicious regime of the ayatollahs.” (⇐Ansa.it)
“Cate Blanchett, Jason Momoa, Samuel L. Jackson, Jada Pinkett Smith and Bryan Cranston are among more than 50 entertainment industry members publicly supporting calls to end Iran’s execution of protestors, jailed during the country’s 100 days of demonstrations around women’s rights. In a video message conceived, organized and produced by Iranian-American screenwriter Nicole Najafi, director, writer and producer Ana Lily Amirpour, and actress-writer Mozhan Marnò, the collection of entertainers are captured through photos holding signs featuring the hashtag #StopExecutionsinIran. “We stand with the people of Iran in their fight for freedom,” the video reads. “Thousands of protesters have been arrested. Some have already been executed. Many more are in danger. But the world is watching.”
The effort, which encourages viewers to make their own hashtag signs and post photos to their social media, took 10 days to complete, includes 52 Hollywood names and features La Femme’s, “Tu t’en lasses,” the use of which was approved by the band the same day the trio DMed them. Work on the over one-minute video began shortly after the first protestor executions, and sprung, in part, from conversations between Najafi and a Ukrainian organizer and friend coordinating for #ArmUkraineNow. The piece includes a mix of Hollywood talent newly invested in raising awareness and those who have been doing ongoing work around the women-led Iranian protests.
(…) In response, Iranians took to the streets where they have been met with nationwide internet blackouts, social media restrictions, teargassing, water canons, the use of live ammunition and executions, beginning with Mohsen Shekari’s, which the government alleged was tied to a protest-related crime. (As of late December, Human Rights Iran reported around 500 deaths associated with the demonstrations, with thousands more arrested and 100 protestors at risk of execution — sentences and arrests that are ongoing.)
(…) Getting accurate, (altro…)
Sebbene in pochi vi abbiano riflettuto, l’opera teatrale ‘Stato d’assedio’ (L’État de siège) di Albert Camus può ispirare degli spunti incredibilmente interessanti. Il vostro blogger preferito ha avuto modo di conoscerla di recente, grazie ad un laboratorio d’alta formazione, una residenza creativa gestita dal regista Matteo Tarasco, di cui parleremo diffusamente tra qualche tempo. In attesa di piú approfonditi sviluppi, in questa sede ci limitiamo a riportare qualche citazione dal testo di Camus*:
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Ragionare sulla Libertà è sempre opportuno, anche a prescindere dalla storia e dalla “Liberazione” strettamente intesa:
Non è una fata, ed è tutt’altro che ignorante, la regista e produttrice Ma Aient, arrestata il 5 giugno scorso a Yangon e a tutt’oggi rinchiusa nelle carceri del Myanmar. Non è la prima volta che una cosa di questo genere succede, in alcuni Paesi piú che in altri, ed è uno scandalo che la libertà di pensiero non possa ancora essere considerata un diritto inalienabile in tutto il mondo.
L’International Coalition for Filmmakers at Risk (ICFR) e i suoi promotori, la European Film Academy, l’International Documentary Film Festival Amsterdam e il Rotterdam International Film Festival (IFFR), insieme a tanti altri, dal Festival di Cannes a Venezia, da Berlino a Locarno, hanno lanciato un appello per Ma Aeint. Detenuta, oltretutto, “in un luogo segreto”, senza alcuna spiegazione ufficiale! Ai familiari sarebbe stato detto che è stata portata in un luogo segreto per essere interrogata; una sua sorella, residente negli Stati Uniti, ha detto a Variety che a prelevare la regista non sarebbe stata la polizia ma sedicenti “militari”, dei quali nessuno si è ufficialmente qualificato.
LIBERO CINEMA IN LIBERA TERRA 2020, MAFIE, CORRUZIONE E NUOVI DIRITTI SOTTO I RIFLETTORI
Nelle serate del 14, 15 e 16 luglio parte con un nuovo format la 15a edizione del festival. Lo schermo si accende in una piazza virtuale, quella di MYmovies, per dedicare riflessioni e storie ai diritti del nostro nuovo mondo.
E a settembre il viaggio continua.
Il festival di Libero Cinema in Libera Terra, promosso da Cinemovel e Libera, non si ferma e nell’anno della sua quindicesima edizione si rinnova, presentando una nuova formula, nuovo logo e nuova sigla, per tenere accesi i riflettori su mafie e corruzione, azione indispensabile per promuovere la costruzione di un nuovo umanesimo fondato sull’affermazione dei diritti universali.
«A causa della pandemia, non sarà possibile montare gli schermi di Libero Cinema nelle piazze italiane. Le ruote del cine-furgone sono costrette a fermarsi» ─ dichiara Elisabetta Antognoni, presidente di Cinemovel ─ «Le ruote possono essere anche di altra natura e lo spirito che caratterizza il nostro viaggio in questo 2020 è ancora più forte. Le radici del nostro albero delle pellicole si sono infatti rafforzate con un fascio di cavi che entra nel mondo digitale. Anche con le ruote ferme l’impegno di Libero Cinema trasforma questo momento di incertezza in
un’opportunità per viaggiare ancora più lontano».
Diritti al Nuovo Mondo: Libero Cinema Incontra, il nuovo format
Da martedì 14 a giovedì 16 luglio il festival accende lo schermo nella piazza virtuale di MYmovies, media partner del festival, già insieme a Cinemovel Foundation per l’iniziativa Schermi in Classe – #iorestoacasa.
Il 14 luglio, serata di apertura, avrà come protagonista Luigi Ciotti. Al centro del dibattito vi è il tema, oggi quanto mai urgente, della povertà educativa. Le serate del 15 e 16 luglio saranno dedicate all’America Latina e all’Africa, con collegamenti dai due continenti quasi del tutto scomparsi dai “radar” dell’informazione. Nelle tre serate di luglio, prima della proiezione dei film, il Festival (altro…)
Luis Sepúlveda, one of the giants of the 20th Century, the “citizen before than a writer”, the writer who chose literature to “give voice to those who have no voice”, died today in Oviedo, Spain, because of the Coronavirus (COVID -19).
A natural born fighter, arrested twice and sentenced to exile during the dictatorship of Pinochet, enemy of neoliberalism, convinced ecologist, Sepúlveda, who had regained Chilean citizenship in 2017, has been fighting against the insidious and sneaky enemy until the last.
Very famous in Italy as well as in the rest of the world, he saw one of his tales, ‘History of a seagull and a cat who taught her to fly’ (in original ‘Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar’, in Italian ‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare’), changed into a successful animated film by Enzo d’Alò.
As for the rest, hereafter his entire oeuvre*: (altro…)
Egyptian student Patrick Zaky works at the rights group as a gender and human rights researcher, and he is attending a master’s degree in gender studies at the University of Bologna, in Italy. He is currently held in Egypt, he has been tortured, and the entire international community must be aware of the situation, in order that Zaki could get back to the freedom as soon as possible.
A mural by street artist Laika appeared some days ago near to the Egyptian embassy in Rome, showing student Patrick Zaky being comforted by Giulio Regeni, the Italian murdered in Egypt in 2016:
The mural was cleared, and Laika made another one,
in which a weird silhouette seems going to erase it once again…
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