maestri a confronto (20)

  • Aggiornamento: apprendiamo che Tom Cruise farà anche ‘Top Gun 3’. Secondo Hollywood Reporter, ripreso dall’agenzia Ansa, la Paramount vuol riunire Cruise con i piú giovani Miles Teller e Glen Powell, in un film sceneggiato da Ehren Kruger (già co-sceneggiatore di ‘Top Gun 2 – Maverick’) e diretto dallo stesso Joe Kosinski. Secondo le fonti dell’Hollywood Reporter, l’idea era in cantiere da mesi; di pochi giorni fa, tuttavia, l’annuncio di Warner Bros. Discovery di un accordo con Tom Cruise per sviluppare e produrre film e franchise in cui l’attore sarà protagonista. Il quale attore, al momento, sta girando l’ottavo ‘Mission: Impossible’, distribuito da Paramount.
  • Il Nastro dell’Anno per il Documentario è stato assegnato a Mario Martone, autore, nel solo 2023, sia di ‘Laggiú qualcuno mi ama’, dedicato a Massimo Troisi, sia di ‘Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice’, che svela l’arte e la filosofia di un grande fotografo.  Lo ha annunciato il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici, che consegnerà al regista il riconoscimento nel corso della premiazione che si terrà nelle prossime settimane a Roma con Nastri e premi speciali ai vincitori, scelti tra i 55 titoli della selezione ufficiale, fra Cinema del Reale, film su Cinema, Spettacolo, Cultura e quest’anno una cinquina speciale sull’Arte.
  • È invece ‘Rapito’, di Marco Bellocchio, il Miglior Film Italiano dell’anno per il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici; la cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo 23 gennaio, nell’ambito della XXXV edizione del Trieste Film Festival, con questa motivazione: “Uno scontro politico, una guerra di religione, un dramma psicanalitico calato nel corpo e nella mente di un protagonista che all’inizio ha solo sei anni. Nella conversione forzata di Edgardo Mortara, piccolo ebreo rapito dal Vaticano nel 1857, Marco Bellocchio ritrova le radici del suo lungo percorso cinematografico con l’impeto degli esordi e la maturità del maestro. Rievocando in tutta la sua potenza e la sua ambiguità morale una sorta di “caso Dreyfus” ante litteram, e tutto italiano, che all’epoca ebbe risonanza mondiale. La consacrazione di un autore che non finisce di stupire”. Come si ricorderà, ‘Rapito’ è la storia vera di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.
  • Sarà dedicato a Francesco Nuti, attore, regista, sceneggiatore e cantautore pratese scomparso lo scorso giugno, il teatro di Manifatture Digitali Cinema, in quella Prato che gli diede i natali; durante la cerimonia d’inaugurazione, che si terrà giovedí prossimo, 18 gennaio, sarà anche proiettato un video realizzato dal Comune di Prato che ripercorrerà la lunga carriera cinematografica, musicale e artistica di “Cecco da Narnali”. In omaggio a Nuti, l’assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con il cinema Eden, ha anche organizzato la minirassegna “Francesco e il cinema”, con la proiezione il 15 gennaio di ‘Stregati’, il 22 gennaio de ‘Il Signor Quindicipalle’, con ingresso gratuito e senza prenotazione.
  • Sarà dedicata a Marlon Brando la grande retrospettiva del prossimo Torino Film Festival, il XLII, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 22 al 30 novembre 2024, diretto per la prima volta da Giulio Base.
  • Last but not least, sarà dedicata a Gesú di Nazareth la prossima fatica di Martin Scorsese. Il dichiarato intento è quello di “eliminare la negatività associata con la religione organizzata”, “per esplorarne i princípi” ma “non per fare proseliti”: “in questo momento la parola religione crea indignazione perché per molti versi la religione ha fallito. Questo non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato”. Durerà soltanto ottanta minuti, rispetto alle tre ore di altri capolavori, e muoverà da quanto scritto da Shūsaku Endō nel suo ‘Una vita di Gesú’ (del medesimo scrittore anche ‘Silenzio’, già cinematograficamente trasposto dallo stesso Scorsese); lo spunto, come ha spiegato lo stesso Scorsese al Los Angeles Times, è stata l’udienza in Vaticano con papa Francesco dopo il debutto di ‘Killers of the Flower Moon’: «Ho risposto all’appello del Papa al mondo dell’arte nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo un copione per un film su Gesú», aveva detto il regista alla rivista gesuita La Civiltà Cattolica. Scorsese ha scritto la sceneggiatura con l’aiuto del critico e cineasta Kent Jones; il film sarà ambientato quasi completamente nel presente ma senza vincolarsi ad un particolare contesto, dovrà essere un film senza tempo. Le riprese dovrebbero cominciare nel corso dell’anno e ci candidiamo senza indugio alcuno.

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