libertà a confronto (2)

Ho scelto di fare l’attore proprio per essere libero di scegliere

Alessandro Preziosi a TvZoom

  • Alessandro Preziosi è stato libero di scegliere il ruolo del giudice Marco Lo Bianco nel film tv ‘Liberi di scegliere’, di Giacomo Campiotti, in onda su Rai 1 il 22 gennaio. Si perdoni l’antanaclasi. È, il Lo Bianco personificazione di Roberto di Bella, oggi presidente del tribunale dei minori di Reggio Calabria, magistrato tra i piú seri, ideatore della lodevole strategia di togliere i figli alle famiglie mafiose per darli in affido ed educarli alla legalità; Preziosi ha dichiarato d’aver accettato il ruolo perché “bisogna far capire soprattutto alle nuove generazioni di questo Paese che il male ha i giorni contati. Questo tipo di fiction ha l’obiettivo anche di parlare in maniera non retorica a chi ritiene di essere spacciato che fa in tempo a cambiare direzione. Ai ragazzi che vivono in famiglie e contesti criminali è tolta la possibilità di scegliere ciò che vogliono essere, vinti dalla predestinazione, ma non è sempre cosí. Mi ha convinto a girare il fatto che parlasse anche alla mia coscienza”. 
    Il film è scritto e sceneggiato da Monica Zapelli, Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, coproduzione Bibi film tv-Rai Fiction, prodotta da Angelo Barbagallo; nel cast Nicole Grimaudo, Carmine Buschini, Federica Sabatini, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Vincenzo Palazzo e con la partecipazione di Francesco Colella.
    Se nel tuo lavoro sei un professionista determinato, intorno a te avrai un riscontro importante”, è la conclusione di Preziosi.
  • Freccero comincia a fare sul serio e dedicherà la prima serata di Rai 2 ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana: Adriano Celentano, Beppe Grillo, Roberto Benigni, Gianfranco Funari, Enzo Tortora. ‘C’è Grillo’, ad esempio, è programmato per il 28 gennaio, ovviamente in prima serata.
  • Quanto al testé citato Celentano, non so se avete saputo, se avete notato i promo, ma il tanto sospirato ‘Adrian’ andrà finalmente in onda lunedí 21 e martedí 22 gennaio 2019, su Canale 5. Le puntate saranno nove e non è questa la sede per riprendere le indiscrezioni delle ultime ore né riepilogare la complessa genesi del kolossal, peraltro trattata in questo blog in maniera analitica. Basterà ricordare che ‘Adrian’ è stato concepito e scritto da Celentano stesso, prodotto dal Clan Celentano, disegnato da Milo Manara, musicato da Nicola Piovani, supervisionato da Vincenzo Cerami e da alcuni giovani sceneggiatori della scuola Holden di Baricco. Un progetto ambizioso, che ha visto al lavoro piú di mille animatori, un’équipe di centinaia di tecnici, professionisti della scrittura, del disegno, del suono, della musica e della recitazione. Il protagonista è l’orologiaio Adrian, “italiano, 1,77, occhi castani, sguardo attento, bocca ripida, segni particolari: nessuno”, che vive “in via Gluck” ed è convinto che “non è con la violenza che si mettono a posto le cose del mondo”; accanto a lui Gilda, nelle sembianze di una Claudia Mori giovanissima e procace; la storia è ambientata nel futuro dove Adrian, mosso da ideali di Libertà e Bellezza, combatterà un Potere corrotto, che vuol sottomettere e omologare il popolo con l’inganno. Trattate, peraltro, le tematiche dell’ambiente, della politica, del consumismo sfrenato e dell’impegno a combattere la violenza sulle donne. Il cartone animato dovrebbe essere il cuore di uno spettacolo in onda in diretta dal teatro Camploy di Verona; nel contratto stipulato da Celentano e Mediaset, è tuttavia previsto che lo spettacolo possa non farsi, a prescindere dalla messa in onda del cartone, garantita; negli ultimi giorni, si sono alternate indiscrezioni di tutti i tipi. Mentre scriviamo, la realizzazione dello spettacolo si dà per scontata. La colonna sonora della serie ‘Adrian’, con la musica composta da Nicola Piovani e altre canzoni di Celentano, sarà disponibile da venerdí 25 gennaio in un doppio cd e triplo vinile prodotto da Clan Celentano, con distribuzione Universal Music Italia). Nel cofanetto ci sarà anche un piccolo volume disegnato da Milo Manara.
  • Anche gli aquiloni sono un bel simbolo di Libertà. Oltre all’importanza di uno di loro ne ‘il ritorno di Mary Poppins’, che tutti abbiamo gustato al cinema nelle scorse settimane, ci va di trattare ‘L’Aquilone’ quale centro per ragazzi disabili di Mondavio (Pesaro Urbino), entro le cui mura nasce il progetto di ‘Fuori centro’, film scritto e diretto da Sandro Fabiani e realizzato con gli utenti della struttura, che decidono di organizzare una fuga perché ognuno vuol realizzare il proprio sogno ed essere padrone del proprio destino.
  • Mia in fundo, è opportuno ricordare che il film biografico di Rai Fiction ‘Io sono Mia’, di Riccardo Donna, dedicato a Mia Martini, dopo essere stato proiettato in quasi trecento sale cinematografiche il 14-15-16 gennaio, andrà in onda anche in televisione, su Rai1, dopo il festival di Sanremo. La Martini è interpretata da Serena Rossi. Il regista, Riccardo Donna, ha dichiarato che il film “è solo un piccolo modo per chiederle scusa” perché “tutti noi del mondo dello spettacolo non abbiamo fatto abbastanza per impedire ciò che le stava accadendo”.

Una risposta a “libertà a confronto (2)”

  1. Dalle pagine del suo profilo Facebook, l’illustratore Milo Manara cosí si è espresso:
    (28/01/2019) “In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian – per la quale sento parlare di ‘Disegni di Milo Manara’ (o addirittura di ‘graphic novel di Milo Manara’…) – credo di dover fare alcune precisazioni. Nel lontano 2009, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D’Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell’incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie. Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell’animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito. Sono di ritorno dal Festival di Angoulème, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l’omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po’ di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all’estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l’attenzione“.

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