Sebbene in pochi vi stiano riflettendo, quarant’anni fa nasceva, tra le altre cose, anche Rai Televideo, testata che, giustapposta alla normale visione del televisore con le opportune tecnologie, consentiva (e consente ancora oggi, nell’era di internet e delle app) di fruire di contenuti aggiuntivi quali, ad esempio, i sottotitoli (alla famosa pagina 777 per l’italiano, 778 per l’inglese).
Chi scrive non ha alcun timore, d’altra parte, ad ammettere una marachella che faceva da fanciullo, quella di lasciare il televideo attivo, magari nella modalità di sovrapposizione, a parenti anziani che, poco usi alle tecnologie, venivano impossibilitati alla fruizione completa dei loro programmi preferiti.
Men che mai gli risulta difficile ricordare che le pagine 530 e seguenti, quelle con i dati dell’ascolto televisivo, hanno costituito uno dei suoi primi manuali d’avvicinamento allo studio dei mezzi di comunicazione di massa.
Neanche a dirlo, Rai News 24 e Rai Pubblica Utilità hanno
previsto una serie d’iniziative:
- la pagina 428 di Televideo ripercorre la storia della testata con materiali di repertorio e contenuti dedicati, sul sito Televideo.it e sui profili social;
- chi avesse aneddoti interessanti quanto i nostri può finanche inviarli a mamma Rai, profittando dell’indirizzo di posta elettronica [email protected], raccontando “Il mio Televideo”;
- a questo indirizzo, infine, una serie di contenuti speciali e commemorativi: https://www.televideo.rai.it/televideo/pub/pagina.jsp?p=100&s=1&r=Nazionale&idmenumain=2