festival a confronto (102)

Il programma dell’LXXX Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è stato presentato da poche ore e vi rifletteremo a fine post. Tenteremo, nondimeno, di gettare un affresco anche su altre rassegne, al via in questi giorni.

  • Comincerà venerdí prossimo, 28 luglio, per concludersi il 22 agosto, la XXXIX edizione del Festival internazionale di mezza estate di Tagliacozzo, sotto la direzione artistica di Jacopo Sipari da Pescasseroli. Consterà di ben venticinque appuntamenti, tra musica, teatro, presentazioni di libri, una mostra e, sí, perché no, anche del buon cinema. Previsti omaggi e serate dedicate a Michael Jackson, Luigi Tenco e Maria Callas; tra gli ospiti di questa edizione: Roberto Vecchioni (12 agosto), Raphael Gualazzi (13 agosto), Loredana Berté (14 agosto), Massimo Ranieri (16 agosto), Rocco Papaleo (19 agosto), Antonello Venditti e Francesco De Gregori (21 agosto).
  • Vivrà invece in Umbria, in quel di Narni, dal 31 luglio al 5 agosto, la XXIX edizione di ‘Narni. Le vie del cinema’, rassegna di cinema restaurato, diretta da Giuliano Montaldo e Alberto Crespi. Organizzata dal Comune di Narni, con la collaborazione della Fondazione centro sperimentale di cinematografia – cineteca nazionale e con la scuola internazionale di Comics di Roma, la kermesse propone anche quest’anno classici del cinema italiano restaurati dal Centro sperimentale di cinematografia – cineteca nazionale e dalla cineteca di Bologna. Ecco alcuni titoli: il cortometraggio ‘L’avventura di un soldato’, di Nino Manfredi; ‘Renzo e Luciana’, uno degli episodi del film ‘Boccaccio 70’, di Monicelli; ‘Il ladro di bambini’, (1992), presentato dal regista Gianni Amelio; il thriller ‘Milano calibro 9’ (Fernando Di Leo, 1972) e le commedie ‘La voglia matta’ (Luciano Salce, 1970), ‘Sogni d’oro’ (Nanni Moretti, 1981) e ‘Teresa la ladra’ (Carlo Di Palma, 1973) per rendere omaggio alla grande Monica Vitti.
  • Il LXXVI Festival di Locarno comincerà il 2 agosto ma avrà una serata di “prefestival” il 31 luglio, alle 21.15, con la proiezione della commedia d’animazione ‘Linda veut du poulet’, di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, già trionfatrice ad Annecy 2023. Il festival vero e proprio (2 – 12 agosto) sarà invece inaugurato da un film muto, ‘The Lodger’, di Alfred Hicthcock, accompagnato dalla musica dal vivo dell’Orchestra della Svizzera Italiana, su spartiti scritti all’epoca da Neil Brand. Immediatamente successiva alla chiusura di Locarno 76, sarà invece la proiezione del film per famiglie presentato dal Gruppo genitori locarnese: ‘Il lupo e il leone’ (2021) di Gilles de Maistre, il 13 agosto alle 21.15. Due i film italiani in concorso, ‘Rossosperanza’, di Annarita Zambrano, e ‘Patagonia’, opera prima di Simone Bozzelli, già autore di corti e di video per i Måneskin e la stella emergente dell’alt-pop europeo, Karin Ann. In gara per il Pardo d’oro, fra gli altri, anche il Leone d’oro 2016 Lav Diaz con ‘Essential truths of the lake’, Quentin Dupieux con Yannick e Sofia Exarchou con ‘Animal’. Fra i grandi protagonisti di quest’anno Harmony Korine (‘Spring Breakers’) al quale andrà il Pardo d’onore, il montatore italiano vincitore di due Oscar, Pietro Scalia (‘Vision Award’) e Tsai Ming-Liang (‘Pardo alla carriera’). Ci sarà anche Cate Blanchett, nelle vesti di produttrice esecutiva di ‘Shayda’, l’opera prima di Noora Niasari, film di chiusura in Piazza Grande. Fra gli altri titoli per la piazza capace di accogliere 8000 spettatori anche ‘The Old Oak’, di Ken Loach e gli italiani ‘La bella estate’, di Laura Luchetti, tratto dall’omonimo romanzo di Pavese e ‘Non sono quello che sono’, di Edoardo Leo, rilettura dell’Otello di Shakespeare. Sito: www.locarnofestival.ch
  • Dal 31 luglio al 4 agosto un altro interessante appuntamento è quello di “Filmare Festival: i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente”; è promosso dall’Associazione culturale “Calabriartes” di Enzo De Carlo e dalla “DRB” di Beniamino Chiappetta ed ha il sostegno della Regione Calabria – Fondazione Calabria Film Commission e si avvale del “patrocinio” di Rai Calabria e del “riconoscimento” del Ministero della Cultura – Direzione generale Cinema ed audiovisivo; per le attività culturali sulle tematiche ambientali è stata siglata la preziosa collaborazione con l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) – del Ministero della Transizione Ecologica che realizzerà un focus su “Italia in Classe A” la campagna di formazione e informazione sull’efficienza energetica promossa anche da Confapi Calabria. “Filmare Festival: i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente” ha lo scopo di promuovere cortometraggi, documentari e video-clip che raccontano ed interpretano il mare e la tutela dell’ambiente con tutte le tematiche ad essi correlate; gli eventi, condotti da Francesca Russo, si svolgeranno a Scalea, Soverato, Laghi di Sibari, Cariati e si concluderanno con la consegna dei Premi Filmare 2023 a Sangineto, anche quest’anno sede della serata finale. In cinque giornate dal 31 Luglio al 4 Agosto le proiezioni dei corti saranno integrate da masterclass e stage per i giovani registi e filmmakers (in collaborazione con la Scirocco Film Academy) e da workshop, focus e dibattiti sulla Promozione dei Territorio attraverso le produzioni audiovisive per promuovere e valorizzare le identità territoriali e consolidare la cultura del mare e dell’ambiente, con l’importante presenza del FLAG “La Perla del Tirreno”, dell’UNPLI Calabria e del GAL “Riviera dei Cedri”. Di rilievo gli ospiti artistici delle varie serate del Festival: Saverio Vallone, Alessio Boni, Francesco Montanari ed Eleonora Giorgi ed altri rappresentanti del mondo del cinema e delle produzioni audiovisive. “Filmare Festival: i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente” (FMF) ha la Direzione artistica di Francesca Piggianelli.
  • Concerto di Russell Crowe a parte, tutti hanno sentito parlare della XX edizione del Magna Graecia Film Festival, in quel di Catanzaro dal 29 luglio al 5 agosto, nell’area dell’Arena Porto. Sarà Claudia Lagona, a tutti nota come Levante, ad aprire i giochi, Ivana Lotito (‘Terra ribelle’, ‘Il restauratore’, ‘Ultimo’, ‘Squadra antimafia’, ‘Gomorra’, ‘Sei donne’) a far da madrina. Tra gli ospiti Sergio Castellitto, Matteo Garrone, Susan Sarandon.
  • Dal 28 luglio al 6 agosto 2023 c’è anche la XXVI edizione del Bobbio Film Festival, con un nutrito parterre di ospiti, quali Gianni Amelio, i Manetti Bros, Rocco Papaleo, Ivano De Matteo, Edoardo Leo, Michele Placido, Paolo Cognetti, Filippo Timi. Tanti ospiti per tanti incontri, programmati subito dopo il film, con la moderazione del critico cinematografico Enrico Magrelli e l’intervento di Marco Bellocchio, che sarà presente a tutte le serate. Il Festival apre il 28 luglio con ‘Un omaggio’ a Piergiorgio Bellocchio, frammento cinematografico inedito con il quale Marco Bellocchio desidera ricordare il fratello Piergiorgio, critico letterario e scrittore, a un anno dalla scomparsa. Il programma vero e proprio entra poi nel vivo con la proiezione dell’ultimo lavoro di Gianni Amelio, ‘Il signore delle formiche’. Il 29 luglio sarà invece il turno di ‘Diabolik! Ginko all’attacco’ dei Manetti Bros. Domenica 30 è il momento di ‘Mia’ di Ivano De Matteo mentre lunedí 31 luglio tocca a ‘Margini’ di Nicolò Falsetti. Agosto si apre con ‘Scordato’ di Rocco Papaleo mentre mercoledí 2 tocca a ‘Le otto montagne’ di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Paolo Cognetti (vincitore del Premio Strega), Premio della Giuria a Cannes nel 2022 e miglior film ai David 2023, ospiti saranno Paolo Cognetti e Filippo Timi. Il 3 agosto spazio a ‘Orlando’ di Daniele Vicari, mentre il 4 è il turno de ‘L’ombra di ‘Caravaggio’, di Michele Placido. Sabato 5 agosto il Festival ospita ‘Rapito’, il pluripremiato film di Marco Bellocchio, mentre domenica 6 agosto la cerimonia di chiusura, oltre alla premiazione del vincitore, prevede la proiezione de ‘Il Grande dittatore’, di Charlie Chaplin.
  • Si svolgerà a partire da oggi, 26 luglio, fino al 30, sull’isola La Maddalena, la XX edizione del festival La Valigia dell’Attore, il tradizionale appuntamento intitolato alla memoria di Gian Maria Volonté, ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Quasar. Il primo appuntamento di questo ventennale, oggi, 26 luglio, alle 21,15, presso la Fortezza de I Colmi, è con una performance teatrale divenuta un classico: “Mumble Mumble, Confessioni di un orfano d’arte”: Emanuele Salce, figlio naturale di Luciano ed acquisito di Vittorio Gassman, omaggerà la memoria dei suoi due padri, attraverso una pièce autobiografica narrata dietro le quinte di un palcoscenico. Domani, giovedí 27, Ficarra e Picone riceveranno il Premio Gian Maria Volonté dedicato all’eccellenza artistica, per la loro interpretazione nel film ‘La stranezza’, di Roberto Andò, che sarà riproposto al pubblico. Il giorno seguente, venerdí 28, avrà luogo la presentazione delle allieve e degli allievi del XIII ValigiaLab, il laboratorio d’alta formazione sulle tecniche di recitazione che si terrà sull’isola di Caprera dal 31 luglio al 6 agosto e che avrà come tutor l’attrice Donatella Finocchiaro, in collaborazione con Greta Vincenza Caponnetto. La serata continuerà con l’omaggio a Francesco (Citto) Maselli e a Gian Maria Volonté con la moglie di Maselli, Stefania Brai, e con la proiezione del film ‘Il sospetto’, che segnò il loro incontro artistico, umano e intellettuale, opera co-sceneggiata da Maselli con Franco Solinas. La mattina di sabato 29 luglio sarà invece dedicata ad un’icona della produzione cinematografica. Il regista Andrea Bettinetti presenterà il documentario “Marina Cicogna. La vita e tutto il resto”, scritto con Alejandro de la Fuente ed Elena Stancanelli, prodotto da Riccardo Biadene per Kama Productions, con Luce Cinecittà e Femme Endormie: un viaggio intimo di Marina Cicogna – primo premio Oscar vinto da una donna come produttrice di ‘Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto’ del 1970 e David di Donatello alla Carriera 2023 – arricchito da preziose interviste agli amici piú cari. In serata la consegna del Premio Gian Maria Volonté all’eccellenza artistica a Filippo Timi, interprete, con Luca Marinelli e Alessandro Borghi, di uno dei film piú premiati dell’anno, ‘Le otto montagne’, di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, in visione a seguire. Timi chiuderà il festival la mattina del 30 luglio in un incontro aperto al pubblico, nell’ambito del quale ripercorrerà, con l’ausilio di contributi audiovisivi, i punti salienti della sua carriera d’attore. Le serate sono presentate e gli incontri sono curati da Boris Sollazzo, Fabio Ferzetti, Fabrizio Deriu. La sigla della manifestazione è a cura di Santo Acciaro. Il festival La Valigia dell’Attore 2023 è una manifestazione realizzata grazie al contributo di: MiC (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Regione Autonoma della Sardegna, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Fondazione di Sardegna, Nuovo Imaie, Scuola d’Arte Cinematografia Gian Maria Volonté. Realizzata in collaborazione con Cinecittà, Surf/Film. Partner: Radio Popolare Network, RB Casting, Taxi Drivers, Delcomar, Murphy, Cantina Oliena, Europcar, Piero Mancini. Sito: www.lavaligiadellattore.com
  • Che, in tempi di scioperi e agitazioni, si debba fare di necessità virtú a Venezia non sembra proprio. Ci sarà (e sia!) qualche star internazionale in meno ma ci saranno i registi, ed il programma di questa LXXX edizione, d’altra parte, è dei piú interessanti. 

    L’immagine del manifesto ufficiale, firmata per il sesto anno consecutivo da Lorenzo Mattotti, è quella di un’automobile in corsa, metafora di un cinema che corre verso un luminoso futuro. Quanto al Leone d’oro, in gara ventitré titoli ventitré, tra cui ‘Dogma’, di Luc Besson; ‘Maestro’, seconda regia dell’attore Bradley Cooper, dedicata al compositore Bernstein; ‘Priscilla’, di Sofia Coppola, sulla storia vera della moglie di Elvis Presley; ‘The Killer’, il nuovo thriller di David Fincher, con Michael Fassbender; ‘Poor Things’, di Yorgos Lantimos, con Emma Stone nel ruolo di un Frankenstein al femminile, oltremodo vorace dal punto di vista sessuale; ‘El Conde’, di Pablo Larraín, con un Pinochet vampiro; ‘Ferrari’, di Michael Mann, con Adam Driver e Penélope Cruz.

Degni di particolare attenzione sembrano ‘Coup de chance’, di Woody Allen, ‘The Palace’, di Roman Polanski, ‘L’ordine del tempo’, di Liliana Cavani, tuttavia Fuori Concorso. La signora Cavani sarà peraltro insignita del Leone d’oro alla carriera, e celebrata con la proiezione della sua prima regia, ‘Incontro di notte’. ‘Challengers’, il film di Luca Guadagnino precedentemente annunciato come film d’apertura, non parteciperà alla Mostra in seguito alle decisioni assunte dalla produzione.

Sei gli italiani in concorso: il film d’apertura, ‘Comandante’, di Edoardo De Angelis’, con Pierfrancesco Favino; ‘Io Capitano’, di Matteo Garrone; ‘Finalmente l’alba’, di Saverio Costanzo; ‘Enea’, opera seconda di Pietro Castellitto, anche protagonista insieme a Benedetta Porcaroli; ‘Lubo’, di Giorgio Diritti; ‘Adagio’, di Stefano Sollima ancora con Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea e altri.

Due i film italiani in concorso ad Orizzonti: ‘Invelle’, film d’animazione, primo lungometraggio di Simone Massi, e ‘Una sterminata domenica’, di Alain Parroni. A Orizzonti Extra anche, unico film italiano, l’opera prima dell’attrice Micaela Ramazzotti, ‘Felicità’.

Quanto alla XXXVIII Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, l’unico film italiano è ‘About Last Year’, opera prima di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova. I colori della Germania saranno difesi da Julia Fuhr Mann, con il suo ‘Life is not a competition’, con un gruppo di atleti queer che entra nello Stadio Olimpico di Atene con l’intenzione di onorare coloro che sono sempre stati esclusi dal podio dei vincitori. Un po’ di Germania, tuttavia, c’è anche in ‘Malqueridas’, di Tana Gilbert, nella misura in cui il film è una coproduzione tedesco-cilena; è il racconto delle detenute nelle carceri cilene, attraverso le immagini girate da loro stesse con i cellulari vietati.

La Giuria internazionale del concorso “Venezia 80” sarà presieduta da Damien Chazelle, quella di “Orizzonti” da Jonas Carpignano, Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” da Alice Diop.

Andrea Pallaoro, regista e sceneggiatore (‘Medeas’, ‘Hannah’, ‘Monica’), presiederà la giuria composta da studenti di cinema che, per il decimo anno, assegnerà il Premio Venezia Classici al miglior film restaurato. La giuria, con 24 studenti, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, potrà altresí premiare il miglior documentario sul cinema presentato all’interno della sezione. Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. Si comincerà con un tributo a Gina Lollobrigida, di cui saranno riproposti ‘La provinciale’, di Mario Soldati, e ‘Portrait of Gina’, di Orson Welles. Altri omaggi saranno riconosciuti a Ruggero Deodato, scomparso lo scorso dicembre, con il restauro di ‘Ultimo mondo cannibale’, a Carlos Saura (‘La caccia’, premiato al Festival di Berlino del 1965), ad Anna Magnani, nel cinquantenario della scomparsa (‘Bellissima’, di Luchino Visconti, restaurato in 4K), a Yasujirō Ozu (‘C’era un padre’, 1942).

Non solo restaurati, ma anche rivisti dagli stessi autori in veri e propri Director’s Cut, sono ‘Un sogno lungo un giorno’ di Francis Ford Coppola, e ‘Profundo Carmesí’ di Arturo Ripstein, mentre sarà presentato in versione integrale ‘Andrej Rublëv’, di Andrej Tarkovskij, censurata prima della sua uscita e mai vista prima d’ora.

Il 2023 è anche l’anno dei centenari di Warner Bros. e Disney; per celebrarli entrambi, a cinquant’anni dalla sua realizzazione, ritorna in versione restaurata ‘L’esorcista’, di William Friedkin. Torna anche, in misura forse piú rassicurante, ‘Rondine senza nido’, di Allan Dwan, con Shirley Temple.

IL PROGRAMMA
SLIKE IZ ŽIVOTA UDARNIKA (LIFE OF A SHOCK FORCE WORKER)
di BAHRUDIN BATO ČENGIĆ (Jugoslavia, 1972, 78’, colore / B/N)
restauro: Slovenska kinoteka / Filmski centar Sarajevo / Hrvatski državi arhiv – Hrvatska kinoteka / Ōsterreichisches Filmmuseum col supporto di EU Creative Europe Medie Programme / ACE – Association des Cinémathèques Européennes / Ministrstvo za kulturo Republike Slovenije
ULTIMO MONDO CANNIBALE – Proiezione di mezzanotte
di RUGGERO DEODATO (Italia, 1977, 90’, colore)
restauro: Minerva Pictures
REBECCA OF SUNNYBROOK FARM (RONDINE SENZA NIDO)
di ALLAN DWAN (USA, 1938, 81’, B/N)
restauro: Walt Disney Studios / The Film Foundation
ONE FROM THE HEART: REPRISE (UN SOGNO LUNGO UN GIORNO)
di FRANCIS FORD COPPOLA (USA, 1982, 95’, colore)
restauro: American Zoetrope
THE EXORCIST (L’ESORCISTA)
di WILLIAM FRIEDKIN (USA, 1973, 132’, colore)
restauro: Warner Bros.
KING & COUNTRY (PER IL RE E PER LA PATRIA)
di JOSEPH LOSEY (UK, 1964, 88’, B/N)
restauro: StudioCanal
DAYS OF HEAVEN
di TERRENCE MALICK (USA, 1978, 94’, colore)
restauro: Criterion / Paramount
SAAZ DAHANI (HARMONICA)
di AMIR NADERI (Iran, 1973, 76’, colore)
restauro: Institute for the Intellectual Development of Children and Young adults – KANOON / Roashana Laboratory
CHICHI ARIKI (C’ERA UN PADRE)
di YASUJIRO OZU (Giappone, 1942, 92’, B/N)
restauro: Shochiku / National Film Archive of Japan
TINI ZABUTYKH PREDKIV (LE OMBRE DEGLI AVI DIMENTICATI)
di SERGEI PARAJANOV (Ucraina, 1965, 99’, colore / B/N)
restauro: Oleksandr Dovzhenko National Film Studio
PROFUNDO CARMESÍ – Director’s Cut
di ARTURO RIPSTEIN (Messico, Spagna, Francia, 2023, 136’, colore)
restauro: Alebrije Producciones / Wanda Films
THE WORKING GIRLS
di STEPHANIE ROTHMAN (USA, 1974, 80’, colore)
restauro: The Museum of Modern Art, New York
LA CAZA (LA CACCIA)
di CARLOS SAURA (Spagna, 1966, 87’, B/N)
restauro: Video Mercury Films
LA PROVINCIALE
di MARIO SOLDATI (Italia, 1953, 113’, B/N)
restauro: CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Compass Film
OHIKKOSHI (MOVING)
di SHINJI SÔMAI (Giappone, 1993, 124’, colore)
restauro: Yomiuri Telecasting Corporation
ANDREJ RUBLEV – Director’s Cut
di ANDREJ TARKOVSKIJ (URSS, 1966, 191’, colore / B/N)
restauro: Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij in collaborazione con Coevolutions e Cloudpost
LES CRÉATURES (LE CREATURE)
di AGNÈS VARDA (Francia, 1965, 94’, colore / B/N)
restauro: Ciné Tamaris / CNC con il supporto di SHE ECHOES e Chanel
BELLISSIMA
di LUCHINO VISCONTI (Italia, 1951, 114’, B/N)
restauro: CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Compass Film
BUGIS STREET
di YONFAN (Hong Kong, 1995, 98’, colore)
restauro: L’immagine ritrovata / Far Sun Film
FUORI CONCORSO
PORTRAIT OF GINA
di ORSON WELLES (USA, 1958, 27’, B/N)
restauro: Filmmuseum di Monaco di Baviera, in collaborazione con Cinecittà
A completamento della sezione Venezia Classici, sarà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori, il cui programma verrà annunciato nel corso della conferenza stampa del 25 luglio.
VENEZIA 80
La giuria del concorso di Venezia 80 è composta da:
Damien Chazelle (presidente), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Ha aperto con un suo film due volte la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nel 2016 con “La La Land” e nel 2018 con “First Man”. “La La Land” ha ottenuto quattordici nomination agli Oscar, vincendone sei, incluso quello per il miglior regista. Damien Chazelle è stato il piú giovane regista di sempre a ricevere questo premio. “First Man” ha ottenuto quattro nomination agli Oscar, vincendone uno. La sua opera prima, “Whiplash” (2014), ha ricevuto cinque nomination agli Oscar, vincendone tre. Il suo recente film “Babylon” (2022) ha ricevuto tre nomination agli Oscar.
Saleh Bakri, attore cinematografico e teatrale palestinese. Per “Wajib – Invito al matrimonio” (2017) di Annemarie Jacir ha vinto il premio come miglior attore al Festival di Dubai. È stato protagonista anche in “Il tempo che ci rimane” (2009) di Elia Suleiman e in “Salvo” (2013) di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, vincitore del Gran Premio della Semaine de la Critique a Cannes. Di recente ha recitato nel cortometraggio candidato all’Oscar “The Present” (2020) di Farah Nabulsi e in “Costa Brava, Lebanon” di Mounia Akl, presentato a Venezia nel 2021.
Jane Campion, regista, sceneggiatrice e produttrice neozelandese. È la prima regista donna ad aver ricevuto la Palma d’Oro al Festival di Cannes per “Lezioni di piano” (1993). Il suo secondo lungometraggio, “Un angelo alla mia tavola”, è stato premiato con il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria a Venezia nel 1990. Ha scritto, diretto ed è stata tra i produttori di “Il potere del cane” che ha vinto il Leone d’Argento – Premio per la miglior regia a Venezia nel 2021 e l’Oscar per la miglior regia nel 2022, oltre a due Golden Globe e due BAFTA.
Mia Hansen-Løve, regista e sceneggiatrice francese. Ha diretto otto lungometraggi tra cui “Il padre dei miei figli” (2009), Premio Speciale della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes, “Un amore di gioventú” (2011), menzione speciale al Festival di Locarno, e “Le cose che verranno” (2016), Orso d’Argento per la miglior regia al Festival di Berlino. “Un bel mattino”, il suo film piú recente, è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 2022 ed è stato venduto in piú di 90 Paesi.
Gabriele Mainetti, regista, attore, compositore e produttore cinematografico italiano. Il suo corto “Tiger Boy” (2012) è entrato nella shortlist della nomination all’Oscar. Nel 2015 dirige “Lo chiamavano Jeeg Robot”, vincitore di sette David di Donatello, due Nastri d’Argento, quattro Ciak d’Oro e del Globo d’Oro. “Freaks Out”, il suo secondo lungometraggio, ha partecipato in concorso a Venezia nel 2021, ottiene sei David di Donatello, tre Nastri d’Argento e l’Audience Award al Festival di Rotterdam.
Martin McDonagh, sceneggiatore e regista irlandese. Il suo ultimo film, “Gli spiriti dell’isola”, presentato in concorso a Venezia nel 2022, ha vinto quattro Golden Globe e quattro BAFTA, incluso il premio per la miglior sceneggiatura in entrambi i casi. Gli altri suoi lavori includono “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”, che ha vinto a Venezia il Premio per la miglior sceneggiatura nel 2017, “7 psicopatici” (2012), “In Bruges” (2008) e il cortometraggio premio Oscar “Six Shooter” (2004).
Santiago Mitre, sceneggiatore e regista argentino. Il suo film d’esordio, “El studiante”, ha vinto nel 2011 a Locarno il Premio Speciale della Giuria Cineasti del Presente. Il successivo “Paulina” (2015) ha vinto il Gran Premio alla Semaine de la Critique di Cannes. “Argentina, 1985”, il suo quinto film, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2022 dove ha vinto il Premio FIPRESCI. Il film ha vinto inoltre un Golden Globe e un premio Goya, ed è stato candidato come miglior film internazionale agli Oscar.
Laura Poitras, regista e giornalista statunitense. Il suo ultimo film, “Tutta la bellezza e il dolore”, ha vinto il Leone d’Oro per il miglior film a Venezia nel 2022 ed è stato candidato all’Oscar. Il suo film precedente, “Citizenfour” (2014), ha vinto il premio Oscar come miglior documentario. La sua inchiesta giornalistica sui programmi di sorveglianza globale dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, le è valsa il Premio Pulitzer per il servizio pubblico.
Shu Qi, attrice cinese. Tra i molti premi della sua carriera, ha ricevuto tre Hong Kong Film Awards e due Golden Horse Awards come miglior attrice. Ha collaborato con il maestro Hou Hsiao-Hsien in tre film: “Millennium Mambo” (2001), “Three Times” (2005) e “The Assassin” (2015). Shu Qi è stata protagonista sia di film d’autore che di successi al botteghino come “Journey to the West: Conquering the Demons” (2013) di Stephen Chow, “C’era una volta a Shanghai” (2014) di Jiang Wen e “I cacciatori di tesori – La leggenda perduta” (2015) di Wuershan.
La giuria Venezia 80 assegnerà ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la miglior regia, Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la miglior sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.
ORIZZONTI
La giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta da:
Jonas Carpignano (presidente), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Ha debuttato con “Mediterranea” (2015), presentato alla Semaine de la Critique a Cannes, in seguito nominato per tre Spirit Awards e premiato come miglior opera prima ai Gotham Awards. Due anni dopo “A Ciambra” (2017), premiato a Cannes, viene selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar. “A Ciambra” ottiene sette nomination ai David di Donatello e vince il premio per la miglior regia. Nel 2021 “A Chiara”, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, vince il premio Europa Cinemas Label, ottiene sei nomination ai David e vince il premio per la miglior attrice protagonista.
Kaouther Ben Hania, regista e sceneggiatrice tunisina. Con “Le Challat de Tunis”, suo film d’esordio, ha aperto la sezione ACID del Festival di Cannes nel 2014. “La Belle et la Meute” (2017) ha partecipato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, ottenendo il premio per la miglior creazione sonora. “L’homme qui a vendu sa peau”, presentato a Venezia, ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior film internazionale nel 2021. Ha partecipato per la prima volta in concorso a Cannes nel 2023 con “Les filles d’Olfa”.
Kahlil Joseph, regista e artista statunitense. Nel 2012 ha co-fondato l’Underground Museum di Los Angeles con il fratello artista Noah Davis. Nel 2013 la sua videoinstallazione a due schermi “m.A.A.d” è stata presentata al MOCA di Los Angeles. Nel 2016 ha concepito e co-diretto con Beyoncé il film “Lemonade” e nel 2017 ha diretto il film “Sampha: Process”. Nel 2018 il New Museum di New York ha commissionato la sua opera “Flypaper”. La sua videoinstallazione “BLKNWS” è stata presentata alla Biennale Arte nel 2019 e verrà adattata in un lungometraggio da A24 e Participant il prossimo anno.
Jean-Paul Salomé, regista e sceneggiatore francese. Ha diretto diversi lungometraggi tra cui “Restons groupés” (1998), “Belfagor – Il fantasma del Louvre” (2001), “Arsenio Lupin” (2004). Nel 2021 ha ricevuto una nomination al premio César per il miglior adattamento cinematografico per il suo film “La padrina – Parigi ha una nuova regina” (2021), interpretato da Isabelle Huppert. Collabora nuovamente con l’attrice francese nel successivo “La Syndicaliste”, presentato a Venezia nel 2022 nella sezione Orizzonti.
Tricia Tuttle, direttrice di festival e programmatrice inglese. Nel 2023 è stata nominata Head of Directing Fiction alla National Film and Television School. In precedenza è stata per cinque anni direttrice dei due festival del British Film Institute, il BFI London Film Festival e il BFI Flare: London LGBTQIA+ Film Festival. Nel 2022 è stata inclusa in Variety500, un indice dei 500 leader aziendali piú influenti nell’industria globale dei media.
La giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la miglior regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”
La giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – Leone del Futuro è composta da:
Alice Diop (presidente), regista e sceneggiatrice francese. Col suo debutto nel lungometraggio di finzione, “Saint Omer”, ha vinto nel 2022 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sia il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, sia il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Il film, candidato per la Francia agli Oscar, ha vinto in seguito numerosi riconoscimenti internazionali, fra i quali il premio César per la miglior opera prima, e il premio Jean Vigo. Con “Nous” (2020) ha ottenuto il premio per il miglior documentario e per il miglior film nella sezione Incontri del Festival di Berlino.
Faouzi Bensaïdi, attore, regista e sceneggiatore marocchino. Ha diretto nel 1998 il suo primo corto, il pluripremiato “La Falaise”. Ha scritto la sceneggiatura di “Loin”, assieme a André Téchiné. Nel 2000 ha realizzato due cortometraggi: “Le Mur”, presentato alla Quinzaine di Cannes, e “Trajets”, premiato a Venezia. Il suo primo lungometraggio “Mille mois” ha ottenuto il Prix Le premier regard e il Prix de la jeunesse di Un Certain Regard. In seguito ha presentato “WWW – What a Wonderful World” a Venezia e “Mort à vendre” alla Berlinale, dove ha vinto il premio CICAE. Il suo film piú recente è “Déserts”, selezionato alla Quinzaine des Cinéastes del 2023. Uomo di teatro, sceneggiatore, montatore e attore, Bensaïdi ha recitato per registi quali Bertrand Bonello, Nadir Moknèche e Jacques Audiard.
Laura Citarella, regista e produttrice cinematografica argentina. Per “El Pampero Cine” ha prodotto numerosi film, fra i quali “Historias Extraordinarias” (2008), “Castro” (2009), “La Vendedora de Fósforos” (2017) e “La flor” (2018). Le sue opere da regista sono: “Ostende” (2011), “La Mujer de los Perros” (2015), co-diretto con Verónica Llinás, “Las Poetas visitan a Juana Bignozzi” (2019), co-diretto con Mercedes Halfon, e “Trenque Lauquen” (2022), presentato a Venezia nella sezione Orizzonti.
Andrea De Sica, regista e sceneggiatore italiano. Nel 2017 gira “I figli della notte” presentato al Torino Film Festival e vincitore del Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente. Nel 2018 dirige la serie “Baby”, prodotta da Fabula Pictures e distribuita da Netflix, a cui seguono la seconda e terza stagione. Nel 2021 gira il suo secondo lungometraggio “Non mi uccidere”, candidato a quattro Nastri d’Argento, tra cui miglior film. È impegnato nella post-produzione di “Uonderbois”, serie prodotta da Lotus Production e distribuita da Disney+.
Chloe Domont, sceneggiatrice e regista statunitense. Il suo film d’esordio “Fair Play” è stato presentato al Sundance, dove è stato acquistato da Netflix. L’uscita del film è prevista per quest’anno. Prodotto da MRC, Star Thrower e dalla T-Street di Rian Johnson, il film ha per protagonisti Phoebe Dynevor e Alden Ehrenreich. Al momento “Fair Play” ha un punteggio pari a 91% su Rotten Tomatoes. I suoi cortometraggi, “Haze” e “All Good Things”, sono stati selezionati in vari festival tra cui BAMcinemaFest, AFI Fest, LA Film Festival e AFI Docs. Domont ha scritto e diretto diversi episodi di “Ballers”, serie di successo di HBO. Ha diretto inoltre alcuni episodi di “Billions” (Showtime) e “Star Trek: Discovery” (Paramount+).
La giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Sito Ufficiale: www.labiennale.org

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