spicchi d’arte tra baffi di storia (100)

  • Inizia quest’oggi, 11 ottobre 2022, l’ottava edizione del MIA, Mercato Internazionale dell’Audiovisivo. Stando ai dati ufficiali, la manifestazione sta assumendo un ruolo viepiú importante nel sistema internazionale dell’audiovisivo, tanto che il numero delle realtà partecipanti a questa edizione è cresciuto del 12% rispetto alla precedente. È aumentata, se possibile, anche la qualità dei partecipanti, per una quattro giorni di dibattiti, panel, incontri, proiezioni, show case, pitching e tanto altro ancora. A questo link il programma completo.
  • Inizierà domani, 12 ottobre, per concludersi venerdí, CineÒ, il primo festival di Cinema in Ospedale, organizzato nell’ambito del progetto europeo Film in Hospital. Cinema in Ospedale è un progetto innovativo e sperimentale nato nel 2021 nell’ambito del progetto europeo Film in Hospital che vede agire insieme sei partners di sei diversi Paesi (Italia, Belgio, Svezia, Spagna, Slovenia, Croazia) con l’obiettivo di promuovere il cinema europeo di qualità presso i bambini, le bambine e gli adolescenti degenti o in cura domiciliare, assistiti dagli ospedali pediatrici europei. Cinema in Ospedale – Film in Hospital è un progetto innovativo e sperimentale europeo nato nel 2021 che vede agire in rete sei partners: Il Nuovo Fantarca (Italia), JEF (Belgio), Sedmi Kontinent (Croazia), Buff Film Festival (Svezia), Javni Zavod Kinodvor (Slovenia) e Pack Magic (Spagna), noti per la loro ultradecennale esperienza nel campo della media education, del cinema per giovani e nell’animazione sociale. La piattaforma cinemainospedale.it contiene 94 film fra corti e lungometraggi, divisi per fasce d’età e tipologia (animazione, finzione, documentari). Le opere sono state scelte seguendo un approccio interculturale e multilingue. Attraverso l’iscrizione alla piattaforma il pubblico può accedere alla pagina dei film e scegliere quali visionare. Video presentazioni e schede filmiche arricchiscono la visione offrendo la possibilità di approfondire, in maniera ludica e interattiva, temi e linguaggi audiovisivi. È un progetto speciale che crea un ponte di relazioni e di cultura tra i bambini a scuola e i bambini in ospedale in collaborazione con 26Circolo Didattico Scuola in Ospedale – Polo Regione Puglia – SIO ID, rete In.Con.Tra.Re., le Direzioni Sanitarie Giovanni XXIII e Policlinico di Bari, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Bimbo Tu, Ministero della Cultura, l’Istituto Autonomo di Villa Adriana e Villa d’Este. (Sito ufficiale www.cinemainospedale.it, consultabile per altre informazioni)(Leggi anche ‘La magia del cinema negli ospedali’)
  • L’Associazione antimafie daSud ha assegnato a Sebastiano Melloni e a Valentina Gaddi, sceneggiatori della serie ‘Bang Bang Baby’, il Premio Restart 2022, conferito ogni anno alle migliori opere e progetti culturali e sociali per il loro alto impatto in chiave antimafia. Creata da Andrea Di Stefano e diretta da Michele Alhaique, Giuseppe Bonito e Margherita Ferri, la serie ‘Bang Bang Baby’, prodotta da The Apartment e Wildside per Amazon Studios, è il teen-drama, liberamente ispirato a una storia vera, in cui l’adolescente Alice (Arianna Becheroni), dopo la morte del padre, compie una sorta di viaggio nei meandri della ‘ndrangheta, nella Milano degli anni Ottanta. Strutturata in dieci puntate, ha debuttato a fine aprile sulla piattaforma Prime Video. Ecco le motivazioni della giuria: La ‘ndrangheta è quell’organizzazione criminale che meglio di altre ha fregato lo Stato con tutta la popolazione al seguito, che ha varcato il confine dell’Aspromonte spingendosi fino all’Amazzonia. Eppure per decenni è stata la mafia meno raccontata d’Italia. Però a un certo punto è arrivata la letteratura, poi è arrivato il cinema e poi ancora la televisione. Ma anche qui ne abbiamo dovute sopportare di ogni, accenti aspirati pure quando non erano aspirati, accenti siciliani, storie binarie, buoni cattivi, cattivi buoni. F4, genio. Fino a quando Prime Video ha finalmente spalancato gli occhi: Bang Bang Baby! Finalmente anche noi abbiamo avuto la nostra serie tv. Non una qualsiasi: una serie noir e pop, altro che binaria. Ci sono troppe ragioni per cui Bang Bang Baby è davvero una serie inedita e originale. Una su tutte: il punto di vista è quello di Alice, una ragazzina timida e introversa che abita in una cittadina del Nord Italia nel 1986. Pensiamo a tutto l’immaginario di quegli anni, alla lente deformante di un’adolescenza surreale ispirata però a una storia vera. Alice è infatti figlia e nipote dei Barone, potente ‘ndrina nel milanese a conduzione matriarcale. Bang Bang Baby è la dimostrazione che gli sceneggiatori Sebastiano Melloni e Valentina Gaddi, per citare Boris, avevano il tasto F4, quello delle cose scritte con banalità a palate, completamente e costantemente rotto. Per loro talento e nostra fortuna. Per questo il Premio Restart 2022, per la sezione audiovisivo, va a loro”. I nomi di Sebastiano Melloni e Valentina Gaddi sono andati dunque a unirsi ai premiati delle precedenti edizioni, tra cui i registi Daniele Vicari (Premio Restart 2018), Giuseppe Gagliardi (Premio Restart 2017) e Matteo Garrone (Premio Restart 2015), gli attori Alessio Praticò (Premio Restart 2018), Luigi Lo Cascio (Premio Restart 2016) e Ninni Bruschetta (Premio Restart 2015), gli sceneggiatori Stefano Bises e Monica Zapelli (Premio Restart 2015).

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