il Nove ancora in espansione

L’anno scorso, alla presentazione dei palinsesti Warner Bros. Discovery, Fabio Fazio ha dichiarato:

“Non vedo l’ora di essere collega di Barbie”

E Amadeus? Cosa significherà per lui essere collega del Timothée Chalamet di ‘Dune 2’, di Titti, dell’ispettore Callaghan, di Gatto Silvestro, di Austin Powers, dell’intera Justice League, degli stessi Godzilla e King Kong?
All’indomani dell’arrivo ufficiale del presentatore sul canale Nove, il già citato Alessandro Araimo, amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato:

“Non ci fermiamo ad Amadeus. Il nostro è un percorso strategico pensato e sudato, fatto di investimenti importanti, che non ha come obiettivo la costruzione del terzo polo televisivo, che trovo un concetto anacronistico. La televisione lineare continua a essere centrale nel sistema mediale italiano ma il mondo intorno nel frattempo è completamente cambiato. Il sistema Wdb è costituito da tre gambe: la tv lineare (dove peraltro siamo già il terzo editore), la distribuzione cinematografica (dove siamo leader in Italia), la piattaforma di streaming Discovery+ (che dal prossimo anno si chiamerà Max come nel resto del mondo), che ha l’ambizione di competere con Netflix e Disney+. Investire sulla tv lineare ha senso anche perché è organico con la crescita che vogliamo raggiungere anche negli altri due asset. Noi ragioniamo in termini di sistema, non di un unico prodotto”.

Sebbene, inoltre, Rosario Fiorello abbia “un tantino esagerato” nel definire in vendita l’intero polo giornalistico di La7, alla domanda di Renato Franco su eventuali altri acquisti, Araimo ha risposto:

“Sul mercato c’è grande movimento e noi non abbiamo finito i nostri piani di sviluppo”.

(corsivi ripresi da Prima on line)

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