Il Cinema è un’arte libera e chi fa il suo ingresso in una sala, alla ricerca della Bellezza, può farlo per impegnarsi ma anche per evadere. Da qualche tempo, tuttavia, alcuni Maestri rimproverano alla settima arte un insufficiente adeguamento del linguaggio e una scarsa attenzione all’attualità. La televisione sarebbe per molti motivi preferibile.
Bernardo Bertolucci ha dichiarato:
«Le serie che vedo sono piú belle di quasi tutti i film hollywoodiani. Trovo nella fiction quello che non vedo piú al cinema, i tempi della serialità sono quelli del cinema che amavamo».*
Robert Redford gli ha fatto pronta eco:
«La tv è un passo avanti perché la serie, tra ambientazione, luci, spazi e tempi permette di ritrovare le atmosfere del cinema d’autore che è stato cannibalizzato dal cinema industriale del blockbuster ed è rinato nelle serie d’autore».*
Il colpo di grazia arriva da Dustin Hoffman:
«La tv di oggi è la migliore che sia mai esistita, il cinema è il peggiore che abbia visto nei cinquant’anni in cui l’ho fatto».*
Ormai si occupano di televisione professionisti del calibro di Steven Soderbergh, Alejandro Gonzàlez Iñárritu, Steve McQueen, David Fincher, Woody Allen, Paul Haggis.
E in Italia? Alla presentazione de ‘Con il sole negli occhi’, il maestro Avati, in questi giorni alla prese con ‘Le nozze di Laura’, si era lasciato scappare:
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19/08/2015 | Categories: Cinema, TV | Tags: Alejandro González Iñárritu, Bernardo Bertolucci, Dustin Hoffman, fiction, Lina Wertmüller, Michele Placido, Paolo Sorrentino, Pupi Avati, Robert Redford, Steve McQueen, Woody Allen | Leave A Comment »
’12 years a slave’ is definitely a well-deserved Oscar.
It was the target of my attention last Monday, rather than TV or other less interesting stuff, and filled my evening with heartfelt sympathy, both cultural and emotional.
Cultural because it deals with a shame that will never be washed away from the history of mankind.
Emotional because it is really difficult not to be moved by the true story of the protagonist, a free-born and well educated black man, kidnapped in order to be enslaved by some scoundrels.
In the novel ‘Beloved’, by the Nobel laureate writer Toni Morrison, which is also set in the slavery of America in 19th century, it is spoken of some “cherry trees” but, as easy to imagine, they are rather unusual cherry because they were created by human beings to other human beings, by using the whip.
There are many cherry trees, in ’12 years a slave’.
Some of them deserved the Oscar.
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’12 anni schiavo’ è veramente un Oscar ben meritato.
È stato oggetto delle mie attenzioni lunedí sera,
preferito alla televisione o ad altre occupazioni meno interessanti;
ha riempito la mia serata di sincera partecipazione, culturale ed emotiva.
Culturale perché riprende una vergogna che mai sarà lavata dalla storia dell’umanità.
Emotiva perché è davvero difficile non rimanere commossi dalla storia vera del protagonista, nero nato libero e di buona cultura, sequestrato per essere reso schiavo da dei farabutti.
Nel romanzo ‘Amatissima’, della scrittrice premio Nobel Toni Morrison, anch’esso ambientato nell’America schiavista dell’Ottocento, si parla di “alberi di ciliegie” si tratta, come intuibile, di ciliegi alquanto singolari perché creati dall’uomo su un altro uomo, con l’uso della frusta.
Ce ne sono molti, alberi di ciliege, in ’12 anni schiavo’.
Alcuni da Oscar.
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(Of course, we must remember that the book that gave the original subject of the film was ‘Twelve years slave‘, by Solomon Northup)
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08/03/2014 | Categories: arte, storia, cultura, Cinema, English, spiritualità | Tags: 12 anni schiavo, 12 years a slave, Chiwetel Ejiofor, lupita nyong'o, Michael Fassbender, Oscar, Oscar 2014, schiavitù, Steve McQueen | Leave A Comment »
Oltre al sessantesimo compleanno della Rai, il 2014 riserva altri appuntamenti e ricorrenze interessanti.
Tanto per cominciare, questo è l’anno in cui tre cinematografiche bellezze del calibro di Sophia Loren, Brigitte Bardot e Shirley McLane raggiungono l’ottantesimo genetliaco; per la precisione Shirley il 24 aprile, Sophia il 20 settembre, Brigitte il 28 settembre.
Compleanni importanti anche quello dell’Istituto Luce, o Cinecittà Luce, come è stato ribattezzato, che sarà festeggiato da giugno a settembre e quello di Paperino, il papero che ride, che nacque il 9 giugno 1934 (la ricorrenza dei novant’anni dell’Istituto Luce avverrà in contemporanea con una mostra di Marco Bellocchio al MoMA di New York ad aprile).
Nel 2014 arrivano in sala ‘Mia madre’, di Nanni Moretti, ‘The Future Youth – La Giovinezza’, di Paolo Sorrentino, ‘Il racconto dei racconti’, di Matteo Garrone, ‘La prigione di Bobbio’, del detto Bellocchio, ‘Limbo’, di Daniele Vicari, ‘Allacciate le cinture’, di Ferzan Ozpetek, ‘Un ragazzo d’oro’, di Pupi Avati, ‘Fathers and Daughters’ di Gabriele Muccino, ‘Il ragazzo invisibile’ di Gabriele Salvatores, ‘Sotto una buona stella’, di Carlo Verdone. Già in sala ‘Un boss in salotto‘ e ‘Capitan Harlock 3D‘, pronti a uscire ‘The Butler’,’American Hustel’ e ‘Il castello magico’, per poi cedere la scena ai sequel di ‘Planes‘ e ‘Rio‘, a una riproposizione di Tarzan e a ‘S’alza il vento‘, di Miyazaki. Già trattato ‘Peppa Pig, vacanze al sole e altre storie‘.
Befana tra le piú singolari, Greta Garbo torna al cinema con ‘Ninotchka’, di Ernst Lubitsch, soltanto il 6.
Il cinema americano ci regalerà anche ‘Lego. Il film‘, ‘Robocop’, ‘Pompei’, ‘Un giorno come tanti’ di Jason Reitman, ‘Monuments Men’, di George Clooney, ‘The winter solide’, ‘The Amazing Spider-Man 2′, ‘X-Men’, ‘Age of Extinction’, ‘Revolution’ e ‘Jupiter Ascending’ dei fratelli Wachowski, ‘The Wolf of Wall Street’ di Scorsese con DiCaprio, ‘The Counselor – Il procuratore’ di Ridley Scott, ‘Dallas Buyers Club’ Jean-Marc Vallée e ’12 anni schiavo’, di Steve McQueen.
È bello ricordare, inoltre, che il Capodanno i cinefili stelle e strisce lo hanno festeggiato vedendo l’italianissimo ‘La migliore offerta‘, appena arrivato nelle loro sale e che Paolo Sorrentino corre il rischio di vincere l’Oscar con ‘La grande Bellezza‘.
In televisione, ci aspetta di sicuro una buona edizione del festival di Sanremo, capitanato anche quest’anno da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto; (more…)
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05/01/2014 | Categories: arte, storia, cultura, Cartoons/ Animated Films, Cinema, fumetti, TV, varie | Tags: Ai caduti di Adamello, Beppe Fiorello, braccialetti rossi, Brigitte Bardot, Canale 5, Carla Gozzi, Carlo Conti, Carlo Verdone, Colorado, Comedy Central, Daniele Vicari, Daria Bignardi, DMAX, don Matteo, Enrico Brignano, Enzo Miccio, Federica Panicucci, fiction, Flavio Montrucchio, Fuori classe, Gabriele Muccino, Grande fratello, Greta Garbo, Harlock, Hayao Miyazaki, I segreti di Borgo Larici, Il castello magico, Il peccato e la vergogna 2, Il tredicesimo apostolo 2, Italia 1, La 7, Le invasioni barbariche, Le mani dentro la città, Leonardo DiCaprio, Luce Cinecittà, Luciana Littizzetto, Marco Bellocchio, Marco Liorni, Martin Scorsese, Massimo Ranieri, Max Tortora, Mediaset, Nanni Moretti, Ninotchka, Paolo Sorrentino, Paperino, Peppa Pig, Planes, prima guerra mondiale, Pupi Avati, Rai, Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 5, Rete 4, Rio, Rita Dalla Chiesa, Robocop, Romeo e Giulietta, S'alza il vento, Sanremo, Shirley McLane, sky, Sky Uno, Sophia Loren, Steve McQueen, storia, The Butler, Un boss in salotto, Un medico in famiglia | Leave A Comment »
La sessantottesima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è conclusa con la vittoria, prevista da molti, del ‘Faust’ di Aleksander Sokurov.
Pare abbia molto colpito anche ‘Killer Joe’ e quanto è riuscito a ottenere con una coscia di pollo.
Straordinario ‘Carnage‘, di Polansky.
La nostra cinematografia può gioire con Emanuele Crialese e il suo ‘Terraferma’, insignito del Premio Speciale della Giuria.
Può inoltre risplendere dell’originalità de ‘L’ultimo terrestre’, di Gian Alfonso Pacinotti (Gipi) e rimeditare la statura di Marco Bellocchio, Leone alla carriera nonché protagonista del documentario ‘Marco Bellocchio: Venezia 2011’ (il 9 settembre in Sala Grande è stato anche proiettato Nel nome del padre, in nuova versione).
Mi è dispiaciuto che ‘Tutta colpa della musica’ non abbia ottenuto riconoscimenti però mi fa piacere che la rassegna sia stata inaugurata da ‘Box office in 3D’.
Dopo il salto, gli altri riconoscimenti del Festival: (more…)
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11/09/2011 | Categories: Cinema | Tags: Al Pacino, Emanuele Crialese, Ezio Greggio, Festival del cinema di Venezia, Francesco Bruni, Fumi Nikaidô, Gian Alfonso Pacinotti, Gipi, Guido Lombardi, Himizu, In attesa dell'avvento, Jonas Carpignano, Killer Joe, Kotoko, L'ultimo terrestre, Là-bas, Marco Bellocchio, Marco Bellocchio: Venezia 2011, Marco Messeri, Marcus Lindeen, Mauro Andrizzi, Michael Fassbender, Michael Glawogger, Nel nome del padre, Nicole Grimaudo, O Le Tulafale (The Orator), Pugni chiusi, Ricky Tognazzi, Robbie Ryan, Roman Polansky, Scialla!, Shame, Shinya Tsukamoto, Shôta Sometani, Sion Sono, Stefania Sandrelli, Steve McQueen, Tao jie (A Simple Life), Terraferma, Tusi Tamasese, Tutta colpa della musica, Whore's Glory, William Friedkin, Wuthering Heights, Yorgos Lanthimos, Zapruder Filmmakers Group | Leave A Comment »