Illuminiamoci di teatro. Ma anche di cinema.

  • Si svolgerà dal 14 al 24 ottobre 2021, all’Auditorium Parco della Musica la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. È stato annunciato oggi, 17 febbraio, dal direttore artistico Antonio Monda, d’intesa con Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma. Di pochi giorni fa la notizia che l’ultima fatica letteraria di Monda, ‘Il principe del Mondo’, sarà nelle librerie il 9 di marzo, pubblicato da Mondadori: “1927. Il protagonista, Jacob Singer, lavora per Sam Warner e quindi per Joseph Kennedy. Assiste alla nascita del cinema sonoro e all’elezione di FDR, in una metropoli che si getta alle spalle la grande depressione e diventa il cuore pulsante del pianeta. Jacob instaura con Kennedy un rapporto di amore e odio che lo segnerà per tutta la vita: filonazista, antisemita, omofobo, contrabbandiere e amico di criminali, il patriarca era anche geniale e dotato di quello che gli americani chiamano ‘vision’. È lui il principe del mondo, definizione che Cristo dà del diavolo“, ha scritto Monda su Facebook.
  • Da poco annunciati anche i documentari in lizza per i Nastri d’Argento 2021, scelti dai giornalisti Cinematografici Italiani nella Selezione ufficiale dei sessanta titoli, tra i centosettanta usciti nel 2020. Quanto agli argomenti e ai titoli, Federico Fellini (‘Fellini degli Spiriti’, di Anselma Dell’Olio’), Eduardo de Filippo, Paolo Conte, la famiglia Rossellini, Giuliano e Vera Montaldo, Francesco Totti nonché, non da ultimo, la memoria del viaggio in Vietnam tra le foto ritrovate da Cecilia Mangini, appena scomparsa, che i Nastri ricorderanno con il suo coautore Paolo Pisanelli, in una selezione che propone proprio la sua ultima regia. Per quanto attiene alla sezione “Cinema del reale”, tra gli argomenti che hanno raggiunto il podio dei finalisti affiorano gli anni Settanta, tra violenza e politica a Torino e Roma, i sogni del Rione Sanità a Napoli, l’esperienza della malattia durante la quarantena, la memoria anche privata di ‘Molecole’, che ha inaugurato l’ultima Mostra di Venezia. Tra i titoli in odor di premiazione anche la memoria del fascino di Alida Valli, della cui nascita il 31 maggio si celebrerà il centenario, e la storia di un’attrice, una donna originale come Veronica Lazar, compagna di Adolfo Celi, nel racconto dei suoi figli.
  • U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) invita tutte le donne e gli uomini che dirigono i teatri italiani, da quelli più piccoli fino ai grandi Teatri Nazionali, a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio (dalle 19,30 alle 21,30). A un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale nel giro di pochi giorni, Unita chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi. Unita chiede a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare, ovunque possibile, in tutta Italia – rispettando, come hanno sempre dimostrato di saper fare, ogni misura di sicurezza – un presidio dei teatri nella serata del 22 febbraioperché questi luoghi tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità.
    Garantendo l’osservanza di tutte le norme, invitiamo tutti i cittadini a testimoniare la propria vicinanza, con la propria presenza fisica. Vi aspettiamo davanti ad un teatro della vostra città o del vostro quartiere per lasciare una traccia scritta di un pensiero su un foglio portato da casa o su un registro che ogni teatro potrà mettere a disposizione. Torniamo per una sera a incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico.

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